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Tecnologia – Verso una Costituzione per Internet.

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«Verso una Costituzione per Internet?» È il titolo del convegno in programma oggi alla Camera alle 10, nella sala del Mappamondo. Al centro dell’incontro, come spiegato nei giorni scorsi dalla presidente Laura Boldrini, l’idea che «l’Unione europea può e deve svolgere un ruolo importante nella definizione dei diritti fondamentali che dovrebbero essere parte di una “Internet Constitution” e che dovrebbe essere certamente l’oggetto di un dibattito pubblico». Una questione quindi sulla quale riflettere in vista del semestre di presidenza italiano.  

Ad aprire i lavori domani sarà appunto la presidente della Camera, seguiranno i saluti del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e del Garante della Privacy, Antonello Soro. Quindi la relazione introduttiva su «Spazio globale, Internet e diritti», di Stefano Rodotà. Negli ultimi mesi -ricorda una nota di Montecitorio- sono intervenuti diversi e importanti avvenimenti che coinvolgono i diritti dei cittadini digitali. La sentenza della Corte di Giustizia che l’8 aprile ha annullato la direttiva Ue sulla conservazione dei dati e la successiva sentenza della stessa Corte (13 maggio) nei confronti di Google in tema di diritto all’oblio, sono arrivate dopo il caso Datagate americano sullo spionaggio elettronico della National Security Agency e dopo il varo in Brasile di una legge, il “Marco Civil”, che protegge i diritti dei suoi cittadini su Internet ispirandosi ai principi del «Bill of Rights» (Carta dei Diritti) di cui fu primo promotore al mondo dall’Italia il professor Stefano Rodotà.

Durante il convegno di domani autorevoli esperti , a cominciare da Jan Philipp Albrecht, relatore del Parlamento europeo sul progetto di Regolamento sulla protezione dei dati, e Alessandro Molon, relatore brasiliano del “Marco Civil” per i diritti digitali, esamineranno le recenti evoluzioni della giurisprudenza e legislazione europea in materia di protezione dei dati anche alla luce delle esperienze di Paesi terzi come il Brasile e gli Stati Uniti e organizzazioni internazionali come il Consiglio d’Europa e le Nazioni Unite.

L’iniziativa muove dalla considerazione che l’Unione europea possa giocare nel corso dei prossimi mesi un ruolo fondamentale nella definizione di quei diritti della persona che potrebbero essere il nucleo fondamentale di una possibile «Costituzione per Internet» e che più che mai devono essere al centro del dibattito pubblico. Il Parlamento europeo ha già approvato un nuovo regolamento in tema di protezione dei dati personali; il testo è ora all’esame del Consiglio, che sotto la Presidenza italiana dovrà sciogliere gli ultimi nodi prima della seconda lettura del nuovo Parlamento. Il nuovo regolamento, se adottato, avrà anche un inevitabile impatto in campo internazionale, influenzando inevitabilmente il modo in cui saranno disciplinate sulla rete la libertà di espressione, la proprietà intellettuale, la protezione dei dati e la sicurezza delle persone. Inoltre, sarà proprio durante la presidenza italiana del Consiglio che si deciderà se approvare il testo del Parlamento europeo sulla Net Neutrality, la neutralità della Rete

Fonte:”La Stampa”.

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Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Attualità

Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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