Attualità
Serve una nuova Europa – lettera aperta: firma anche tu!

Vogliamo un’Europa dei popoli, solidale, dei diritti civili e sociali. È la richiesta di Noidonne e Noi Rete Donne, inviata con lettera aperta a Ursula von der Leyen e Christine Lagarde, che vi invitiamo a leggere, firmare e condividere: più siamo, più abbiamo possibilità che la nostra voce venga ascoltata. Ne va del destino di tutti noi.
Promotrici: Marisa Rodano, Giancarla Codrignani, Tiziana Bartolini, Daniela Carlà. Per firmare l’appello: http://chng.it/k6HJd54kvf
Gentile Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea
Gentile Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea
Siamo a una difficilissima prova della Storia e le classi dirigenti devono dimostrare, ora, di essere all’altezza delle circostanze e di saper rinsaldare la fiducia nelle istituzioni.
Due donne ai vertici delle istituzioni europee sono una coincidenza eccezionale, risultato di un lungo impegno per l’emancipazione e la libertà delle donne. Ci aspettiamo da voi decisioni libere, destinate a riformulare e rinsaldare l’idea di un’Europa dei popoli, solidale e delle donne. Confidiamo che deciderete senza mai perdere di vista il vostro essere donne, fattore decisivo per ridisegnare le priorità economiche e consolidare la democrazia e i diritti civili acquisiti.
Sehr geehrte Ursula von der Leyen, Präsidentin der Europäischen Kommission
Sehr geehrte Christine Lagarde, Präsidentin der Europäischen Zentralbank
Wir stehen vor einer sehr schwierigen Bewährungsprobe der Geschichte und die Führung muss jetzt zeigen, dass sie den Umständen gewachsen ist und das Vertrauen in die Institution zu stärken weiß.
Zwei Frauen an der Spitze der europäischen Institutionen sind ein außergewöhnlicher Zufall, das Ergebnis eines andauernden Engagements für die Emanzipation und Freiheit der Frauen.
Wir erwarten von Ihnen freie Entscheidungen, um die Idee eines solidarischen Europas der Völker und Frauen neu formulieren und stärken zu können.
Wir vertrauen darauf, dass Sie entscheiden werden ohne Ihr Frausein aus den Augen zu verlieren. Dies ist ein entscheidender Faktor für die Neugestaltung wirtschaftlicher Prioritäten und die Festigung der Demokratie und der erworbenen Bürgerrechte.
Your Excellency, Ms. Ursula von der Leyen, President of the European Commission
Your Excellency, Ms. CristineLagarde, President of the European Central Bank
In this critical historical ordeal, the political class is confrontedwith thetask ofprovingto be able to face extremely difficult circumstances,and reinforce the faith in the Institutions.
Two women being at the top of the European Union is an extraordinary coincidence, which we consider to be the result of a long engagement for the empowerment and freedom of women.
We expect that both of you will be able to take free decisions able to reformulate and strengthen the idea of an European Union representative of its peoples, caring for equality,including that of women.
We trust that you will take your decisions without forgetting that you are first of all women, which is a determinant factor in re-designing economic priorities and consolidate democracy and civil rights.
– – –
Chère Mme von der Leyen, Présidente de la Commission européenne
Chère Mme Lagarde, Présidente de la Banque centrale européenne
Nous sommes confrontés à une épreuve très difficile de l’histoire et les classes dirigeantes doivent aujourd’hui démontrer qu’elles sont à la hauteur des circonstances et qu’elles sont en mesure de renouveler la confiance dans les institutions.
Deux femmes au sommet des institutions européennes sont une coïncidence exceptionnelle, résultat d’un long engagement en faveur de l’émancipation et de la liberté des femmes.
Nous attendons de vous des décisions libres, destinées à reformuler et à renforcer l’idée d’une Europe des peuples, solidaire et des femmes.
Nous espérons que vous déciderez sans jamais perdre de vue votre condition de femme, facteur décisif dans la refonte des priorités économiques et de la consolidation de la démocratie et des droits civils acquis.
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Estimada Señora Ursula von der Leyen, Presidente de la Comisión Europea
Estimada Señorahristine Lagarde, Presidente del Banco Central Europeo
Nos encontramos frente a una dificilísima prueba de la Historia y la clase dirigente tiene que demostrar, en este momento, que está a la altura de las circunstancias y que es capaz de reforzar la confianza en las instituciones.
Dos mujeres en la cúpula de las instituciones europeas constituyen una coincidencia excepcional, resultado de un profundo compromiso por la emancipación y libertad de las mujeres.
Nos esperamos de ustedes decisiones libres, destinadas a reformular y afianzar la idea de una Europa solidaria, de los pueblos y de las mujeres.
Confiamos en que vuestras decisiones no pierdan nunca de vista el hecho de ser mujeres, factor decisivo para reformular las prioridades económicas y consolidar la democracia y los derechos civiles adquiridos.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
Attualità
La disumanità dei governi imbelli

È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).
Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.
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