Attualità
Antonio Bianco :”Via libera al senato allo Spacca Italia”
È andata in onda l’ennesima porcata, il DDl Calderoli, per intenderci lo Spacca Italia, ha avuto il via libera al senato. Cala il sipario sulla definizione dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) indispensabili all’unificazione del paese nel godimento dei diritti di cittadinanza, cala il sipario sulle inaccettabili sperequazione tra le due aree del paese. Esultano i Fratelli d’Italia, esulta la Lega, esulta la maggioranza di destra, per loro, sono cittadini italiani solo i residenti nel Centro-Nord mentre i Meridionali sono dei fratellastri o, peggio ancora, stranieri in patria.L’approvazione del DDL richiede solo il voto favorevole della camera dei deputati, dopo di che sarà spazzato via il lacero filo dell’unità e della coesione nazionale, principio al quale, tante volte, si è appellato Mattarella. Non si tiene conto che, le scelte politiche degli ultimi venti anni, condivise da tutti i governi, stanno portando il paese sul precipizio della balcanizzazione. Grave responsabilità è dell’opposizione che oggi si straccia le vesti mentre, ieri, con superficialità e forse, per sete di potere, non hanno impedito che la banda bassotti, con il criterio della spesa storica, drenasse risorse finanziarie per dotare il Nord di efficienti servizi pubblici sottraendole al meridione. Né ha impedito che, la Lega continuasse a tessere la sua tela alla luce del sole sino a giungere all’approvazione dello Spacca Italia, provvedimento legislativo che travolge il principio di uguaglianza e di solidarietà verso i territori più fragili. In tal modo la Questione Meridionale verrà declassata da fatto nazionale a diatriba locale riguardante solo i meridionali, ritenuti degli amministratori incapaci e quindi causa ed effetto dei loro mali. Oggi nel paese c’è una maggiore informazione e consapevolezza sul tema del regionalismo differenziato, non possiamo rimanere con le mani in tasca, occorre la mobilitazione di tutti per impedire la frammentazione dell’Italia in tante piccole patrie. Più voci invocano la strada maestra del referendum per l’abrogazione del DDL Calderoli, solo allora comprenderemo chi è dalla parte della riunificazione della nazione e chi rema per rendere i meridionali “Fratellastri d’Italia”.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
