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Confartigianato Avellino – Nuove opportunità per i giovani in cerca di occupazione con i tirocini formativi presso le aziende del settore

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Tirocini formativi per imparare il mestiere dell’artigiano e inserirsi nel mondo del lavoro. Il progetto è promosso da Confartigianato Avellino che ha attivato l’iniziativa attraverso una convenzione con i Centri per l’Impiego, ai sensi del Regolamento della Regione Campania.

L’associazione si impegna ad ospitare presso le aziende dei propri iscritti i giovani che vorranno formarsi.

Ogni tirocinante riceverà un’indennità di partecipazione e avrà copertura assicurativa. In ogni caso, il periodo di formazione e di orientamento non costituirà rapporto di lavoro.

Gli allievi potranno essere adibiti a funzioni produttive solo ed esclusivamente al fine di conseguire, su specifiche funzioni, i livelli di professionalità previsti dal progetto. Sarà loro fornita adeguata assistenza per favorirne lo sviluppo della professionalità, con affiancamento a persone con competenze già acquisite e di provata esperienza.

Ciascun allievo sarà seguito da un tutor che verificherà periodicamente l’attività di formazione e di orientamento e il percorso didattico-organizzativo.

“Le politiche attive del lavoro vanno indirizzate verso queste iniziative. I dati sull’occupazione giovanile in Irpinia e in  Campania impongono di abbandonare nelle discussioni le posizioni ideologiche e strumentali e di ragionare su azioni concrete rivolte ai ragazzi in cerca di occupazione – afferma il presidente di Confartigianato Avellino, Ettore Mocella -. Per quanto ci riguarda, siamo convinti della necessità di investire sull’alternanza scuola-lavoro, sui tirocini formativi, sull’apprendistato. Ai giovani serve apprendere e, parallelamente, conoscere la concretezza della vita aziendale, al fine di poter accedere al mondo del lavoro, con benefici per chi vuole imparare e per le stesse imprese”.

Il tirocinio è, infatti, uno strumento vantaggioso anche per l’azienda che può utilizzarlo per la selezione del personale in vista di eventuali assunzioni.

 

“Intendiamo valorizzare le prospettive di fruizione dello strumento dei tirocini formativi e di orientamento. Siamo convinti che anche attraverso un consapevole e corretto utilizzo di tale strumento si possono perseguire gli obiettivi della sempre maggiore qualificazione delle energie lavorative disponibili e del sostegno dei livelli occupazionali – spiega il presidente di Confartigianato Avellino, Ettore Mocella -. Il nostro comparto in Irpinia vanta realtà di primissimo piano, che riescono a coniugare tradizione ed innovazione. L’artigianato è un fiore all’occhiello dell’economia provinciale, che grazie all’impegno e alla tenacia di tanti piccoli e medi imprenditori sta resistendo agli urti della crisi e, allo stesso tempo, continua ad investire e a farsi conoscere sui mercati nazionali e stranieri”.

La formazione di nuove professionalità e la valorizzazione delle attività esistenti sul territorio sono in cima all’agenda di lavoro di Confartigianato Avellino, che ha promosso una serie progetti in tal senso che si aggiungono ad altre iniziative a supporto delle aziende e a favore della crescita dell’economia territoriale.

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Installate sei nuove ecoisole per il potenziamento della raccolta differenziata

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Prosegue l’impegno dell’Amministrazione Comunale per il miglioramento del servizio di raccolta differenziata con l’attivazione, da oggi, di 6 nuove Ecoisole informatizzate, che si aggiungono alle 12 già operative sul territorio comunale. Le nuove postazioni, collocate in punti strategici, consentiranno di potenziare la capacità diconferimento e migliorare la fruibilità del servizio da parte dei cittadini.

Di seguito il dettaglio degli interventi effettuati.

Piazzale del Cimitero: aggiunte 3 bocche per la plastica, 1 per la carta e 1 per il secco residuo; 

Contrada Cannelle: installate 2 bocche per la plastica, 1 per il vetro, 1 per la carta e 1 per il seccoresiduo;

Contrada Torre Amando:installate 2 bocche per la plastica, 1 per il vetro, 1 per la carta e 1 per ilsecco residuo;

Contrada Orneta: installate 2 bocche per la plastica, 1 per il vetro, 1 per la carta e 1 per il seccoresiduo;

Contrada Cervo: sostituito il vecchio punto di raccolta con bidoni stradali con una modernaEcoisola informatizzata;

PIP Camporeale: installate 2 bocche per la plastica, 1 per il vetro, 1 per la carta e 1 per il seccoresiduo. La postazione è stata ricollocata all’ingresso del PIP, nei pressi dei campetti sportivi.

