Attualità
ARIANO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL UNA 5a EDIZIONE PIENA DI SORPRESE

La settima arte torna a far battere il cuore della Campania con la 5a edizione dell’Ariano International Film Festival, che si terrà dal 29 luglio al 5 agosto tra Ariano Irpino, Savignano Irpino e Flumeri.
La manifestazione continua con la sua missione, ovvero quella di alimentare la passione per il cinema e dare spazio anche agli autori più giovani e meno mainstream.
Il programma delle otto giornate sarà particolarmente ricco di eventi legati all’arte, alla cultura e allo spettacolo; dalle proiezioni delle opere in concorso ai workshop (tutto gratuito), passando per mostre, spettacoli e incontri con i vari protagonisti.
Molti anche quest’anno gli artisti che calcheranno il red carpet del festival, tra cui Pio Luigi Piscicelli (direttamente dal cast della serie tv “Braccialetti Rossi”), Leonardo Cecchi attore protagonista della serie TV Disney “Alex & Co” Alex Belli, Alessandro Haber, Salvatore Misticone, Angelo Orlando,Roberta Giarrusso Denise Capezza, e un superospite ancora da scoprire…
L’AIFF 2017 si inaugurerà la mattina del 29 luglio con l’ormai tradizionale mostra fotografica presso il Palazzo Cozzo di Ariano Irpino, che si potrà visitare anche nei giorni successivi dalle 10 alle 22.
Nel pomeriggio l’attenzione si sposterà a Savignano Irpino, con la coloratissima sfilata dei cosplay.
La serata si concluderà alle 21 ad Ariano con la proiezione dei corti di Animazione nell’ambito della manifestazione “Notte Bianca” in via Cardito.
Il 30 luglio, presso la Sala del Castello, verrà allestita una mostra filologica sugli affreschi della vera croce di Piero della Francesca, a cura di Alessandro Perrella, che proseguirà fino al 5 agosto dalle ore 10 alle 20.
Nel pomeriggio, alle 17, sempre presso la Sala del Castello ci sarà il convegno “L’impatto sociale delle scuole d’abaco. La matematica di Piero della Francesca” a cura del Prof. Mario Mandrone, docente presso l’Università del Sannio.
La serata invece sarà tutta dedicata all’Azerbaijan. Si partirà alle 18:30 con il convegno “L’AIFF incontra l’Azerbaijan” al quale interverranno Elmar Baghirov (Segretario dell’Ambasciata Azera in Italia), Emanuela Traldi (Presidente della Camera di Commercio italo-azera), Oreste La Stella (Presidente della Camera di Commercio di Avellino) e tanti altri illustri ospiti.
A seguire, alle ore 20:45, presso l’Auditorium Comunale di Ariano Irpino sarà proiettato il film azero “Nabat” di Elchin Musaoglu, opera candidata per la categoria “Miglior film straniero” agli Oscar 2015 e presentata nella categoria “Orizzonti” alla 71a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Il 31 luglio, alle 21, presso l’Auditorium Comunale di Ariano ci sarà la proiezione di “My Italy” film fuori concorso di Bruno Colella, al quale seguirà un incontro con il regista e con parte del cast.
Il 1 agosto sarà la giornata del workshop “Il Villaggio Glocale” a cura del FAI – Fondo Ambientale Italiano moderato da Salvatore Biazzo (docente di giornalismo presso l’Università di Salerno) e al quale interverranno Raffaele Troncone (delegato FAI Avellino), Francesco Caloia (dirigente scolastico I.I.S.S. Ruggero II di Ariano Irpino), Giovanni De Feo (ideatore del progetto GREENOPOLI), Paolo Speranza (direttore della rivista “Quadrni di Cinema Sud”) e Carmela Melito (docente presso I.I.S.S. Ruggero II).
Alle ore 21, presso l’Auditorium comunale, l’AIFF renderà omaggio alla memoria di Paolo Villaggio proiettando il film di Lina Wertmüller “Io speriamo che me la cavo”.
