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41° FIERA VENTICANO 21-26 APRILE 2018

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“OPPORTUNITA’ SEMPRE DA COGLIERE, MA DOVE SONO LE ISTITUZIONI?”E LUCA ABETE LANCIA LA PRIMA TAPPA DI #NONCIFERMANESSUNO

 

VENTICANO – Una vetrina per il territorio e un’opportunità di sviluppo,
quest’anno affiancate dal coinvolgente entusiasmo di Luca Abete e del
suo tour #NonCiFermaNessuno. Ma anche una NOTA polemica per l’assenza
delle istituzioni.
E’ questo il quadro che emerge dalla conferenza stampa di presentazione
della 41° edizione della Fiera Campionaria di Venticano (21-26 aprile
2018), tenuta stamane presso il chiostro del Palazzo Rachelina
Ambrosini, sede dell’omonima fondazione nel centro della Media Valle del
Calore.
Gli intervenuti, moderati dal giornalista Andrea Festa, hanno tutti
sottolineato il ruolo e la funzione non soltanto economica che l’evento
ricopre nell’intero Centro-Sud Italia. “Basti pensare che siamo la
seconda fiera in Campania per importanza ed estensione, dopo la Mostra
d’Oltremare di Napoli. Lo dimostrano gli oltre duecento espositori
provenienti da tutta Italia”, ha affermato Luigi Villani, presidente
della Pro Loco Venticanese, ente organizzatore dell’evento che
quest’anno dà spazio ai settori di Agricoltura, Industria, Artigianato,
Vivaistica, Alimentazione, Elettrodomestici, Elettronica, oltre al
Salone della Sposa, al Salone dell’Arredamento e al Giardino delle
Meraviglie. “Grazie alla nostra organizzazione di base, alla rinnovata
sinergia cn l’amministrazione comunale e al contributo dei nostri
sponsor – ha aggiunto Villani -, siamo in controtendenza rispetto ad
altre manifestazioni simili che chiudono i battenti”.
Proprio la parte istituzionale presente al tavolo, il primo cittadino di
Venticano Luigi De Nisco, ha puntato il dito nei confronti dell’assenza
degli enti sovracomunali: “Il nostro Quartiere Fieristico ha necessità
di una rivisitazione e del completamento di alcune parti– ha affermato
De Nisco, all’ottava inaugurazione da fascia Tricolore -: stiamo
cercando di intercettre alcuni fondi, ma da soli non abbiamo grandi
margini di manovra. I governanti -è l’attacco – dovrebbero prendere a
cuore questa manifestazione, ma nonostante le nostre sollecitazioni, non
abbiamo ottenuto risultati. Anzi posso dire che soltanto il presidente
della Provincia ha prestato ascolto alle nostre istanze”.
Una posizione, quella del sindaco De Nisco, che però non ha tolto spazio
all’importanza della manifestazione per tutto il territorio irpino. “Le
aree interne hanno conservato intatto un grande senso di solidarietà –
ha affermato Giuseppe Silvestri, presidente dell’UNPLI -, e il grande
merito di eventi come questo è quello di mettere al centro la persona,
che è il vero fulcro dello sviluppo economico”. “Quest’anno puntiamo al
record di visitatori”, ha aggiunto Villani, con riferimento ai circa
centomila dello scorso anno.
Grande curiosità, naturalmente, intorno alla figura di Luca Abete,
inviato di punta del celebre tg satirico di Canale 5 “Striscia la
Notizia” e che il prossimo 23 aprile porterà in Irpinia, proprio in
Fiera, la prima tappa irpina del suo tour motivazionale
#NonCiFermaNessuno. “Sono nato in Irpinia e cresciuto in Irpinia. Sono
legatissimo alla mia terra – ha affermato Abete -, che magari per molti
non ha un grande valore. Per questo giro le scuole con il mio tour:
voglio dire ai ragazzi che non ci ferma nessuno se facciamo il nostro
dovere, se facciamo le cose per bene, se lottiamo per dare dignità ai
nostri sogni. Non bisogna arrendersi davanti alle difficoltà, ma
battagliare duramente per ricostruire il tessuto sociale che serve a
riscattare la nostra terra. E vetrine come questa della Fiera di
Venticano – ha concluso Abete – è ciò di cui abbiamo bisogno per
risollevarci”.

Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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