Attualità
Cara Giorgia, quante contraddizioni!

Cara Giorgia Ti scrivo, dandoti del Tu, visto che ci tieni a definirti “donna del popolo”. Ti chiedo però, se a tuo avviso una donna del popolo possa permettersi un bracciale Cartier da migliaia di euro o costosi vestiti firmati. Né basta sentirsi donne del popolo per l’accento romanesco o perché ti ritieni un “underdog” e dichiari quasi con fierezza che non hai potuto laurearti. Io mi sono laureata tra mille difficoltà, fuori di casa e contemporaneamente lavorando, ma non mi faccio chiamare dottoressa e mi ritengo cittadina e non certo radical chic. Studiare non significa limitarsi alla laurea: bisogna continuare per tutta la vita, da autodidatta, quindi sei sempre in tempo. Potresti così dire frotta riferendoti ai giornalisti che ti “inseguono” e non “flotta” e parlare eventualmente di “nemesi”, piuttosto che di “memesi”. La cultura favorisce i rapporti col prossimo, incrementa persino l’empatia e fornisce una visione di vita lungimirante, al di là dell’appartenenza politica, anche se sostieni che l’ha “egemonizzata” la sinistra, forse perché alcuni temi non li avete voluti affrontare o li avete rinnegati, come quella Storia inconfutabile, che grazie al sacrifico di molti, ci ha consentito libertà e democrazia. Una Storia che in tanti maldestri tentativi, cercate persino di “riscrivere”. Nonostante io non sia persona di destra, avevo riposto in Te una certa fiducia come donna, come cioè, colei che alla politica potesse apportare un valore aggiunto di sensibilità e modus operandi: sarebbe stato un grande segnale di cambiamento. Di quel cambiamento non solo non v’è traccia, ma la direzione in cui stai andando col tuo governo, è intrisa di segnali di arretramento da Medioevo, a cominciare proprio dalla bistrattata condizione femminile: ti sembra, ad es., un progresso, con la scusa dell’applicazione della Legge 194, far entrare nei consultori o negli ospedali le associazioni antiabortiste, mentre in Francia il diritto all’aborto viene inserito in Costituzione? Credi sia la strada per favorire la natalità o non sarebbe piuttosto opportuno permettere a chi arriva in Italia a cercare una vita migliore, di integrarsi? E dov’è finita quella libertà per ogni cittadino garantita dalla nostra Costituzione, di cui vorreste fare scempio? È proprio grazie alla Carta costituzionale che Tu e il tuo governo potete governare. Tu hai accettato quel mondo maschilista di cui è ancora intrisa la politica (e la società), adeguandoti al punto da chiedere di essere definita con l’articolo al maschile, il presidente del Consiglio, per poi giustificarla come una mera questione di forma: in certi casi, la forma è sostanza! Comprendo che il tuo background derivi da una lunga esperienza politica (iniziata nel 1992) in cui, per farti accettare in un partito così conservatore, sia stata “costretta” ad imitarne motti, posture e persino toni violenti, ma in virtù del ruolo che ora rivesti, avresti potuto, per dirla come piacerebbe a te, che ami comandare, imporre la differenza. Ciò non vuol dire necessariamente diventare femministe, ma di certo dare un’impronta che avrebbe fatto onore alla miglior politica. Sembra invece che Tu e il tuo governo ce l’abbiate con le donne, con le minoranze, con le voci libere, i giudici, gli intellettuali, gli studenti, manganellati se osano manifestare, fino ai più deboli e più poveri (a cui fingete di tanto in tanto di dare dei contentini, come gli 80 euro promessi e non ancora dati), mentre strizzate l’occhio ai potenti: perché non hai tassato gli extra profitti delle banche e delle aziende produttrici di armi e di medicinali? Sarebbe stato un ottimo ricavo per il bilancio dello Stato e avrebbe aiutato ad abbreviare quelle lunghe liste d’attesa nella sanità per la quali improvvisamente vi siete “svegliati” a pochi giorni dalle elezioni, con un decreto legge e un disegno di legge per abbatterle, senza però trovare le risorse e consapevoli nel contempo, dell’enorme carenza di medici