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Confesercenti, Marinelli: in Irpinia saldi all’insegna della cautela, ma un consumatore su due pronto ad acquistare

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“La partenza dei saldi estivi in Irpinia è all’insegna della cautela. A pesare è ancora la situazione economica difficile ed incerta per molte famiglie. Ma l’interesse per le strenne è comunque alto ed il caldo dovrebbero invogliare gli acquisti”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

“Dopo 10 giorni dall’avvio delle vendite promozionali – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – il primo e parziale bilancio è di cautela. Una parte dei consumatori preferisce passare in rassegna diversi negozi, per valutare e scegliere in maniera adeguata i prodotti da portare a casa. In diversi casi, i consumatori hanno rinunciato a comprare a prezzo pieno ciò di cui avevano bisogno, attendendo i saldi per risparmiare. Secondo le stime del Centro Studi di Confesercenti, poco più del 50% dei consumatori campani ha intenzione di spendere in questi due mesi di sconti, un dato in diminuzione rispetto allo scorso anno. Ma c’è anche un 30% di intervistati che è pronto a farlo, nel caso in cui trovi offerte particolarmente convenienti. Il budget medio programmato è di 103 euro pro-capite. Nel dettaglio, la maggior parte dei consumatori dovrebbe spendere dai 51 ai 100 euro a persona (il 36.70%), dai 101 ai 200 euro invece il 25.10%.

I prodotti più gettonati sono, come da tradizione, le calzature (61% degli intervistati, con opzioni multiple, dell’indagine Confesercenti-Ipsos), seguite da magliette e top (57%), pantaloni e gonne (44%), abiti e vestiti (39%), camicie (30%), costumi (29%) e abbigliamento sportivo (29%)”.

“Le aspettattive dei commercianti del territorio – conclude Marinelli – sono di una accelerazione nei prossimi giorni dei flussi di acquisti. Per gli operatori del settore, nonostante la necessità di una rimodulazione organizzativa, i saldi restano un periodo di recupero dei mancati introiti durante gli altri periodi dell’anno. Appare chiaro però che il comparto ha bisogno di una strategia per il rilancio, che tenga conto di tutti gli elementi in gioco, e di inziative di supporto, anche sul piano locale”.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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