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Antonio Bianco :”Via libera al senato allo Spacca Italia”

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È andata in onda l’ennesima porcata, il DDl Calderoli, per intenderci lo Spacca Italia, ha avuto il via libera al senato. Cala il sipario sulla definizione dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) indispensabili all’unificazione del paese nel godimento dei diritti di cittadinanza, cala il sipario sulle inaccettabili sperequazione tra le due aree del paese. Esultano i Fratelli d’Italia, esulta la Lega, esulta la maggioranza di destra, per loro, sono cittadini italiani solo i residenti nel Centro-Nord mentre i Meridionali sono dei fratellastri o, peggio ancora, stranieri in patria.L’approvazione del DDL richiede solo il voto favorevole della camera dei deputati, dopo di che sarà spazzato via il lacero filo dell’unità e della coesione nazionale, principio al quale, tante volte, si è appellato Mattarella. Non si tiene conto che, le scelte politiche degli ultimi venti anni, condivise da tutti i governi, stanno portando il paese sul precipizio della balcanizzazione. Grave responsabilità è dell’opposizione che oggi si straccia le vesti mentre, ieri, con superficialità e forse, per sete di potere, non hanno impedito che la banda bassotti, con il criterio della spesa storica, drenasse risorse finanziarie per dotare il Nord di efficienti servizi pubblici sottraendole al meridione. Né ha impedito che, la Lega continuasse a tessere la sua tela alla luce del sole sino a giungere all’approvazione dello Spacca Italia, provvedimento legislativo che travolge il principio di uguaglianza e di solidarietà verso i territori più fragili. In tal modo la Questione Meridionale verrà declassata da fatto nazionale a diatriba locale riguardante solo i meridionali, ritenuti degli amministratori incapaci e quindi causa ed effetto dei loro mali. Oggi nel paese c’è una maggiore informazione e consapevolezza sul tema del regionalismo differenziato, non possiamo rimanere con le mani in tasca, occorre la mobilitazione di tutti per impedire la frammentazione dell’Italia in tante piccole patrie. Più voci invocano la strada maestra del referendum per l’abrogazione del DDL Calderoli, solo allora comprenderemo chi è dalla parte della riunificazione della nazione e chi rema per rendere i meridionali “Fratellastri d’Italia”.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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