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Annullata la seduta del consiglio comunale-Ennesimo passo falso di un’amministrazione imbarazzante

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Su istanza dei Consiglieri Comunali di minoranza, che avevano segnalato l’ennesima illegittimità commessa dal presidente del Consiglio in sede di convocazione, è stata annullata in autotutela la seduta del Consiglio Comunale prevista per il 24/25.07.2024 nella quale, dopo aver abbondantemente sforato il termine del 30.04 previsto per legge, si pretendeva di approvare in fretta e furia il consuntivo 2023, violando il diritto dei Consiglieri di avere a disposizione gli atti almeno 20 giorni prima della seduta.

L’ennesimo passo falso di un’amministrazione imbarazzante, che ormai ha fatto della mancanza di trasparenza, della sistematica violazione delle regole e della prevaricazione la sua unica stella polare.

Ma al di là del singolo episodio, crediamo che il grado di approssimazione, improvvisazione, inefficienza raggiunto da questa compagine non sia più tollerabile: il Consiglio Comunale risulta continuamente mortificato da una gestione volutamente conflittuale e provocatoria, purtroppo avallata dal sindaco; da gennaio si omette (anche qui violando le norme) di sostituire un assessore e di nominare il Segretario Comunale; da ultimo è stato licenziato, per oscuri motivi e senza essere rimpiazzato, il Dirigente Area Finanziaria; non vi è traccia di atti significativi sui temi importanti; sull’ordinario si arranca paurosamente; gli uffici comunali sono allo sbando; è ormai palpabile e diffusa una sensazione di abbandono e di sfiducia. E si potrebbe continuare.

Un quadro così desolante dovrebbe indurre il Sindaco e i suoi sodali a trarne le debite conseguenze, e a porre fine ad un’esperienza così fallimentare.

Ariano non merita di essere trascinata ulteriormente nel baratro.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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