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Carlo Sibilia M5S :” Un grande risultato per l’Irpinia e per tutto il Mezzogiorno la re-introduzione degli autori meridionali sui banchi di scuola”.

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“Un grande risultato per l’Irpinia e per tutto il Mezzogiorno” – così il deputato cittadino Carlo Sibilia all’indomani dell’approvazione in Commissione Cultura alla Camera della risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle, a prima firma Marzana e da lui stesso sottoscritta, sulla re-introduzione degli autori meridionali sui banchi di scuola. “Il nostro provvedimento – spiega il portavoce avellinese – va a colmare un vuoto che si era venuto a creare con la disastrosa riforma Gelmini: scrittori del calibro di Sciascia, Quasimodo, Vittorini, Serao, Ortese, Scotellaro, torneranno a pieno titolo ad essere oggetto di studio negli istituti superiori. La risoluzione, infatti, impegna il Governo a rivedere le indicazioni per l’insegnamento della letteratura del Novecento nei licei, eliminando gli elenchi esemplificativi e ristrutturando le indicazioni in modo che indirizzino i docenti a proporre testi e autori così da cogliere in modo omogeneo, anche rispetto alla base geografica, la ricca tradizione artistica e letteraria italiana”. Lo stesso Sibilia si era fatto promotore di un incontro con il Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud, da sempre in prima fila per il recupero e il rilancio della cultura meridionalistica, e aveva poi presentato sul tema un’interrogazione a risposta in Commissione, alla quale il sottosegretario all’Istruzione aveva risposto in maniera insoddisfacente. “L’approvazione della nostra risoluzione ristabilisce una verità storica e culturale incontrovertibile: il Sud ha avuto un ruolo da protagonista nella storia della letteratura italiana e ora agli studenti non dovrà più essere offerta una visione parziale, viziosamente nordista, della cultura del nostro Paese. Solo così sarà possibile recuperare le radici della nostra identità e riaffermarla con forza ed orgoglio” – continua Sibilia, che conclude: “Dopo aver bollato inizialmente il nostro testo come ‘localistico’, la Commissione ha compreso che stavamo solo cercando di ridare dignità e la giusta collocazione ad esponenti di primo piano della letteratura nazionale e mondiale. D’altro canto abbiamo accolto alcune proposte avanzate dalla maggioranza, ottenendo un buon risultato in tempi relativamente brevi. Adesso la palla passa al Governo che dovrà recepire le indicazioni contenute nella risoluzione. E’ fondamentale che lo faccia il prima possibile”. Il provvedimento, inoltre, impegna l’esecutivo, al fine di implementare l’autonomia didattica, a definire le linee guida e favorire la diffusione gratuita di materiali didattici autoprodotti – come previsto da un emendamento, sempre targato M5S, approvato nel decreto cosiddetto Carrozza del 2013 – anche mettendo a disposizione un portale in cui caricare i testi.

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Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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