Attualità
Undici startup da tutta Italia a lezione di Marketing nel Castello Ducale di Bisaccia

L’iniziativa, promossa da Incubatore SEI nell’ambito del progetto Demetra, ha visto la partecipazione di realtà provenienti da diversi contesti, per una sessione formativa di marketing con il contributo di esperti e professionisti. Vincenzo Vitale, CEO di Incubatore SEI: «Abbiamo l’ambizione di dare risposte concrete alla piaga dello spopolamento delle aree interne, siamo convinti che prima del problema infrastrutturale esista un enorme problema culturale»
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Si è tenuto a Bisaccia, nella splendida cornice del Castello Ducale, una sessione formativa di marketing nell’ambito del progetto Demetra, promosso ed organizzato da SEI, incubatore per l’imprenditorialità e lo sviluppo delle Aree interne con sede ad Avellino. Alla sessione formativa hanno preso parte i riferimenti delle undici imprese che hanno superato sin qui i vari step del percorso. Gran parte delle lezioni si è tenuta da remoto, coinvolgendo realtà che provengono da diverse parti d’Italia, attraverso una piattaforma digitale che consente di seguire l’evoluzione della singola startup direttamente da un portale. In questo modo le lezioni sono fatte online, si crea uno scambio continuo con le startups mediante call e altri strumenti.
A tenere le lezioni diversi professionisti ed esperti, tra cui Marco Meola – Mentor Call Demetra, attivo nell’ecosistema startup da più di 10 anni, collaboratore di diversi incubatori, acceleratori e scuole di formazione in tutta Italia.
«Noi – afferma Vincenzo Vitale – Ceo di Incubatore SEI – ci stiamo ponendo il problema di come ripopolare i borghi, muovendo dal presupposto che la risposta alla piaga dello spopolamento delle aree interne va costruita dal basso, sui territori, creando flussi, lavoro ed economie, ponendo i presupposti per attrarre nuove imprese. Una strada è quella di trasformare quei borghi in laboratori, offrire qui occasioni di incontro, di studio e di crescita, con l’obiettivo di intercettare il nomade digitale, il freelance, il lavoratore che può arrivare in questi territori, trovare un contesto adeguato, luoghi attrezzati, per partecipare ad eventi su tematiche ben definite: ad esempio un evento sulla blockchain, sull IA, insomma tutta una serie di tematiche che su un anno ti permettono di tenere il borgo vivo. Questo è il concetto di espressione massima a cui aspiriamo, nel convincimento che prima del problema infrastrutturale esiste un enorme problema di natura culturale. In questi luoghi, purtroppo, l’imprenditorialità non viene vista diffusamente come u n’opportunità. Portando modelli imprenditoriali d’avanguardia in questi luoghi, aprendo al confronto tra esperienze diverse, facciamo formazione, informazione e cultura. Dimostriamo a tanti ragazzi che si può fare, che c’è qualcuno che lo ha fatto o che lo sta facendo, in questi territori o in territori che vivono le medesime problematiche e la medesima marginalità».
Sulla stessa linea d’onda le dichiarazioni del Presidente di Confindustria Giovani di Avellino, Stefano Scauzillo, intervenuto per offrire la propria testimonianza di imprenditore: «Mi piace pensare che la mia esperienza imprenditoriale e di vita possa essere d’ispirazione per altri giovani, affinché possano trovare le giuste motivazione per inseguire le proprie passioni e i propri sogni. Ho partecipato a questo evento con grande piacere e anche con emozione, perché credo che lo scambio ed il confronto siano leve fondamentali per alimentare la cultura imprenditoriale di questi territori, che hanno enormi potenzialità di sviluppo»
Giuseppe Ciani, Assessore alle Politiche Giovanili e allo Sviluppo Economico del Comune di Bisaccia, saluta l’iniziativa come il segno tangibile di un percorso concreto sul quale l’amministrazione si è incamminata, con l’ambizione di fare di Bisaccia un faro di innovazione nell’ambito provinciale: «Le sfide del futuro ci vedono già protagonisti in tema di vicinanza e promozione di startup, dedite all’innovazione e alle nuove tecnologie, ed è per questo che abbiamo deciso di accogliere con entusiasmo, nello splendido scenario del Castello Ducale di Bisaccia, una delle tappe del percorso di formazione di Incubatore SEI e di patrocinare l’evento. La collaborazione con Incubatore SEI è già consolidata su altri progetti rivolti al territorio e sicuramente continuerà nel prossimo futuro»
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
Attualità
La disumanità dei governi imbelli

È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).
Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.
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