e personale sanitario. E voi vorreste approvare il Disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata? Sai cosa accadrebbe in base a quello sciagurato progetto che tanto sta a cuore alla Lega, che in cambio approverebbe il tuo Disegno di legge sull’elezione diretta del presidente del Consiglio? Giacché le risorse delle regioni che chiederanno l’autonomia si baseranno sulla spesa storica e sul gettito fiscale, quelle già ricche lo diventeranno ancora di più e le povere lo saranno ancora di più, penalizzando le zone interne e in particolare il Sud, terra dove sono nata e vivo. Che dire poi dei Livelli essenziali di prestazioni (Lep), da garantire a tutti i cittadini italiani, che nonostante Tu abbia creato una Cabina di regia, non siete riusciti ancora ad accertare, perché è questione troppo complessa e si rischiano sperequazioni che porterebbero la nostra “patria” (come ami chiamarla) al collasso? E della creazione di tanti “staterelli” nello Stato, smantellando l’Italia, proprio mentre l’Europa si attrezza per essere più coesa e più forte? Ci volete retrocedere al pre-Risorgimento, in barba a Mazzini e Garibaldi? Che dire altresì del premierato, che subordinerebbe il Parlamento al presidente del Consiglio, riducendo il Presidente della Repubblica a una sorta di notaio? E perché nel caso perdessi il referendum, hai dichiarato che ti saresti dimessa e poi hai cambiato idea? Insomma, comprendo che ti/vi piaccia comandare, che il potere esalti e non si voglia più perdere una volta conquistato, ma così facendo, si sta andando verso una dittatura travestita da democrazia: una “democratura”. Ti ricordo peraltro, che i partiti della tua coalizione sono stati votati soltanto da una minoranza di cittadini italiani. Non ci sono cose più impellenti di cui occuparsi, come la creazione di lavoro, l’aumento dei salari minimi, l’aiuto alle fasce più deboli, prim’ancora delle imprese? So che non accetti le critiche e preferisci censurare chi non la pensa come te, al punto che hai bollato alcuni media e giornalisti come “nemici”, spingendoti a querelarli: ti pare una reazione adeguata a una presidente del Consiglio, considerando la tua posizione avvantaggiata? Il giornalismo non asservito dev’essere “guardiano” del potere, non accondiscendente, altrimenti perde di senso e non è credibile. Il diritto di critica e le domande danno così fastidio, da spingerti a conferenze stampa fasulle? Un, anzi una presidente del Consiglio, non dovrebbe mostrarsi super partes, attenta a non fomentare l’odio e governando nell’interesse di tutti gli Italiani? Sembra che Tu sia ancora all’opposizione: per mostrarti forte sempre sul piede di guerra, in una ostinata ricerca del nemico politico, attacchi costantemente la sinistra, più nell’obiettivo di distrarre la massa dai problemi reali, che per rimarcare le differenze. Lo abbiamo capito, a nostre spese, certo, che siete diversi, ma la diversità non vuol dire che sia in meglio e in ogni modo, si dimostra con azioni concrete, lasciando al popolo e all’opposizione, il diritto di giudicare se giuste e utili. La critica sprona a migliorare, può arricchire le visioni: comprenderla richiede saggezza e umiltà. Questo sarebbe davvero popolare, non gli slogan, le censure, i tentativi di bavaglio o gli attacchi contro chi dissente. Il limite alle intercettazioni, regalo per la criminalità, insieme alla riforma della Giustizia, che vede compiersi il sogno berlusconiano, “punendo” i giudici, penalizza anche i cittadini. Ciò di cui la Giustizia ha bisogno, è maggior personale, l’abbreviazione dei tempi del giudizio, la telematizzazione, nonché la certezza della pena, altro che eccessive garanzie a chi delinque, quasi a incoraggiarlo, che tanto troverà il modo di cavarsela e, peggio per la vittima! E che dire dell’attacco al cardinale Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, che si è “permesso” di criticare il premierato, avvertendo che gli equilibri costituzionali vanno toccati con grande attenzione? Non