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Salvini ad Ariano – Città blindata tra contestazioni e applausi

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Il centro storico di Ariano blindato per la visita del leader della Lega Matteo Salvini. Da ieri sera mezzi delle forze dell’ordine hanno presidiato la piazza come in tempi di guerra, per evitare contatti tra chi voleva contestare l’esponente della Lega ed i suoi “simpatizzanti”. Come accade spesso nelle piazze del centro sud e non solo,  Matteo Salvini crea divisioni ed è successo anche ad Ariano, dove le forze dell’ordine hanno creato un cordone tra i manifestanti che volevano contestare Salvini ed i suoi sostenitori che lo hanno seguito in piazza Plebiscito. Grazie a questo dispiegamento di forze dell’ordine, l’ex Ministro dell’Interno è riuscito a portare a termine il suo intervento, facendo come di consuetudine lo show contro il Ministro Azzolina e contro il governatore della Campania De Luca. Nel suo intervento Salvini non ha risparmiato frecciate all’alleanza in regione Campania tra De Mita, Mastella e De Luca sottolineando :”De Luca- De Mita-Mastella, chi si somiglia si piglia. Ai tg vedevo Ariano, zona rossa, zona rossa, zona rossa. Solo provvedimenti di questo tipo sono stati adottati e neanche un medico o un infermiere in più sono stati invece inviati all’ospedale di Ariano. Ma la sanità è stata un cavallo di battaglia del cabaret di De Luca. Ospedale a Caserta, ma l’ospedale non c’è. Ospedale a Salerno, e l’ospedale non c’è. Alza le chiappe caro De Luca, lascia il centro di Napoli e vieni a vedere che in Irpinia c’è gente che lavora per davvero, gente operosa amante del proprio territorio”. 

Parole di fuoco anche contro il Ministro Azzolina:”Ieri la Azzolina che è una calamità per  la scuola italiana passeggiava con una maglietta con la scritta  -quanto è dura la vita da ministra-. Aiutatemi a mandare a casa la Azzolina che è una sciagura per la scuola italiana“.

Nell’altra parte della piazza una contestazione pacifica contro il leader della Lega, con l’esposizione di striscioni contro l’esponente del carroccio che recitavano “Ariano non si lega“, “Prima i 49 milioni“,“Il Sud non dimentica 30 anni di odio”  il tutto accompagnato da numerosi fischi e cori di contestazione.

Alla fine Salvini ha dato vita alla solita sfilata di selfie con i simpatizzanti della Lega, tra cui alcuni insospettabili cittadini del tricolle.

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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