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SUCCESSO PER FRANTOI APERTI, APROL E COLDIRETTI: OLIO EVO ABBATTE LE BARRIERE

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NEI 12 FRANTOI COINVOLTI VISITE GUIDATE E DEGUSTAZIONI PER DISABILI E BAMBINI

L’educazione alla sana alimentazione deve essere aperta a tutti, senza barriere. L’olio di qualità e il cibo giusto, sano e garantito devono essere patrimonio condiviso e accessibile. Con questo spirito si è chiusa con successo la prima edizione di “Frantoi Aperti alla Solidarietà”, voluta dall’organizzazione dei produttori olivicoli Aprol Campania, in collaborazione con la federazione regionale di Coldiretti. Un vortice di emozioni ha travolto questa mattina i 12 frantoi di tutta la regione che hanno aderito all’iniziativa. Le porte degli oleifici si sono aperte in particolare alle associazioni di volontariato che si occupano di persone diversamente abili, che hanno potuto scoprire – spesso per la prima volta – il processo di produzione dell’olio extravergine di oliva. Hanno potuto assaggiare, inoltre, gli straordinari sentori dell’olio nuovo grazie ai tecnici di Aprol, che hanno spiegato con semplicità le proprietà e le caratteristiche dell’extravergine di alta qualità. Ma è stata anche la festa delle famiglie e dei bambini. L’ospite più anziana è stata zia Luisina, 101 anni, che ha svelato: “mangio ogni giorno pane e olio”. Una giornata di grandi emozioni anche per gli organizzatori, gli imprenditori agricoli e i tecnici coinvolti, che porteranno con sé più di quanto hanno donato.

Il presidente di Aprol Campania, Francesco Acampora, ha consegnato una targa speciale a Nicola Ruzza, giovane di Fontanarosa affetto dalla sindrome di Down, che il 2 giugno è stato insignito dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per “il suo esempio di grande umiltà, impegno e dedizione per la vita, il lavoro e il sociale“. Il direttore di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda, ha consegnato un attestato ricordo a Luigia Altieri, zia Luisina, per la sua testimonianza di longevità.

Gli oleifici coinvolti sono: in provincia di Avellino il frantoio Barbieri di Paternopoli e il frantoio Fam di Venticano; in provincia di Benevento il frantoio Zampelli di San Nicola Manfredi; in provincia di Caserta il frantoio Rao di Sant’Angelo D’Alife, il frantoio Mondrone di Caiazzo, il frantoio Fragola Spinosa di Piedimonte Matese e il frantoio Migliozzi di Teano; in provincia di Napoli l’azienda Ambrosio di Terzigno; in provincia di Salerno l’oleificio Candela di Buccino, il frantoio Galardo di Roccadaspide, le fattorie Degli Alburni di Aquara, il frantoio Peteca di Giffoni Valle Piana e l’oleificio Val Calore di Castel San Lorenzo.

Hanno aderito all’iniziativa l’associazione “La Solidarietà”, l’Unitalsi e la cooperativa “Il Girasole” in provincia di Salerno; l’associazione Misericordia e l’associazione SID in provincia di Avellino; l’associazioneANIEP e l’associazione “Giacomo Guglione” in provincia di Caserta. In provincia di Benevento e Napoli partecipano gruppi di famiglie. Le guide di Aprol saranno i tecnici Bacco, Comentale, Gigliello, Gennarelli, Buono, Iannella, Bianco, De Vita e Di Sevo.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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