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CHIESA CATTOLICA ITALIANA: ULTIMA SETTIMANA PER ADERIRE AL CONTEST ” IN UN ALTRO MONDO”.

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4 GIOVANI VOLONTARI SARANNO INVIATI AGLI ANGOLI DEL MONDO. ISCRIZIONI ENTRO IL 24 MAGGIO P.V.

Dopo un mese di volontariato e lezioni sul campo, la vita di 4 giovani non sarà più la stessa

 

La Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con Caritas Italiana ha avviato la seconda edizione del progetto In un altro mondo, un’occasione straordinaria per avvicinare i giovani al mondo del Vangelo vissuto attraverso l’aiuto al prossimo.

 

Il premio messo in palio è un mese di volontariato, equivalente ad un corso “universitario” di solidarietà da dedicare agli ultimi, ai dimenticati, ai più fragili della terra residenti negli slum di paesi poveri e lontani. Anche in questi luoghi sono arrivati i fondi dell’8xmille a sostegno delle opere che ospiteranno i vincitori di questo “concorso” molto particolare dove si vince lavoro e sudore.

 

Ma ci saranno anche delle ricompense immediate e molto gratificanti, che verranno distribuite direttamente nei luoghi di missione. Consistono in carezze, sorrisi, abbracci e lacrime di gioia. Lo assicurano i primi 4 volontari partiti lo scorso anno e che hanno dichiarato, al rientro in Italia, di avere arricchito il proprio “curriculum”.

 

Dopo il successo dello scorso anno, siamo ancora più motivati ad offrire esperienze controcorrente. Questo progetto di comunicazione mira a controbilanciare gli ‘effetti speciali’ di una cronaca superficiale che oggigiorno cattura le persone ad una esteriorità dietro la quale non c’è nulla”, ha dichiarato Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione Sostegno Economico. “Quindi chiederemo ancora una volta ai 4 giovani che partiranno la prossima estate la capacità di scrutare gli avvenimenti oltre le apparenze, per coglierne l’essenziale e colmare il vuoto di valori e contenuti spesso presenti nel nostro vivere quotidiano”.

 

La selezione dei 4 candidati avverrà sul Web, attraverso il sito www.inunaltromondo.it. Essi pubblicheranno sul sito il materiale multimediale che avranno raccolto nella loro esperienza di vita In un altro mondo. Il contest è aperto fino al 24 maggio. La partenza è prevista tra fine luglio e i primi di settembre alla volta della Casa della Provvidenza che accoglie bambine di strada a Calcutta in India, del centro Kivuli per i bambini degli slum di Nairobi gestito dall’associazione Amani in Kenya, della casa per volontari del CVM (Comunità Volontari per il Mondo) che aiuta i bambini e donne in difficoltà nella diocesi di Bahir-dar in Etiopia, della Little Nazareth home per bambine a Manila nelle Filippine.

 

Per informazioni e richieste di materiali contattare Cecilia Brizzi – c.brizzi@brizzicomunicazione.it

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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