L’Assessore all’Ambiente Toni La Braca ha dichiarato: «Queste nuove Ecoisole rappresentano un passo concreto verso un sistema di raccolta sempre più efficiente, ordinato e rispettoso dell’ambiente. Stiamo lavorando per informatizzare l’intero servizio, limitare i disagi e rispondere con tempestività alle esigenze dei cittadini. La collaborazione della comunità resta fondamentale per il successo di questo percorso: l’impegno di ognuno fa la differenza. Il nostro obiettivo è chiaro:costruire una città più pulita, moderna e sostenibile, a beneficio di tutti.»

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Il comune di Ariano decide di affidare in esterno la gestione del Canone Unico Patrimoniale, Mercatale e della Tassa Rifiuti insieme alla Riscossione Coattiva delle Entrate Tributarie ed extra tributarie

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Con Delibera di Consiglio Comunale n°25 del 10 giugno 2025, il Comune di Ariano Irpino ha deciso di affidare ad una Società esterna il servizio di gestione ordinaria e accertativa del Canone Unico Patrimoniale e Mercatale e della Tassa sui Rifiuti nonché il servizio di Riscossione Coattiva delle Entrate Tributarie, delle Entrate Patrimoniali e delle Entrate Comunali Diverse e di tutti i servizi connessi e complementari. Ha stabilito altresì che l’affidamento avvenga mediante espletamento di una procedura aperta telematica secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e che la durata dell’affidamento sia pari ad anni 5. Sempre all’interno della delibera si legge che il corrispettivo del servizio sia costituito esclusivamente dall’aggio posto alla base del contratto e che sarà determinato in relazione alle tipologie di entrate in affidamento e che il Concessionario opererà sotto l’indirizzo e la vigilanza dell’Ente al fine di una corretta gestione del servizio. In ultimo l’Ente ci tiene a specificare che la gestione dell’IMU ordinaria e accertativa continui ad essere affidata all’Ufficio Tributi dell’Ente.

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La solita vulgata: meridionali sciuponi e indolenti

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Gli Stati Generali della prevenzione svolti a Napoli sono stati il banco di prova e confronto delle condizioni di salute del Sud, sempre più lontano dal resto del paese sui diritti di cittadinanza in ambito sanitario con la minor partecipazione, rispetto al Nord, agli screening di prevenzione delle più comuni patologie. 

Anche l’intervento della Meloni agli Stati Generali ha ribadito che Napoli è l’area strategica del Sud da cui partire al fine di sensibilizzare i cittadini e colmare i divari esistenti tra le due Italia. In parole semplici, è colpa dei meridionali, pigri e indolenti,che non si curano né aderiscono agli screening di prevenzione delle patologie e, per tal motivo, vivono, in media, 3 anni in meno rispetto al resto del paese. Prosegue la campagna di diffamazione nei confronti dei meridionali e si applica la vulgata: “chi è causa del suo mal pianga sé stesso”. La realtà è ben diversa, lo Stato Centrale patrigno si è disinteressato del Sud privilegiando il Centro-Nord, la parte più ricca e progredita del paese. I continui proclami della Meloni che reputa il Sud lalocomotiva dell’economia italiana, stridono con le disuguaglianze, mai colmate, dell’emigrazione endemica e della insufficienza dei medici e degli infermieri, costretti in Campania, come nel resto del Sud, a doppi turni notturni continuativi su due giorni pur di coprire l’assenza del personale in malattia o in ferie. Nessun cenno alle lunghe liste di attesa impossibili da azzerare per la mancanza di personale e di risorse finanziarie. Né la Meloni si pone la domanda del turismo sanitario di tutto il Sud, inclusa la Campania, la quale ha un debito di circa 300 milioni di euro per l’assistenza sanitaria prestata ai propri cittadini dalle regioni del Nord.  Il tutto reso ancor più acuto dallo spopolamento del Sud che si presume nel 2050 perderà circa 3,5 milioni di abitanti. Molte parole, ma i fatti restano a zero.

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