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ARIANO IRPINO è il primo comune in Italia a sancire che l’ENERGIA è da considerarsi a pieno titolo tra i “Beni Comuni”

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Le Associazioni di Categoria, le Associazioni di Imprese ed i Consorzi che compongono la Consulta delle Attività Produttive di Ariano accolgono con soddisfazione la Delibera del Consiglio Comunale di questo pomeriggio, 12 ottobre 2022.

ARIANO IRPINO è il PRIMO COMUNE in Italia a SANCIRE che l’ENERGIA è da considerarsi a “pieno titolo tra i Beni Comuni (come l’Acqua e la Terra) ed ad avanzare tale richiesta alle autorità competenti in modo da porla al riparo dalle insidie del mercato e da utilizzi improvvidi”.

La Consulta delle Attività Produttive di Ariano Irpino accoglie con soddisfazione la Delibera del Consiglio Comunale di questo pomeriggio, 12 ottobre 2022.

Auspica che possa essere la prima di una serie di analoghi deliberati da parte di tutti i Comuni d’Italia. Si ritiene che occorra con tempestività riaffermare questo fondamentale principio per ripristinare un degno livello di civiltà, che si corre il rischio di smarrire per sempre.

Le Associazioni di Categoria che compongono la Consulta (Associazione Imprenditori Irpini, Irpiniacom Consorzio Cooperativo, U.C.A. Unione Commercianti Arianesi, Casartigiani, A.P.I. Irpinia Sannio, Confagricoltura, Confcommercio, Federsal, HO.RE.CA Ariano, Confesercenti, Confartigianato, Consorzio Centro Storico Ariano, U.I.L. Sindacato, C.I.A. Confederazione Italiana Agricoltori) presentarono lo scorso 27 settembre un’articolata quanto motivata proposta al Sindaco del Comune di Ariano affinchè si adottasse un deliberato da parte del Consiglio Comunale che attestasse il principio di “BENE COMUNE” per l’ENERGIA, da proporre alle Istituzioni quale criterio base dal quale partire per adottare adeguati provvedimenti legislativi e tali comunque da assicurare a tutti i Cittadini Italiani, alle Famiglie ed alle Imprese, di potersi approvvigionare di energia a condizioni accessibili e sostenibili, anche attraverso la gestione ed il controllo diretto della filiera energetica da parte dello Stato.

Il Consiglio Comunale ha accolto all’unanimità e fatto proprio, a nome di tutti i cittadini arianesi, il principio di Bene Comune.

Ha accolto parimenti le altre proposte fatte dalla Consulta:

  • “una più sinergica azione tra livelli di governo tesa a considerare il tema della crisi energetica come prioritario per le politiche nazionali e locali”;
  • “proporre un’azione non contingente ma strutturata di monitoraggio dei prezzi di mercato, determinati e controllati dallo Stato Italiano attraverso una GESTIONE DIRETTA delle fonti produttive dell’energia e della sua DISTRIBUZIONE ad IMPRESE e FAMIGLIE”;
  • “di attivarsi presso i competenti organi istituzionali ed il Prefetto affinchè ci sia massima attenzione ed adeguata sorveglianza e controllo sulla condotta delle società distributrici di energia per un positivo accoglimento delle richieste di rateizzazione da parte degli utenti nonché sulla regolare concessione di prestiti bancari alle imprese in difficoltà”.

La Consulta delle Attività Produttive ha operato in uno al Movimento Cara Bolletta di Ariano che ha fin dall’inizio contribuito, condiviso e fatte proprie le proposte della Consulta.

Un sentito ringraziamento a Sua Eccellenza il Vescovo della Diocesi Ariano – Lacedonia che ha saputo “illuminare” i tantissimi cittadini accorsi in Piazza per la manifestazione con parole chiare, forti ed efficaci.

La Consulta delle Attività Produttive

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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