Attualità
BANDI PSR 14/20, COLDIRETTI CAMPANIA SCRIVE ALL’ASSESSORATO REGIONALE LA PRIMA PROPOSTA: INTRODURRE SUBITO I “PROGETTI INTEGRATI AZIENDALI”
“Abbiamo dato atto al presidente De Luca e al consigliere Alfieri che occorreva partire con il PSR, ma allo stesso modo accogliamo il loro invito a presentare proposte migliorative”. Così Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vice nazionale, commenta l’invio del primo documento di Coldiretti all’Assessorato all’Agricoltura. Un documento sottoscritto con il direttore regionale Salvatore Loffreda, indirizzato al direttore generale Filippo Diasco, che ha ad oggetto “progetti di miglioramento materiali aziendali” con riferimento ai “progetti integrati aziendali”.
La prima proposta è stata conseguente ad un primo lavoro di screening nelle province campane, ascoltando le osservazioni degli imprenditori agricoli e dei tecnici. “Non pochi associati – si legge nel documento Coldiretti – hanno segnalato difficoltà di realizzare sulla tipologia 4.1.1 del PSR progetti di miglioramento materiale efficaci e funzionali allo sviluppo sostenibile delle loro aziende, a causa della non ammissibilità delle spese connesse alla realizzazione di investimenti previsti nelle tipologie 4.1.3 (effluenti zootecnici), 4.1.4 (irrigazione), 4.4.2 (infrastrutture verdi) e 5.1.1 (prevenzione danni da avversità atmosferiche)”.
Le difficoltà rappresentate fanno riferimento al divieto di realizzare interventi funzionalmente connessi. Ad esempio, non si possono progettare frutteti o serre senza prevedere sistemi di irrigazione o impianti antigrandine. Stesso discorso per investimenti per la realizzazione di stalle senza prevedere la possibilità di interventi per la riduzione di emissioni gassose. Il rischio – spiega Coldiretti Campania – è che gli imprenditori agricoli possano scoraggiarsi dal partecipare, vista l’impossibilità attuale al finanziamento di progetti completi. Al momento infatti non è disponibile un bando regionale per la realizzazione di “progetti integrati aziendali” che, come è noto, è una delle forme di accesso alle misure previste dal PSR. In tal caso un singolo beneficiario può accedere contemporaneamente a più misure del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020.
Pertanto – scrivono Masiello e Loffreda – si chiede alla Direzione generale di accelerare al massimo l’emanazione del bando “progetti integrati aziendali” e allo stesso tempo di valutare l’opportunità di adottare misure transitorie da applicare fino a quando non sarà emanato. La Regione, nelle more, potrebbe stabilire che la domanda di sostegno per i progetti di miglioramento aziendale presentati sulla tipologia 4.1.1, che prevedono la realizzazione di investimenti anche a carico di tipologie d’intervento ancora non attivate (vedi le 4.1.3, 4.1.4, 4.4.2 e 5.1.1) possa equivalere a manifestazione di interesse anticipata per i bandi che usciranno. In tal modo l’Amministrazione regionale non assumerebbe ulteriori impegni, ma le aziende potrebbero essere così autorizzare a spese anche per interventi di miglioramento non previsti dalla 4.1.1. Queste spese saranno ammissibili se sostenute, ovviamente, nel rispetto dei requisiti di ammissibilità previsti. Una volta pubblicati i nuovi bandi l’interessato provvederà a formalizzare la propria richiesta di sostegno nella quale preciserà di aver realizzato gli investimenti in attuazione di queste disposizioni transitorie.
A giudizio di Coldiretti Campania questa proposta contiene i seguenti vantaggi: non altera il budget finanziario; non riduce l’effetto incentivante dei bandi; non prevede modalità e procedure diverse da quelle considerate nelle Disposizioni generali; non richiede preliminari pareri da parte della Commissione Europea.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
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