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Camera Commercio Irpinia-Sannio, l’appello dell’Unci Avellino al governatore De Luca: intervenga per garantire trasparenza e autonomia del territorio

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La Camera di Commercio Irpinia-Sannio si è trasformata in una palude. Una situazione inaccettabile, che danneggia il territorio. Occorre, quindi, un intervento risolutivo delle istituzioni. Lanciamo pertanto un appello al presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca, affinchè ponga termine ad un commissariamento non solo evitabile, ma illegittimo, e ad una gestione tutt’altro che trasparente ed oculata dell’ente, ripristinando le condizioni di agibilità democratica e di rispetto delle regole, con il coinvolgimento diretto delle associazioni di categoria, al fine di eleggere i nuovi organismi dell’ente, come previsto dallo statuto.

La Regione così potrà rimediare agli errori commessi in passato, anche per colpa di organizzazioni, rappresentanti e dirigenti camerali, che non hanno svolto correttamente ed adeguatamente il proprio compito.

In questi anni, purtroppo, si sono sommate le insufficienze e l’autoreferenzialità di certa politica, poco incline ad occuparsi degli interessi della comunità locale e della sua crescita sociale, culturale ed economica, all’improvvisazione, ai tatticismi e agli esasperati personalismi di alcuni dei soggetti che avrebbero dovuto tutelare e promuovere le attività del territorio. Una situazione, dai tratti farseschi, che ha lungamente bloccato la Camera di Commercio ed ostacolato ogni azione positiva, a supporto delle imprese, dei settori produttivi e dell’occupazione nelle province di Avellino e Benevento, nonostante gli sforzi di chi si è speso per raggiungere tali obiettivi.

Tra le categorie, ma anche tra i consumatori ed i cittadini, vi è una crescente preoccupazione per ciò che è accaduto e che tuttora si sta verificando alla Camera di Commercio e per le prospettive ancora più fosche che si intravedono, a causa dei giochi di potere in atto nell’ente, attorno ad esso e in altri Palazzi, che espropriando l’autonomia dei territori e di chi è deputato a gestirne i processi, è pronto a sperperare risorse pubbliche, ipotecandone ogni possibilità di riscatto.

E’ necessario quindi che ognuno, nel rispetto dei ruoli, si assuma le proprie responsabilità. Ma una svolta è possibile soltanto se si mette in piedi un progetto serio e concreto, con persone affidabili, in uno spirito di collaborazione, guardando esclusivamente agli interessi generali, con una precisa strategia di rilancio delle aree interne. Chi invece sinora è stato protagonista delle brutte pagine sotto gli occhi di tutti, ha contribuito a creare confusione, ha determinato o agevolato lo stallo, è chiamato a farsi da parte.

Punto di partenza di questo processo non può che essere la chiusura della fase commissariale alla Camera di Commercio e la definizione delle rappresentanze con rigorosa trasparenza. L’Unci provinciale di Avellino seguirà con attenzione l’evolversi della situazione, disponibile al confronto costruttivo e refrattaria ad ogni indebita interferenza, vigilando sul rispetto delle regole, pronta a farle valere in tutte le sedi.  

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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