Attualità
Test fai da te e Covid19

Ci ritroviamo a inseguire le notizie sui ritrovati che la scienza elabora, vaccini, test. Perché la scienza, la politica a ruota, si evolve e indica le modalità di ‘ricerca’ del positivo.
Il tampone positivo, questa icona del terrorismo rispetto alla quale il terrorismo islamico fa solo arrabbiare. Il tampone positivo fa paura.
Ma il tampone è positivo al 20esimo ciclo di amplificazione o al 37esimo (i cicli previsti sono 39)?
Al 20esimo è ‘’normale’’ l’isolamento, bisognerebbe, però, anche aiutare la persona a combattere l’infezione, oltre che isolarla. Nel secondo caso, il positivo ha probabilmente la traccia di materiale genetico del virus, non certo l’intero virus che è contagioso. Pertanto la persona non può essere considerata contagiosa! Non è giusto, non è opportuno mettere in clausura la persona.
In caso di carica virale alta, il test antigenico troverebbe le proteine virali e darebbe il risultato positivo. Chi ha deciso il test per la ricerca del contagio?
Le linee guida sono opera dell’O.M.S. ma ogni Stato, ogni Regione ha scelto peculiari metodi.
L’ultima moda o frontiera dei test per accertare il contagio da Coronavirus (alcuni abbiamo imparato a conoscerli e ne riparleremo più avanti) è il ‘’test fai da te’’.
Negli Stati Uniti, Paese che detiene record di contagi, la F.D.A.( Food and Drug Administration, Ente che regolamenta prodotti alimentari e farmaceutici) ha autorizzato il primo tampone ‘’fai da te’’ che si può fare a casa. Il test statunitense, ‘’Lucira’’ (nome dell’azienda che lo produce) può essere impiegato solo previa prescrizione medica. Costituito da un tampone, simile al cotton fioc, più piccolo di quelli utilizzati nelle cliniche e negli ospedali. Va strofinato per alcuni secondi all’interno delle narici e poi inserito in una fiala che contiene reagenti. Dà il risultato dopo 30 minuti.
In Italia, la Regione Veneto ha iniziato la sperimentazione di un tampone che si inserisce nella prima cavità delle narici, lo si gira 5 volte (!) in ciascuna narice, si infila in una provetta che contiene reagente. Successivamente si versano 4 gocce su una ‘’saponetta’’ e quasi subito dà il risultato: se compare una striscia vuol dire negativo, se compaiono due strisce, si è positivi al coronavirus.
Il test ‘fai da te’ non è al momento commercializzabile, il Ministero della sanità non ha autorizzato l’utilizzo perché dev’essere testato su larga scala.
C’è chi spinge l’uso dei test rapidi a tappeto, sebbene siano meno affidabili de tamponi molecolari, perché ritenuti capaci di mettere fine alla pandemia di Covid-19 in sei settimane. Tra coloro che mostrano interesse ai test rapidi ci sono i ricercatori dell’Università di Harvard in collaborazione con l’Università del Colorado. Secondo un loro studio, uno screening efficace dipende dalla frequenza di test e dalla velocità di segnalazione dei casi positivi.
L’applicazione di test rapidi ogni tre giorni ridurrebbe, a loro dire, di circa il 90% il numero di contagi. Il test antigenico rapido ha un altro vantaggio: il costo ridotto e la velocità del risultato. I tamponi molecolari richiedono giorni perché ricercano il genoma del coronavirus. Il test rapido rivela la presenza di proteine di superficie del virus, chiamate appunto antigeni.
I ricercatori, credo tutti, ipotizzano che se metà della popolazione venisse testata ogni settimana, coloro che risultano positivi verrebbero isolati, impedendo il contagio.
In Italia, il Ministero della Salute ha disposto che le Regioni possono prevedere, nell’ambito degli accordi integrativi regionali (AIR), forme di adesione dei medici all’esecuzione del tampone al domicilio del paziente.
