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“Allarme Grillo”, secondo partito. San Giovanni: il 22 sarà invasione

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Nelle segreterie dei partiti è scattato l’allarme rosso per i possibili risultati elettorali del Movimento Cinque Stelle. Gli analisti politici prevedono una clamorosa affermazione dalle urne, persino nel Lazio dove mercoledì Davide Barillari affronterà gli imprenditori della Federlazio (diretta web su Affaritaliani.it dalle ore 9,30). Per il raduno nazionale del 22, si preparano migliaia di pullman che convergeranno su Roma.

 

 

 

Nelle segreterie dei partiti è allarme rosso. Ora Beppe Grillo e il suo movimento Cinque Stelle fanno davvero paura, tanto che qualcuno predice un risultato elettorale oltre ogni aspettativa, che potrebbe portare addirittura il movimento dei ragazzi che vive e prospera sulla rete, a diventare il secondo partito in Italia. E forse anche nel Lazio.
Proprio a Roma si verificherà l’evento che potrebbe segnare l’ultimo affondo. E a dirlo stavolta non sono i sondaggisti ai quali la legge ha messo la sordina, ma i tecnici dei partiti, quelle secondo linee chiamate ad analizzare nei giorni antecedenti il voto le cosiddette tendenze.
I giochi si faranno il giorno 22, quando piazza San Giovanni in Laterano sarà letteralmente invasa dai grillini. In ballo non c’è solo il “solito spettacolo gratis di Beppe” bensì una prova di forza per la quale il Cinque Stelle si sta organizzando come un’armata. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, nella sola provincia di Roma, sono stati opzionati oltre cento pullman mentre la maggior parte extra città raggiungerà la piazza con mezzi propri. Inutile dire che nella piazza simbolo del sindacato per il “Sarà un piacere day” è prevista la concentrazione di almeno un milione di persone, provenienti da tutta Italia.

Lo stesso Beppe Grillo, d’altronde, sul suo blog ha lanciato l’appello: “Vi chiedo un ultimo sforzo perché abbiamo preso piazza San Giovanni. Il “Sarà un piacere day” lo faremo nella più grande, storica e significativa piazza di Roma. Ci siamo. Facciamo ancora un ultimo sforzo perché sarà una grandissima, storica e straordinaria manifestazione a Roma. Se la ricorderanno per qualche decennio. Vi ringrazio e vi aspetto nelle piazze”. Numeri da brivido: oltre 104 mila persone hanno visto su youtube l’appello video.
Per quella che si preannuncia come un’adunata oceanica, simbolo della forza che il Cinque Stelle ha costruito meetup su meetup e gazebo per gazebo, è pronto anche un secondo alert: quello della sicurezza. In piazza a vedere lo show del comico, leader politico, ci sarà la cosiddetta gente comune, ed è evidente che i dispositivi di sicurezza che saranno adottati avranno come obiettivo primario quello di evitare infiltrazioni.
Fenomeno o realtà che ha l’obiettivo di spazzare via un’intera classe politica, il Cinque Stelle anche nel Lazio, regione simbolo degli sprechi, si prepara ad un risultato evidente, che rischia di bloccare i progetti di governo del centrosinistra, lanciato verso la presidenza. L’anticipo delle intenzioni del Cinque Stelle si avrà mercoledì prossimo nell’incontro già programmato tra il candidato Davide Barillari e il tessuto produttivo ed economico della Regione. Dopo Bongiorno, Zingaretti e Storace, la Federlazio apre le porte alla “non politica”, affrontando chi ha progetti di governo della Regione completamente diversi da quelli ai quali gli imprenditori sono abituati. L’incontro di mercoledì mattina sarà trasmesso in diretta streaming da Affaritaliani.it. Il preludio di piazza San Giovanni sarà web-live dalle ore 9,30.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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