Il 2 agosto, alle 16:30 presso la Sala del Castello, verrà istituito il Laboratorio di Educazione Ambientale “Il lupo e gli altri personaggi del bosco” a cura del WWF Sannio, con il coordinamento di Donatella Porfido (esperta di educazione ambientale) e Camillo Campolongo (Presidente WWF Sannio).
Il 3 agosto alle 17:45 presso la Sala del Castello, in occasione della presentazione della silloge “In una parte più e meno altrove” di Nicola Prebenna, avrà luogo un dialogo sulla poesia coordinato dal Prof. Salvatore Salvatore (direttore della rivista VICATIM) e al quale parteciperà come relatore il Prof. Virgilio Iandiorio (Preside Emerito, scrittore e giornalista). La lettura delle opere a cura dello stesso autore, sarà intramezzata da interventi musicali del Maestro in pianoforte Daniela Salvo.
Alle 21 nell’Auditorium Comunale verrà proiettato, fuori concorso, il film “La leggenda della vera croce” di Alessandro Perrella.
Il 4 agosto, dalle ore 17.30 presso l’Auditorium Comunale, si terranno le premiazioni del concorso fotografico e delle sezioni documentari, animazione, serie web e corti scuola.
Alla cerimonia parteciperanno la New Dance School Arabesque di Annamaria Tranfaglia e e il Centro Studi Danza di Roberta Musto.
Dalle 21 nella Villa Comunale, spazio invece agli artisti di strada.
Il 5 agosto, alle ore 18 presso la Sala Palazzo Uffici, verrà proiettato il cortometraggio fuori concorso “Sindrome” di Rina La Gioia e a seguire l’incontro con la regista.
Dalle 20, presso la Villa Comunale, ci sarà un momento glamour con il red carpet su cui sfileranno le star di questa edizione. Poi spazio alle premiazioni delle sezioni lungometraggi, cortometraggi e AIFF Green.
La serata sarà impreziosita dalla partecipazione del gruppo musicale Famiglia Gibboni, per una chiusura in bellezza.
Attualità
Contributi sull’acquisto dei libri di testo, è possibile presentare domanda

L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino informa che è possibile presentare domanda per accedere ai contributi sull’acquisto dei libri di testo, per l’anno scolastico 2025/2026.
Possono accedere al contributo gli alunni che frequentano le scuole secondarie di I e II grado dell’anno scolastico in corso 2025/2026 e appartenenti a famiglie con reddito non superiore al seguente valore ISEE:
fascia I da e 0 a € 10.633,00 – fascia II da € 10.633,00 ad € 13.300,00.
Il valore ISEE viene determinato ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159. Nel caso di valore ISEE pari a zero, pena l’esclusione dal beneficio, è necessario attestare e quantificare le fonti e i mezzi dai quali il nucleo familiare ha tratto sostentamento. Le risorse disponibili saranno destinate prioritariamente alla copertura del fabbisogno dei richiedenti con ISEE rientrante nella fascia 1. Qualora residuano risorse dopo la copertura totale del fabbisogno della fascia 1, le stesse saranno destinate alla copertura del fabbisogno dei richiedenti con ISEE rientrante nella fascia 2.
Gli interessati possono presentare domanda entro il 10 ottobre 2025, presso le Segreterie delle Scuole di appartenenza, utilizzando l’apposito modulo prestampato e allegando la dichiarazione ISEE in corso di validità.
Scarica qui il modulo per fare richiesta:
Attualità
Il Colonnello Angelo Zito nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri

Il Colonnello Angelo Zito ha assunto l’incarico di Comandante Provinciale dei Carabinieri di Avellino, subentrando al Colonnello Domenico Albanese, destinato a Roma quale Capo Ufficio presso lo Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma.
46enne, originario di San Marzano di San Giuseppe (TA), il Colonnello Zito ha intrapreso la carriera militare nel 1998, frequentando i corsi regolari dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, conseguendo la laurea in Giurisprudenza. È sposato e padre di due figlie.
Nel biennio 2003-2005 ha prestato servizio presso il Battaglione Carabinieri Allievi Marescialli e Brigadieri con sede a Velletri, ricoprendo i ruoli di Comandante di Plotone e di Compagnia. Successivamente ha assunto incarichi di crescente responsabilità in reparti territoriali ad alta complessità operativa: prima come Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Palermo-San Lorenzo, impegnato in delicate attività di contrasto alla criminalità organizzata e al traffico di stupefacenti; poi, dal 2008, come Comandante della Compagnia Carabinieri di Patti (ME), in un territorio caratterizzato da fenomeni criminali di particolare rilevanza.
Attualità
Curarsi nel Mezzogiorno costa caro

La salute costa cara in Italia, si resta impigliati nella rete del basso reddito che, nel Meridione è quasi la metà rispetto a quello del Nord, e delle lunghe liste di attesa, fattori che, limitano o impediscono laprevenzione e la cura delle patologie anche legateall’età. Pur essendo cresciuto, negli ultimi anni, il PIL del Sud (1,5%) rispetto a quello del Nord (0,4%), le differenze restano evidenti, il PIL medio per abitante è così ripartito: Nord Est 44.900 euro; Meridione 23.900 euro; media fissata a 36.100 euro.Non può essere negato il legame tra il reddito alto e le buone condizioni di salute. L’indagine condotta dal giornale l’Avvenire conferma l’ipotesi, tant’è che i possessori di un reddito tra i 50 ed i 70 mila eurospendono 300 euro al mese per le assicurazioni sanitarie e visite specialistiche private ottenendoadeguate risposte ai bisogni personali, mentre nel Meridione tale somma è destinata alle necessitàquotidiane e non per curare le patologie. Il SSN pur essendo universale, relega una fetta sempre maggiore della popolazione nella zona grigia della mancata assistenza sanitaria. La conseguenza è l’aggravarsi delle condizioni di salute che si riflettono sul SSR costretto ad erogare prestazioni ad elevata intensità collegate alla probabile emissione della pensione di invalidità a carico dell’INPS. L’Italia è sempre più divisa, le aspettative di vita sono collegate al luogo di residenza, nel meridionesi muore tre o quattro anni prima rispetto al Nord in conseguenza dei servizi sanitari insufficienti e delle lunghe liste di attesa. Il welfare è ridotto al minimo,con la spesa pro-capite che, secondo l’Istat, è così ripartita: Mezzogiorno 78 euro, Centro 165 euro,Nord-Ovest 162 euro, Nord- Est di 207 euro.Nemmeno i bambini del Sud si salvano, i posti negli asili nido ogni 100 bambini sono 17 mentre nel Centro-Nord, in media, sono circa 37. Non cambia la musica con i servizi delle RSA offerti agli anziani:su 10 mila abitanti nel Sud i posti letto sono 37, la media nazionale è di 69, mentre in Campania è di 20posti letto.
Il piatto è servito, da 164 il Paese è diviso e sperequato, né si intravede la volontà politica di ridurre i divari territoriali.
da: Qf QuiFinanza
Al Sud si vive 3 anni in meno che al Nord, Italia sempre più divisa
Dall’aspettativa di vita al Pil, passando per reddito e servizi: il nuovo rapporto Istat evidenzia le profonde disuguaglianze territoriali tra Nord e Sud Italia
Giorgio Pirani
GIORNALISTA ECONOMICO-CULTURALE
Pubblicato: 28 Maggio 2025 12:33
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ANSANord più ricco e con più servizi, il Sud no: tutte le differenze
L’Istat traccia una mappa dell’Italia che è frammentata, con forti differenze tra Nord e Sud. Un esempio, sulla speranza di vita, che a Trento è pari a 84,7 anni mentre in Campania è di 81,7, esattamente di tre anni. Questo e altri dati sono stati presentati dall’Istituto all’evento sullo stato di attuazione e sulle prospettive del federalismo fiscale.
Secondo i dati illustrati dall’Istituto, tra il 2004 e il 2024 l’aspettativa di vita alla nascita è passata da 80,7 a 83,4 anni, con un aumento più marcato per gli uomini (da 77,9 a 81,4 anni) rispetto alle donne (da 83,6 a 85,5 anni).
Come cambiano le aspettative di vita
Le province autonome di Trento e Bolzano si confermano le aree con la maggiore longevità, con una speranza di vita rispettivamente di 84,7 e 84,6 anni. All’estremo opposto, Campania e Sicilia restano in coda con valori di 81,7 e 82,1 anni. Un’intera vita condotta a Trento e a Napoli, dunque, ha statisticamente un impatto ben differente su una persona.
Il quadro degli ultimi vent’anni evidenzia un netto svantaggio per il Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord, con una tendenza all’ampliamento dei divari.
Particolarmente significativi alcuni casi:
• la Calabria nel 2004 era in linea con la media nazionale, ma nel 2024 registra uno svantaggio di 1,1 anni;
• in Sicilia invece il divario è passato da -0,6 anni nel 2004 a -1,3 anni nel 2024 rispetto alla media nazionale.
Differenze anche per il welfare
Infine, l’Istat segnala che anche la spesa per il welfare territoriale riflette queste disparità. La spesa pro-capite nelle diverse aree del Paese è così distribuita:
• Mezzogiorno: 78 euro
• Isole: 144 euro
• Centro: 165 euro
• Nord-Ovest: 162 euro
• Nord-Est: 207 euro
Pil in crescita, ma il divario Nord-Sud resta marcato
Non solo l’età, a marcare un solco tra Nord e Sud è soprattutto la crescita delle due macro aree. Nel 2023 il Pil nazionale in volume è cresciuto dello 0,7% rispetto all’anno precedente, un dato in linea con la media italiana nel Nord-ovest, dove l’aumento è stato appunto dello 0,7%. La crescita è risultata più sostenuta nel Mezzogiorno (+1,5%), mentre è stata più contenuta al Centro (+0,3%) e nel Nord-est (+0,4%).
Il Pil medio per abitante nel Nord-ovest è pari a 44.700 euro, quasi il doppio rispetto al Mezzogiorno (23.900 euro) e ben 8.600 euro in più della media nazionale, fissata a 36.100 euro.
Nel resto del Paese:
• nel Nord-est il dato si attesta a 42.500 euro;
• nel Centro è pari a 38.600 euro;
• a livello regionale, il valore più alto si registra nella provincia autonoma di Bolzano con 59.800 euro;
• il minimo è in Calabria, ferma a 21.000 euro.
Disparità nel reddito famigliare
Anche il reddito disponibile delle famiglie mostra forti disomogeneità. Nel 2023, la media nazionale è stata di 22.400 euro per abitante. A livello territoriale nel Nord-ovest si è raggiunta quota 26.300 euro, mentre nel Mezzogiorno ci si è fermati ad una soglia ben più bassa, pari a 17.100 euro.
L’intervento redistributivo dello Stato ha determinato un incremento del reddito disponibile medio nazionale pari al 7,8% nel 2023, corrispondente a +1.734 euro per abitante. Tuttavia, l’effetto redistributivo varia sensibilmente tra le aree:
• nel Mezzogiorno l’incremento incide per il 17,5% sul totale del reddito disponibile;
• nel Nord-ovest è del 2,3%;
• più alto nel Nord-est, pari a 4,7%;
• infine il Centro con 7,1%
Male anche nei servizi per bambini e anziani
Il divario tra territori si riflette anche nell’accesso ai servizi. Per quanto riguarda i posti disponibili negli asili nido ogni 100 bambini:
• nel Sud Italia sono poco più di 17;
• al Centro 38,8;
• nel Nord-est 37,5;
• il Nord-ovest 35.
Nei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, i posti letto ogni 10mila abitanti sono 37 nel Mezzogiorno, contro una media nazionale di 69,1. Il livello più basso si registra in Campania con 20,2, mentre quello più alo è della Provincia autonoma di Trento con 151,1.
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