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Cia Agricoltori Italiani – Campania, Al via la campagna di raccolta delle olive per il primo Olio Campania Igp

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Ha preso il via la campagna di raccolta delle olive per la produzione del primo olio Campania Igp. Grazie a innovative e sicure macchine di raccolta torneranno in produzione gli oliveti abbandonati della Penisola sorrentina. Un’ operazione resa possibile grazie al potenziale di raccolta di circa 27 ettari di oliveto iscritti nel registro IGP olio Campania. Si tratta di oliveti che hanno la doppia iscrizione: sia per la trasformazione in Olio Campania IGP che in Olio extravergine Penisola Sorrentina DOP.  Un percorso e un progetto che viene da lontano e che contribuisce a rafforzare la filiera.

E’ quanto emerso oggi a Massa Lubrense nell’Azienda agricola “Terre di Villa Angelina”, durante “Nuove tecnologie per il riscatto dell’olivicoltura eroica”, l’evento scaturito dalla collaborazione tra la Cia Agricoltori Italiani della Campania, l’associazione tra organizzazioni di produttori Italia Olivicola e Luigi Milano, promotore del premio oleario Sirena d’Oro di Sorrento ed esperto di olivicoltura e olio

Nella conferenza stampa sono state presentate le nuove e innovative macchine per la raccolta in sicurezza delle olive, adatte al lavoro in collina ed in grado di preservare la qualità delle drupe nella fase di asporto dalle piante, che rappresenta il primo passo per ottenere un prodotto di eccellenza e destinato ad essere marchiato come Olio Campania Igp.

Durante l’evento sono state presentate le nuove soluzioni tecnologiche che permetteranno ai raccoglitori che dovranno utilizzarle in sicurezza, sotto la guida di mani più esperte. Ma è stato anche l’occasione per rilanciare il recupero degli oliveti collinari abbandonati della Penisola di Sorrento.

“Lanciamo questa prima campagna olivicola, la prima dell’IGP Campania, convinti che contribuirà a rafforzare la filiera olivicola- ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo –  La filiera olivicola è una filiera molto rappresentativa sulla quale la Regione Campania punta molto essendo l’olio insieme ad altri prodotti un ambasciatore dei territori e della dieta mediterranea. Abbiamo però la necessità di rafforzare i vari anelli della filiera. A livello produttivo dobbiamo continuare a dare una mano agli agricoltori soprattutto in queste aree così complesse, in questi terreni scoscesi si parla infatti di agricoltura eroica – ha continuato Caputo – È fondamentale accompagnare questo percorso ed è fondamentale anche lavorare sul rafforzamento della filiera”

Per il presidente della Cia Campania, Raffaele Amore “è necessario far emergere la quantità oltre che la qualità degli oli. Siamo la quinta regione in termini di produzione di olio di olive e non siamo ancora percepiti e riconosciuti come regione che produce olio di qualità. Il progetto IGP Campania contribuisce a lavorare per rafforzare il nostro brand. È un ulteriore strumento per aumentare la competitività dei nostri territori e dare agli imprenditori uno strumento in più per essere più competitivi sui mercati”.

“Sono davvero orgoglioso della campagna che lanciamo oggi, – ha detto Luigi Milano  –  E’ un grande risultato frutto di un lavoro costante ed appassionato che va avanti da oltre 20 anni. Il seme impiantato sta dando i suoi frutti grazie a chi ci ha creduto e che sta contribuendo a cambiare la storia della raccolta agricola attraverso l’innovazione. Serve però un coordinamento sovra direzionale perché nel settore operano tante piccole aziende che da sole non ce la fanno e non riescono a trarre remunerazione” 

Le nuove tecnologie consentiranno risparmio di tempo nella raccolta e supportano il lavoro delle mani dell’uomo. Durante la conferenza stampa, Giuliano Di Martino di Italia Olivicola ha invece chiesto un tavolo per rilanciare il premio Sirena D’Oro.

All’evento erano inoltre presenti anche i raccoglitori anziani, volontari formatori delle giovani leve.

L’ingegnere Massimo Fiodo è l’esperto di sicurezza sul lavoro che formerà per l’utilizzo sicuro delle nuove macchine in uno ai dispositivi di protezione individuale. Durante l’evento l’assessore regionale Nicola Caputo ha premiato i protagonisti del percorso e del processo innovativo che ha preso il via oggi dalla Penisola Sorrentina. 

 Premiati:

Primo premio a Giulio Del Giudice e Giovanni De Gregorio amministratori dell’azienda “Terre di Villa Angelina”;

Secondo premio ad Armando Motorservice che ha coordinato le tecniche di raccolta per gli oliveti storici estensivi;

Terzo premio a Pasquale D’Amico amministratore della D’Amico scuotitori che ha compattato i macchinari per la raccolta;

Quarto premio alla Ditta Bosco che ha modificato le attrezzature riprogettandole per farle operare in terreni difficili (scoscesi, rupi, etc…);

Quinto premio a Pellenc Italia che supporta con le sue attrezzature elettriche questa opera e non contaminare le drupe durante la raccolta, in particolare con gli scarichi dei motori endotermici;

Sesto premio ai Frantoi Oleari per tecnologie di estrazione che garantisce la qualità e evita contaminazioni.

Sono stati necessari corsi di formazione per la potatura e di assaggio di olio finalizzata alla promozione. Ora partiranno i corsi di sicurezza per l’utilizzo delle nuove tecnologie e le misure anti incidenti.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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La disumanità dei governi imbelli

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È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

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