Mettiti in comunicazione con noi

Attualità

Confesercenti Avellino: aumento tassi interesse shock per imprese e famiglie irpine

Pubblicato

-

«L’aumento dei tassi di interesse rischia di trasformarsi in un vero e proprio shock per i bilanci delle imprese e delle famiglie irpine, ancora più che nel resto d’Italia, a causa delle maggiori difficoltà che si registrano per l’acceso al credito e per gli oneri più rilevanti rispetto a quelli del Nord Italia». Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

«Il nodo del credito – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – resta uno dei principali ostacoli strutturali, soprattutto nel Mezzogiorno e nelle aree interne, per la nascita e lo sviluppo delle imprese, ma anche per il futuro di tante giovani coppie, che intendono mettere su casa. La particolare fase che stiamo attraversando rende ancora più problematica la situazione. Secondo uno studio elaborato da Cer – Centro Europa Ricerche per Confesercenti emerge che gli italiani potrebbero trovarsi a pagare maggiori interessi per 5,4 miliardi nel 2023 e per 9 miliardi nel 2024, che complessivamente arriva fino ad oltre 20 miliardi in due anni, se si considerano anche i maggiori oneri sui mutui per abitazione a tasso variabile.

I tassi attivi delle banche sono stati condizionati dalla politica monetaria della BCE, seguendo rapidamente la risalita dei tassi. In questo modo le banche hanno potuto ampliare il divario tra tassi attivi e passivi e far crescere il margine di interesse, divenuto negli ultimi 18 mesi la fonte principale di incremento della redditività del sistema bancario. Al contrario, i tassi sulla raccolta, soprattutto quelli sui depositi, continuano a mostrare una maggior lentezza nel risalire dai minimi storici.

L’aggravio generato dagli aumenti ha un impatto rilevante sui finanziamenti delle imprese. Entro il 2024 nell’intero Paese andranno a scadenza 185 miliardi di prestiti, che potranno essere rinnovati solo a tassi superiori a quelli dell’originaria sottoscrizione. Ne deriverà un maggiore onere di 4,2 miliardi nel 2023 e di 7 miliardi nel 2024.

Per le imprese del Sud il rientro sarà ancora più difficoltoso, a causa dei tassi mediamente più alti di due punti di percentuale rispetto a quelli concessi alle aziende del Centronord, come risulta dai dati della Banca d’Italia.

Scenario più difficile anche per i consumatori. Entro il 2024 andranno a scadenza circa 60 miliardi di crediti delle famiglie, il cui rinnovo comporterà un maggiore esborso complessivo per interessi pari a 3,2 miliardi in due anni, circa 300 euro per nucleo familiare coinvolto. A questa stangata si aggiunge quella generata dall’aumento dei tassi di interesse sui mutui: lo stock di prestiti per acquisto abitazione a fine 2022 era pari a 427 miliardi, di cui 158 miliardi circa – il 37% – a tasso variabile che, con questo andamento dei tassi, costeranno 6 miliardi in più in un anno».

«Il caro interessi –  ha concluso Marinelli – rischia di innescare una decisa frenata alla già precaria situazione dell’andamento dei consumi interni e degli investimenti delle imprese. In questo scenario, occorrono interventi urgenti per liberare le risorse di famiglie e imprese, a partire dalla detassazione degli aumenti salariali disposti dalla contrattazione collettiva e delle tredicesime: una minore pressione fiscale sul lavoro è la condizione necessaria per ridare fiato alla ripresa dei consumi, in una fase di preoccupante rallentamento». 

Attualità

Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

Pubblicato

-

In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

Continua a leggere

Attualità

Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

Pubblicato

-

L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

Continua a leggere

Attualità

Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

Pubblicato

-

“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti