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Apple, altro trimestre pazzesco. E i Mac superano gli iPad.

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Utile di 13,6 miliardi di dollari, con iPhone protagonista assoluto e Mac al secondo posto nei ricavi. App Store e iTunes al massimo storico

58 miliardi di dollari di fatturato, 13,6 di utile netto, ovvero + 27% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso (quando il fatturato fu di 45,6 miliardi di dollari e l’utile netto di 10,2) ma in calo rispetto all’ultimo trimestre, che si ricorda come quello più profittevole di sempre della storia dell’industria (18,04 miliardi di dollari di profitti).

Apple ha annunciato oggi i risultati finanziari del secondo trimestre dell’anno fiscale 2015, conclusosi il 28 marzo 2015. Secondo il comunicato la crescita è stata alimentata dalle vendite record di iPhone e Mac e dell’App Store.

Il ceo Tim Cook ha dichiarato: “Stiamo vedendo un tasso di persone che passano ad iPhone più alto di quanto abbiamo mai visto nei cicli precedenti, e abbiamo avuto un inizio entusiasmante per il trimestre di giugno con il lancio di Apple Watch”. Di sicuro sta giocando un fattore decisivo il mercato asiatico in grande espansione: le vendite internazionali hanno rappresentato il 69 percento del fatturato trimestrale.

Significativo il sorpasso operato dai Mac rispetto agli iPad: le vendite dei primi ammontano a 4,563 milioni contro 12,623 milioni, ma il fatturato dice che Apple incassa di più con i computer: 5,615 miliardi di dollari contro 5,428. Gli iPhone fanno sempre la parte del leone, con 61,170 milioni di unità vendute e40,282 miliardi di dollari incassati.

Come detto, sono dati inferiori rispetto all’ultimo trimestre record,tranne che per iTunes, Apple Store e gli altri servizi di Cupertino: qui le revenue passano da 4,799 miliardi di dollari a 4,996.

Per il prossimo trimestre Apple prevede un fatturato fra i 46 e i 48 miliardi di dollari e un margine lordo fra il 38,5 e il 39,5%.

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Attualità

Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

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Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.

Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.

Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo  il megafono del potere.

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Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

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Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.

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Attualità

La Provincia di Avellino attiva i canali istituzionali Whatsapp e Telegram

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Il presidente Buonopane: “Puntiamo a migliorare il rapporto con l’utenza” La Provincia di Avellino ha attivato i canali istituzionali Whatsapp e Telegram “Provincia di Avellino”, al fine di migliorare le comunicazioni con l’utenza.

“Abbiamo realizzato questi canali per rispondere a un’esigenza di riduzione della distanza tra palazzo e utente – spiega il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane -. Utente che è rappresentato dal libero cittadino, dall’associazione, dall’impresa privata, dagli organi di informazione. Lo stesso vale nel rapporto con ogni altra istituzione. Di qui, la ferma convinzione di sfruttare i media tradizionali e i social media. Lungo questo solco, si muove da tempo l’attività di comunicazione/informazione, registrando apprezzabili riscontri. In tale direzione, si proseguirà con le azioni già programmate. I due canali ufficiali vanno ad aggiungersi alla pagina ufficiale di Facebook ‘Provincia di Avellino’”.

Il presidente Buonopane invita a iscriversi ai canali istituzionali Whatsapp e Telegram.

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