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Sibilia (M5S): “Disastro scuole, sarebbero gradite le dimissioni di Gambacorta&Co”.

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Sibilia: scuole colabrodo in Irpinia, centro-destra totalemte assente in questi anni sul problema. Le dimissioni di Gambacorta&co sarebbero una cosa gradita

“Quello che succede all’ex Ipsia “Giorgi” di via Ferrante, ad Avellino, è l’emblema delle politiche disastrose che sono state portate avanti in Irpinia sul tema dell’edilizia scolastica in questi anni. Il centro-destra si è sempre disinteressato delle scuole irpine e dei suoi alunni. Una vera e propria vergogna. Come sono stati spesi i fondi, circa un milione e mezzo di euro, che erano previsti per il Giorgi?”. Carlo Sibilia, parlamentare uscente del Movimento Cinque Stelle e candidato nel collegio plurinomale Benevento-Avellino, questa mattina avrebbe voluto toccare con “mano” i disagi dell’Ipia Amatucci, dove la pioggia degli ultimi giorni ha provocato infiltrazoni in molti ambienti dell’edificio, creando notevoli disagi. “Correttamente siamo venuti ad avvertire la dirigente ma, purtroppo, non abbiamo trovato nessuno e, quindi,ci è stato detto di attendere fuori la scuola”, sottolinea Sibilia. “Forse si è pensato che volessimo strumentalizzare il problema ma, come si sa, sono stato l’unico deputato irpino a chiedere, e ottenere, un incontro con la preside ed i docenti del Liceo Scientifico Mancini proprio quando si è verificato il problema che ha portato all’evacuazione dei poveri 1.200 studenti. Quindi, è palese che voglio occuparmi dei problemi, a prescindere dalle campagne elettorali. Sono altri a dover dare spiegazioni”.

Il riferimento di Sibilia è soprattutto al centro-destra. “I problemi degli ultimi anni relativi agli istituti scolastici superiori irpini, in particolare quelli di Avellino, sono figli di una cattiva programmazione delle amministrazioni provinciali di centro-destra, in particolare quella presieduta da Cosimo Sibilia. Infatti, a detta di tutti gli esperti e degli addetti ai lavori, ci sarebbe dovuta essere una maggiore programmazone negli anni passati, concentrando tempo e risorse sull’edilizia scolastica. Oggi, a causa della mancata programmazione, siamo costretti ad assistere ad un valzer di trasferimenti delle scuole. Siamo partiti nel 2016 e, a distanza di un anno, la cosa si è ripetuta: è assurdo. Le dimissioni di queste persone sarebbero sempre un atto gradito. Abbiamo, sempre a livello di scuole superiori, due grandi buchi neri, sui quali nessuno fornisce risposte : il De Luca, ovvero ex Liceo Artistico, di via Tuoro Cappuccini (chiuso da due anni), e l’ex Scoca di via Pescatori (chiuso ad inizio anno). Non si sa cosa ne sarà di questi due edifici. Ci sono forti perplessità anche sul “Geometra” di via Morelli e Silvati: l’istituto andrebbe attenzionato, ma anche su questa scuola pare sia calato il silenzio”.

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Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Attualità

Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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