Ovviamente i Medici di Medicina Generale, e i Pediatri di Libera Scelta, eseguono i test antigenici orali ai propri assistiti, tenendo ben presente i contatti stretti asintomatici individuati, i casi sospetti di contatto con asintomatico, contatti stretti asintomatici allo scadere dei 10 giorni di isolamento (identificati in base a una lista trasmessa dal Dipartimento di Prevenzione al medico).
La fornitura dei test antigenici rapidi ai Medici è assicurata dal Commissario per l’emergenza Covid-19 unitamente ai necessari dispositivi di protezione individuale (mascherine, visiere e camici), secondo le modalità comunicate dalla Regione.
Riparliamo, per opportuna memoria collettiva, dei test disponibili attualmente.
Test molecolari (tamponi oro-faringei) che rilevano materiale (RNA) del virus.
Test antigenici rapidi (tampone oro-faringeo, salivare), evidenziano rapidamente, appunto, componenti del virus, chiamati antigeni.
Test sierologici che rilevano eventuale esposizione e la presenza di anticorpi contro il virus ma non possono accertare se l’infezione è in atto.
Veniamo ai costi del test rapido. C’è una vasta scelta: la confezione da 20 test costa 320 euro (16 euro cadauno).
La confezione da 5 test 99 euro. La confezione da 10 test costa 159 euro.
Le farmacie della Regione Lazio potranno eseguire i test antigenici rapidi, in forza di un accordo stipulato i primi di novembre. Ufficialmente per decongestionare le strutture pubbliche e private e per ampliare l’offerta ai cittadini. Non occorre la prescrizione del medico curante.
Il prezzo è calmierato dalla Regione Lazio: 22 euro il tampone rapido, 20 euro il test sierologico. Dopo dieci minuti, il risultato della eventuale positività e provvederà la farmacia a trasmettere l’esito all’Istituto Sanitario Regionale.
In Lombardia il test molecolare deve essere prenotato nei punti di prelievo ufficiali. Vale esclusivamente per coloro che non mostrano sintomi. Coloro che risultano positivi nulla dovranno pagare, il test è a carico del Servizio Sanitario Regionale. Sarà a carico del cittadino se risulterà negativo e il costo è di 70 euro oltre a 15 euro per il prelievo.
Fa notizia, riportata dall’ANSA, un imprenditore milanese che acquista i test da importatori e li rivende a 35 euro l’uno. Test prodotti in Cina e confezionati in Francia e registrati al Ministero della Salute. Nel bugiardino delle confezioni si legge ‘’test diagnostico in vitro sensibile al 96,6%’’.
Ricordiamo che la circolare del Ministero della Salute n. 16106 del 9 maggio 2020 raccomandava una specificità non inferiore al 95% e una sensibilità non inferiore al 90%, al fine di ridurre il numero di risultati falsi positivi e falsi negativi.
L’Istituto Mayer di Firenze ha messo a punto un tampone nasale, fai da te, denominato ‘’Uffa!’’ e lo ha somministrato al personale interno. Ha già superato la prima fase di sperimentazione. Il vero ‘’fai da te’’ è soltanto il prelievo; l’analisi viene effettuato in laboratori.
Il test promosso dal Governatore della Regione Veneto, Zaia, costerà circa 3 euro quando sarà autorizzata la commercializzazione. Il risultato del test verrà comunicato, tramite un’applicazione sul cellulare, al Sistema Sanitario Regionale, dal cittadino che ha eseguito il test.
In Campania viene realizzato un tampone “fai da te” dall’azienda di recente costituzione Testami in collaborazione con il centro ricerca Biogem di Ariano Irpino (AV). Il prelievo sarà fai da te ma, al pari di quello del Mayer, presuppone l’invio del campione a laboratori accreditati al sistema regionale.
Un bel po’ di economia, no?
Attualità
Convegno ad Ariano: “Aequum Tuticum, Crocevia del Sud”

Le associazioni Amici del Museo di Ariano Irpino, Circoli Culturali “Pasquale Ciccone” e “Arnanah”, con il patrocinio del Comune di Ariano Irpino, organizzano il convegno dal titolo “Aequum Tuticum, crocevia del Sud”, che si svolgerà venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.30 presso Villa Kristall ad Ariano Irpino. L’incontro si propone di approfondire, in una prospettiva scientifica, il ruolo strategico dell’antico sito di Aequum Tuticum quale snodo fondamentale della viabilità antica, evidenziando l’importanza storica e le prospettive di valorizzazione.