sarebbe tempo che ti rilassassi, così da avere un approccio più sereno con il mondo circostante? Visto che rimarchi di essere madre, perché non ti batti per quei bambini di Gaza, vittime innocenti di una guerra perpetrata da Israele? E perché non ti preoccupi dei figli dei migranti che aspirano a una vita più dignitosa? Giacché ti professi a gran voce anche cristiana, ricordi che il Vangelo prevede l’accoglienza e il soccorso ai bisognosi? Perché piuttosto che continuare a inviare armi alla pur invasa Ucraina, non ti batti affinché attraverso un tavolo diplomatico, si raggiunga la pace? La politica dovrebbe essere l’arte della mediazione e quanto più si dimostra capace di raggiungere risultati difficili, tanto più alta e credibile diventa. E quanto ai migranti, accolti e aiutati a inserirsi, rappresenterebbero una risorsa e non un pericolo. Perché siano collocati in tutte le nazioni europee, c’è bisogno che l’Europa conti di più, pur nel rispetto dell’identità di ogni sua componente, non che si indebolisca, come voi vorreste. Non è creando costosi hot spot in Albania che si risolve il problema immigrazione, anzi lo si esaspera, con ulteriori discriminazioni e vessazioni. Le tragedie del mare vanno prevenute, non servono le messe in scena dopo, come avvenuto a Cutro, per poi andare la sera a cantare La canzone di Marinella a feste di compleanno. Evochi spesso la meritocrazia, ma allora perché hai nominato ministro tuo cognato e messo al vertice del tuo partito, tua sorella? E l’occupazione della Rai a beneficio di fedeli e persino improvvisati giornalisti, è anch’essa una scelta basata sul merito? Non dovrebbe il vero merito, prescindere dall’appartenenza politica? Questo sì, sarebbe un modo giusto di governare e un esempio di imparzialità. Più che fatti, fai annunci eclatanti: si chiama populismo, ovvero esaltazione demagogica di ciò che si pensa piaccia al popolo, per ingraziarselo. E visto che a suo tempo hai detto a Berlusconi di non essere ricattabile, perché nel tuo governo hai lasciato indagati, persone in conflitto di interessi e persino pregiudicati? È questo il senso della legalità? E perché il sottosegretario Sgarbi, costretto a dimettersi per lo scandalo dei quadri, è stato premiato con la candidatura alle europee? Perché sei andata a ricevere in aeroporto Chico Forti, condannato in America per omicidio, mentre per Ilaria Salis nelle carceri ungheresi, trattata peggio di una bestia, non hai mosso un dito? Forse per non disturbare il tuo amico Orban? Perché dopo aver cercato di dare un’impronta moderata, recentemente ti sei riavvicinata all’estremismo fascista europeo e alla Le Pen? Perché il 28 maggio, commemorazione della strage fascista di Piazza della Loggia a Brescia, hai preferito disertare, andando a inaugurare un campo sportivo a Caivano, di cui non si sentiva l’impellenza? Cara Giorgia, non basta farsi chiamare per nome per creare empatia e credibilità: governare non è fare opposizione, richiede grande equilibrio, talvolta coraggiose scelte controcorrente, capacità di sintesi e trasparenza. A proposito, lo vuoi dire una buona volta, come fece Gianfranco Fini, tuo mentore, nel 2003 in Israele, che il fascismo, con le sue leggi razziali e la vergognosa pagina della Repubblica di Salò, in sintesi, è stato l’epoca del male assoluto?
Floriana Mastandrea, giornalista e scrittrice
Attualità
Convegno ad Ariano: “Aequum Tuticum, Crocevia del Sud”

Le associazioni Amici del Museo di Ariano Irpino, Circoli Culturali “Pasquale Ciccone” e “Arnanah”, con il patrocinio del Comune di Ariano Irpino, organizzano il convegno dal titolo “Aequum Tuticum, crocevia del Sud”, che si svolgerà venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.30 presso Villa Kristall ad Ariano Irpino. L’incontro si propone di approfondire, in una prospettiva scientifica, il ruolo strategico dell’antico sito di Aequum Tuticum quale snodo fondamentale della viabilità antica, evidenziando l’importanza storica e le prospettive di valorizzazione.
