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Alto Calore, interviene il Presidente della Provincia Rizieri Buonopane

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“I miei auguri sinceri di buon lavoro all’avvocato Antonio Lenzi, che vanta un curriculum di tutto rispetto. Sono certo che riuscirà a salvare Alto Calore e a rilanciare la società con un servizio efficiente ed efficace, con la speranza che tale servizio sia meno oneroso per gli utenti.

Com’è noto, ho sostenuto la candidatura del professore Massimo Zeno, stimato professore universitario, con un curriculum parimenti di tutto rispetto e a cui rivolgo sentiti ringraziamenti per aver accettato l’invito per un eventuale incarico al vertice della società di corso Europa.

Com’è noto, ho sempre messo in evidenza la necessità che l’Alto Calore fosse guidato da un tecnico, lontano dalla politica. E continuo a difendere con forza la gestione pubblica dell’acqua. Accolgo con favore la condivisione di molti rispetto a questa posizione. Più in generale, sono fermamente convinto che i servizi pubblici (vedi rifiuti e depurazione) debbano rimanere pubblici, gestiti da manager esperti.

In relazione alle ultime vicende che hanno portato alla designazione dell’avvocato Lenzi, da rappresentante legale dell’Ente che, insieme al Comune di Avellino, detiene circa il 21% delle quote, ho avvertito la responsabilità di individuare un percorso interistituzionale, in Irpinia e nel Sannio, per cercare di condividere la decisione sul profilo ritenuto più adeguato per salvare Alto Calore. Un’azione portata avanti, senza pensare alle casacche politiche, ma alla tutela della società e del servizio idrico nei Comuni interessati. Una decisione che rivendico con forza, sia perché la Provincia è appunto uno dei maggiori azionisti di Alto Calore con il Comune di Avellino, sia perché la Provincia tutela l’intero territorio irpino e quindi tutte le comunità. Per quanto ci riguarda, abbiamo portato avanti con tanti amministratori questo percorso coerentemente fino alla fine. Qualcuno ha deciso (legittimamente) di non proseguire in tale direzione. Quello che poi è accaduto è noto a tutti. Ora, siamo pronti a collaborare convintamente con l’avvocato Lenzi per il bene di Alto Calore. Ogni altra lettura della vicenda non ci appartiene”. 

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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