Saluti istituzionali:
Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino
S. E. Mons. Sergio Melillo, Vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia
Relatori:
Ing. Gerardo Troncone – Presidente Gruppo Archeologico Irpino Sulle orme di Orazio. La viabilità del centro sud negli antichi itinerari
Prof. Giuseppe Ceraudo – Professore ordinario di topografia antica presso l’Università del Salento La Via Traiana in Irpinia: un Patrimonio per l’Umanità
Prof.ssa Veronica Ferrari – Professore associato di aerotopografia archeologica presso l’Università del Salento Aequum Tuticum, un vicus crocevia di strade: le attività di ricerca Unisalento
Prof. Giuseppe Camodeca – Già Professore ordinario di Storia Romana ed Epigrafia Latina presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” La documentazione epigrafica di Aequum Tuticum, vicus di Beneventum
Dott. Lorenzo Mancini – Funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP Salerno e Avellino L’azione della SABAP SA-AV nel territorio di Ariano Irpino fra tutela, valorizzazione e pianificazione. Interventi e prospettive.
Moderatrice
D.ssa Ida Gennarelli, Archeologa già Ministero della Cultura Il convegno si inserisce in un percorso di ricerca e divulgazione volto a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio storico-archeologico dell’Irpinia e dell’antico vicus di Aequum Tuticum, con l’intento di sollecitare le attività di recupero e di valorizzazione dell’attuale sito.
Attualità
Il futuro di Alto Calore Servizi al centro di un confronto tra i presidenti delle Province di Avellino e Benevento

Unità di intenti per la gestione della società. Il futuro dell’Alto Calore Servizi al centro di un confronto che si è tenuto oggi tra il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi.
Dall’incontro sono emerse la volontà e la determinazione comune di superare la fase di impasse che si registra per la società, tenendo fuori le questioni politiche dalle decisioni concernenti la gestione di Alto Calore Servizi. E ciò nell’ottica di individuare le soluzioni migliori che possano permettere di ridurre i disagi all’utenza e di consentire di accelerare sul piano di ammodernamento delle reti, tenendo ben presenti i parametriprevisti dal concordato.
I presidenti Buonopane e Lombardi lanciano un appello all’unità e a fare sintesi sugli obiettivi, per evitare in questa fase dannose divisioni. Condividono, inoltre, la necessità che il management della società conservi un ruolo prettamente tecnico, tenendosi ben distante da ruoli e discussioni partitiche che sono appannaggio dei sindaci-soci, i quali si trovano ad affrontare quotidianamente le giuste rimostranze delle comunità costrette praticamente ogni giorno a sopportare disservizi per l’approvvigionamento idrico.
Attualità
Gaza, Castellone (M5S): “Netanyahu compie il passo finale. Abbiamo toccato uno dei punti più bassi della storia moderna.

“Mentre il mondo continua a discutere sui termini lessicali da utilizzare per definire questo abominio, Netanyahu compie il passo finale: stanotte l’esercito israeliano è entrato a Gaza per raderla al suolo.” così la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Le poche fonti dalla Striscia parlano di carri armati in ingresso a Gaza City e raid aerei che, come sempre, non risparmiano i civili e le poche costruzioni ancora in piedi. A nulla servono le piazze piene di centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo, a nulla serve il coraggio eroico della Global Sumud Flotilla che sta provando a raggiungere Gaza via mare per aprire un varco umanitario. A nulla servono le denunce che facciamo nelle aule parlamentari. Il passo finale si sta compiendo. A Gaza l’umanità ha toccato uno dei punti più bassi della storia moderna. E non c’è da offendersi se si dice che siamo tutti complici. Tutti noi che abbiamo assistito inermi a questa tragedia. Il mio cuore è con le centinaia di migliaia di palestinesi che hanno deciso di restare nella loro terra perché non c’è altro luogo in cui possano sentirsi a casa e con le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e rischiano di essere utilizzati come scudi.”
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