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VITTORIO MELITO :”OSPEDALE: ATTENZIONE!”

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Il Consiglio comunale di Ariano Irpino il 9 dicembre scorso all’unanimità ha chiesto alla ASL, fra l’altro e con priorità, di:

  • rafforzare e tutelare il personale
  • collocare tutti i posti letto Covid nell’ala vecchia ristrutturata (siano gli attuali 33, o anche di più, fino ai 52 complessivamente esistenti)
  • riaprire immediatamente i reparti di Medicina e di Rianimazione (attualmente destinati a Covid), nonché Lungodegenza ed ambulatori
  • acquistare una seconda TAC per evitare l’accesso promiscuo di pazienti Covid e non Covid e, comunque, per aggiornare quella esistente
  • dare corso ai lavori da tempo programmati per il rafforzamento di Cardiologia ed Oncologia, con rinnovamento di attrezzature oramai non più riparabili
  • nominare un direttore sanitario ad interim dell’ospedale, nonché un responsabile Covid, addetti esclusivamente al Frangipane.

Ringrazio tutti i consiglieri che hanno accolto favorevolmente il mio contributo.

La Direzione Generale della ASL ha dichiarato che i posti letto Covid resteranno come sono, nel timore ed in attesa della terza ondata: dunque, Medicina e Rianimazione non riapriranno. Nessuna previsione di acquisto di seconda TAC è stata fatta: dunque, si continuerà ad andare avanti grazie all’abnegazione del dottore Mazza e dei suoi collaboratori che hanno finora miracolosamente evitato contagi e danni irreparabili ai pazienti costretti ad attendere le indispensabili sanificazioni prima di fruirne. Silenzio sugli altri punti.

Intanto l’ospedale non Covid della stessa ASL da tempo ha la RMN ed ora ha anche una TAC di ultima generazione: ma continuerà ad essere non Covid.

E’ fortunatamente giunta la notizia del finanziamento della Risonanza Magnetica Nucleare, che prima o poi arriverà, come la Radioterapia: ottima cosa, ma probabilmente del tutto avulsa dall’emergenza. Sarebbe cioè stato lo stesso anche senza Covid. Per i servizi ospedalieri arianesi nessun riconoscimento o indennizzo dopo la tragedia della zona rossa; anzi, chiusura per l’intera durata dell’emergenza di unità operative fondamentali.

Tempi certi invece per il servizio trasfusionale. Dal 1° gennaio solo una emoteca, di sostituire i medici che andranno in pensione (come da tempo risaputo) non se ne parla.

Sono soltanto un osservatore esterno e tante cose possono sfuggirmi. Certe scelte mi sono incomprensibili. Però mi sembra proprio che l’organo di direzione generale della ASL abbia un atteggiamento che lo priva della naturale veste di interlocutore della Amministrazione comunale, trasformandosi – piuttosto e purtroppo – in una controparte.

Il Comune deve essere coerente con i propri deliberati ed aprire una vertenza, investendo gli organi politici preposti, presso la Regione e non solo.

I cittadini siano vigili: l’ospedale è depotenziato in maniera talmente incisiva che il rischio che continui ad esserlo anche ad emergenza cessata è alto. Per scongiurarlo occorrono ristori ed investimenti finora estranei alla programmazione della ASL.  Se non c’è salute non c’è economia. ATTENZIONE!

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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