Attualità
VITTORIO MELITO – “IN OSPEDALE NAS CHE VENGONO, SANITARI CHE SE NE VANNO”

Ieri 5 novembre vi è stata una ispezione dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità nell’ospedale “Frangipane” di Ariano Irpino. Secondo il tranquillizzante comunicato stampa dell’ASL, è stata controllata la nuova area Covid, senza osservazioni, mentre per il Pronto Soccorso sarebbero state impartite delle prescrizioni già ottemperate.
Nell’occasione, non sono stati controllati gli ex reparti di Medicina e Rianimazione, a loro volta ora adibiti ad area Covid? E magari anche la Radiologia, dove necessariamente malati Covid e non Covid fruiscono delle stesse attrezzature?
Contemporaneamente si è diffusa la notizia che uno o tre medici, nonché due o tre infermieri (il numero cambia a seconda delle fonti), che avevano appena iniziato una collaborazione per l’emergenza, si sono dimessi, o comunque hanno interrotto tale loro collaborazione. Alcune fonti sostengono che essi hanno ritenuto di non poter lavorare nelle condizioni di pericolo e promiscuità in cui avrebbero dovuto operare.
A parte la coincidenza temporale alquanto anomala, le notizie sono comunque preoccupanti, soprattutto se davvero queste dimissioni fossero fondate su ragioni inerenti alla sicurezza del lavoro.
In città si è subito diffusa la tensione; la memoria delle grevi giornate di marzo ed aprile pesa, l’incubo non è mai svanito del tutto, il timore che l’ospedale torni ad essere diffusore di contagio è sempre presente. La pazienza di noi tutti è messa a dura prova.
Ritengo che l’Amministrazione comunale farebbe bene a chiedere alla ASL di rendere pubblico l’integrale verbale redatto dai NAS, nonché le asserite dimissioni, depurate da ogni riferimento lesivo della riservatezza delle persone.
Il lavoro appena iniziato per la concorde tutela e valorizzazione dell’ospedale, purtroppo subito sospeso per le polemiche sulla convocazione in presenza o da remoto del massimo consesso civico, va ripreso.
Sindaco, Presidente del Consiglio, conferenza dei capigruppo dovrebbero con urgenza riannodare le fila di un discorso sempre più urgente.
Ciò a partire dalla sempre più ardua compatibilità della coincidenza nelle stesse persone fisiche delle responsabilità di direzione sanitaria e direzione di terapia intensiva in entrambi i plessi ospedalieri di Ariano e Sant’Angelo, per la gestione dell’emergenza COVID che non può non essere differenziata nelle due realtà alla stregua delle scelte compiute dall’Azienda. Il coordinamento di ben 52 dei complessivi 58 posti letto Covid provinciali (Moscati escluso) va fatto sul posto, da qualche conoscitore della realtà locale che sul posto sia continuativamente ed esclusivamente presente.
Attualità
Venerdì 3 ottobre sciopero generale CGIL in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.
Attualità
Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.
“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.
Attualità
Antonio Bianco:”Reprimere il dissenso per nascondere la pulizia etnica di Israele”

Il dissenso deve essere zittito, i social ammoniti e, se perseverano, chiusi. La singola voce redarguita con minacce velate che lo richiamano al suo ruolo istituzionale di pubblico ufficiale e docente che non gli consentirebbe – il condizionale è d’obbligo! – di ritenere vergognoso il comportamento del governo italiano assunto nei confronti del genocidio perpetrato a Gaza. Si vuole limitare la libertà di parola, espressa in forma associata o individuale, pur di giustificare l’ignavia del governo italiano che resta a guardare la pulizia etnica di Netanyahu mostrata in diretta TV con immagini violente, ingiustificate, inumane. Non è un video game, ma la cruda realtà di bambini, di donne, di uomini inermi uccisi negli atti di vita quotidiana oppure mentre soccorrono altri sventurati colpiti dai bombardamenti israeliani. Né meraviglia la manifestazione spontanea dei giorniscorsi, circa 1 milione di persone, che ha messo in luce lo sdegno e la vergona espressa dalla gente comune nei confronti dell’Italia che, giustifica, aiuta e supporta Israele senza che siano stati messi in stand by gli accordi sull’invio di armi (Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2025, articolo di Alessia Grossi). Certo sono ingiustificabili le azioni violente attuate durante le manifestazioni pacifiche, ma non si può nemmeno accettare che il governo non riconosca la valenza della manifestazione del 25 ottobre che volevamettere al centro del dibattito il senso di umanità,smarrita da menti orientate al genocidio dei palestinesi quale unico fine della missione di governo.
Azione politica e scelte che secondo Rula Jebreal, giornalista, nata ad Haifa ma anche cittadina israeliana, ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, le fanno affermare: “Gli ultimi sondaggi israeliani dicono che il 78% della popolazione è a favore delle politiche genocide di Israele (Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2025). Non dobbiamo restare in silenzio, non deve essere represso il dissenso manifestato in forma pacifica né la libertà di pensiero, il senso di umanità pervada la politica della Meloni e del suo governo.
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