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Cisal, Picone: sicurezza sul lavoro, anche in Irpinia emergenza inaccettabile

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“La sicurezza sui luoghi di lavoro continua ad essere un’emergenza, anche in Irpinia, come purtroppo confermano recenti fatti di cronaca. Non si tratta di fatalità, ma di una colpevole e spregiudicata disattenzione nei confronti dei lavoratori, della loro salute e della loro integrità”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati nazionali – prosegue il dirigente sindacale – sono drammatici e inaccettabili, i peggiori degli ultimi 18 anni, per quanto riguarda il numero di vittime, una vera e propria mattanza. Dall’inizio dell’anno hanno perso la vita oltre 500 persone, in base ai rilevamenti Inail, ma in realtà sono 609 i lavoratori (al 25 luglio), compresi quelli a nero, deceduti sui luoghi di lavoro e 857 morti se si includono parzialmente gli incidenti in itinere.  

Gli infortuni denunciati nel 2024 sono complessivamente 593 mila, parte dei quali invalidanti, e per il 2025 si registra una tendenza simile; in aumento invece di quasi il 10% le malattie professionali.

Anche in provincia di Avellino non di rado le condizioni nelle quali sono costretti ad operare i lavoratori, per portare a casa un salario o uno stipendio o spesso semplicemente la “giornata”, sono precarie, inadeguate, non rispettose delle norme. La sicurezza viene considerata un fatto accessorio e la vita o la salute delle persone un’astrazione o peggio ancora una variabile da mettere in gioco. Un atteggiamento incivile e criminoso, che va perseguito senza indugi.

Purtroppo le trasformazioni dei processi produttivi, con subappalti ed esternalizzazioni, finalizzate alla riduzione estrema dei costi per ottenere il massimo profitto, hanno incrementato il tasso di insicurezza e la ricattabilità di ditte e lavoratori.

Una deriva preoccupante che va contrastata mettendo in campo maggiori controlli e investendo sulla promozione della cultura della sicurezza, che non può essere ridotta ad un semplice fatto burocratico. Occorre però anche un’adeguata regolamentazione di gare e processi produttivi.

Ci sono intere categoria come gli operai edili, i braccianti agricoli, i lavoratori della logistica, gli addetti dell’indotto metalmeccanico o gli operai interinali del manufatturiero che sono esposti in maniera sistematica a condizioni di lavoro inidonee e a rischio. Con le alte temperature estive inoltre andrebbero rispettati i protocolli specifici, per evitare malori, rimasti inattuati.

Le difficoltà, poi, in cui versa il comparto industriale in Irpinia e più in generale la scarsità di occupazione sul territorio diventa una leva da utilizzare per imporre una riduzione di garanzie e di salario.

Ma nelle fabbriche, sui cantieri, nei depositi a lavorare ci sono uomini e donne, con una loro vita, una famiglia e ogni volta che si registra un infortunio o peggio ancora un decesso, viene compromessa un’esistenza, una vita, insieme al suo microcosmo”.

“E’ necessario – conclude Picone – un impegno delle istituzioni e degli organi di controllo preposti, a livello locale e nazionale, ma pure una presa di coscienza collettiva su un grave problema che ormai è diventato cronico e che non può essere più tollerato”.

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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