Attualità
Adoc Avellino:”Riduzione spesa sanità. No a strumentalizzazioni e ostruzionismi a danno dei pazienti”.

I due recenti decreti assunti dal Governo nazionale (c.d. decreto Lorenzin) e regionale (decreto n. 56) in tema di riduzione della spesa sanitaria, stanno provocando non pochi disagi agli utenti.
Le associazioni di categoria dei medici protestano per le limitazioni imposte e soprattutto per le “complicazioni burocratiche”, ma a pagarne le spese sono sempre e solo i pazienti.
Nessuno auspica simili interventi normativi, ma allo stesso tempo non ci si può associare alla consueta litania contro i tagli alla sanità, con la consapevolezza dello scempio perpetrato in questi anni ai danni del diritto alla salute dei cittadini, con condotte delittuose e raggiri, che hanno fatto lievitare in modo sconsiderato la spesa sanitaria.
Per cercare di dare un freno alla spesa, ma soprattutto, per evitare distorsioni, oggi ai pazienti viene chiesto di giustificare ogni prescrizione con il c.d. “piano terapeutico”, in sostanza un modellino di due paginette, attraverso il quale comprovare l’appropriatezza della prescrizione medica.
Ed è qui che il sistema s’inceppa, in quanto il medico curante, onde evitare “lungaggini di tempo” , ma soprattutto, onde evitare responsabilità di tipo economico, invita il paziente a recarsi presso altri specialisti, per una prescrizione effettuata liberamente fino al giorno prima.
Ciò che i medici definiscono col termine “burocrazia”, non è altro che un documento di responsabilità professionale verso il paziente e verso il sistema sanitario.
Non si deve fare ostruzionismo utilizzando i pazienti, costringendoli ad interminabili pellegrinaggi presso specialisti e strutture sanitarie.
L’ADOC pertanto invita i medici ad essere più disponibili verso i loro assistiti, mediante la predisposizione del c.d. piano terapeutico, dando loro ogni tipo d’informazione ed assistenza per limitare i disagi.
Invita inoltre l’utenza a denunciare abusi e omissioni all’ASL, all’ordine professionale e alle associazioni dei consumatori.
Attualità
Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.
Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi
Attualità
Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina
Attualità
Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.
“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.
Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.
Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.
I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà.
Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore.
L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.
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