Saluti istituzionali:
Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino
S. E. Mons. Sergio Melillo, Vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia
Relatori:
Ing. Gerardo Troncone – Presidente Gruppo Archeologico Irpino Sulle orme di Orazio. La viabilità del centro sud negli antichi itinerari
Prof. Giuseppe Ceraudo – Professore ordinario di topografia antica presso l’Università del Salento La Via Traiana in Irpinia: un Patrimonio per l’Umanità
Prof.ssa Veronica Ferrari – Professore associato di aerotopografia archeologica presso l’Università del Salento Aequum Tuticum, un vicus crocevia di strade: le attività di ricerca Unisalento
Prof. Giuseppe Camodeca – Già Professore ordinario di Storia Romana ed Epigrafia Latina presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” La documentazione epigrafica di Aequum Tuticum, vicus di Beneventum
Dott. Lorenzo Mancini – Funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP Salerno e Avellino L’azione della SABAP SA-AV nel territorio di Ariano Irpino fra tutela, valorizzazione e pianificazione. Interventi e prospettive.
Moderatrice
D.ssa Ida Gennarelli, Archeologa già Ministero della Cultura Il convegno si inserisce in un percorso di ricerca e divulgazione volto a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio storico-archeologico dell’Irpinia e dell’antico vicus di Aequum Tuticum, con l’intento di sollecitare le attività di recupero e di valorizzazione dell’attuale sito.
Attualità
Il futuro di Alto Calore Servizi al centro di un confronto tra i presidenti delle Province di Avellino e Benevento

Unità di intenti per la gestione della società. Il futuro dell’Alto Calore Servizi al centro di un confronto che si è tenuto oggi tra il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi.
Dall’incontro sono emerse la volontà e la determinazione comune di superare la fase di impasse che si registra per la società, tenendo fuori le questioni politiche dalle decisioni concernenti la gestione di Alto Calore Servizi. E ciò nell’ottica di individuare le soluzioni migliori che possano permettere di ridurre i disagi all’utenza e di consentire di accelerare sul piano di ammodernamento delle reti, tenendo ben presenti i parametriprevisti dal concordato.
I presidenti Buonopane e Lombardi lanciano un appello all’unità e a fare sintesi sugli obiettivi, per evitare in questa fase dannose divisioni. Condividono, inoltre, la necessità che il management della società conservi un ruolo prettamente tecnico, tenendosi ben distante da ruoli e discussioni partitiche che sono appannaggio dei sindaci-soci, i quali si trovano ad affrontare quotidianamente le giuste rimostranze delle comunità costrette praticamente ogni giorno a sopportare disservizi per l’approvvigionamento idrico.
Attualità
Gaza, Castellone (M5S): “Netanyahu compie il passo finale. Abbiamo toccato uno dei punti più bassi della storia moderna.

“Mentre il mondo continua a discutere sui termini lessicali da utilizzare per definire questo abominio, Netanyahu compie il passo finale: stanotte l’esercito israeliano è entrato a Gaza per raderla al suolo.” così la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Le poche fonti dalla Striscia parlano di carri armati in ingresso a Gaza City e raid aerei che, come sempre, non risparmiano i civili e le poche costruzioni ancora in piedi. A nulla servono le piazze piene di centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo, a nulla serve il coraggio eroico della Global Sumud Flotilla che sta provando a raggiungere Gaza via mare per aprire un varco umanitario. A nulla servono le denunce che facciamo nelle aule parlamentari. Il passo finale si sta compiendo. A Gaza l’umanità ha toccato uno dei punti più bassi della storia moderna. E non c’è da offendersi se si dice che siamo tutti complici. Tutti noi che abbiamo assistito inermi a questa tragedia. Il mio cuore è con le centinaia di migliaia di palestinesi che hanno deciso di restare nella loro terra perché non c’è altro luogo in cui possano sentirsi a casa e con le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e rischiano di essere utilizzati come scudi.”
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