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Antonio Bianco:”ll DDL Calderoli staccherà la spina al Meridione”

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Naviga sott’acqua il DDL Calderoli, come un sommergibile nucleare, in silenzio radio prosegue spedito il suo iter in commissione, senza ripensamenti il paese si avvia verso la definitiva separazione. A nulla sono servite le lucide motivazioni del mondo accademico, della stampa non allineata (vedi il Quotidiano del Sud) della società civile. Neanche le oltre 100 mila firme apposte alla legge di iniziativa popolare (LIP) promossa dalla Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ed altri hanno per la riforma degli articoli 116 e 117 della Costituzione in tema di autonomia regionale, ha indotto il governo al ripensamento. Si va avanti a muso duro, buttando alle ortiche l’unità e la coesione territoriale del paese, valori unti e bisunti richiamati da Mattarella nei discorsi istituzionali, senza tener conto che, il Meridione è l’area più povera dell’UE. Né il richiamo al principio di uguaglianza, sancito nell’articolo 3 della Costituzione, impone una fase di resipiscenza nell’interessi della nazione. Meloni ed i suoi sodali applicano la Costituzione capovolta, danno a chi ha di più e tolgono a chi ha dimeno con la spesa storica che, trasferisce al bulimico Nord 62 miliardi annui sottratti al Meridione privo dell’alta velocità, del tempo prolungato per i bambini e del trasporto pubblico degno di questo nome, rendendo sempre più accentuate le disuguaglianze tra le due aree del paese. I LEP (Livelli Essenziali Prestazioni) sono un miraggio ed avrebbero dovuto garantire uguali diritti di cittadinanza su ogni zolla del territorio italiano. In realtà se ne parlerà quando il PIL crescerà a due zeri, nel frattempo il Meridione affonda ma il dossier non entra nel programma di governo del tandem Meloni-Calderoli.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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