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Rosetta D’Amelio si schiera al fianco di Gambacorta – “Chi è stato messo all’opposizione dagli elettori ha il dovere di fare opposizione”.

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Rosetta D’Amelio, presidente del consiglio regionale della Campania, ed esponente del Partito Democratico, ha rilasciato dichiarazioni in merito alla situazione politica venutasi a creare ad Ariano Irpino dopo il risultato del ballottaggio che ha visto vincitore Enrico Franza in danno del sindaco uscente Gambacorta. Questa la dichiarazione resa dall’esponente del PD:”Anche a rischio di apparire vecchia e fuori dal tempo: cosa c’entra il livello della rappresentanza istituzionale con quello del dibattito interno al partito? In queste ore celebriamo il 35esimo anniversario della morte di Errico(Enrico ndr) Berlinguer, l’uomo che mi spinse alla politica con la sua carica di idealità, il leader che mi spinse a sottoscrivere la tessera del Partito Comunista. Quel che valeva nel P.C.I. valeva nella D.C. come negli altri partiti e credo debba valere anche oggi: una cosa è il livello istituzionale, altra cosa è il partito. Chi è stato messo all’opposizione dagli elettori ha il dovere di fare opposizione”. La D’Amelio ha invocato un congresso straordinario per fare piazza pulita “dei trasformisti”. Sulla questione  volevamo porre alcune domande all’esponente PD.Qualcuno ha detto alla D’Amelio che Domenico Gambacorta appartiene a Forza Italia, forza politica che lei dovrebbe combattere con tutte le sue energie? Qualcuno ha detto alla D’Amelio che il nome di battesimo di Berlinguer è Enrico e non Errico? Forse le dichiarazioni della D’Amelio sono da ricercare nel conflitto contro Umberto Del Basso De Caro suo acerrimo nemico? Puo’ essere che l’ex sindaco Gambacorta abbia chiesto supporto ad una carica istituzionale in auge nella Regione Campania per sposare la sua causa? Chiediamo ancora a Rosa D’Amelio, per tutti rosetta, se il trasformismo che vuole abolire non appartenga alla sua condotta che la vede schierata al fianco di un esponente del centro-destra? L’unica cosa sensata resa nella dichiarazione dal presidente del consiglio della regione Campania, è sembrata quella di essere “vecchia e fuori dal tempo” per tanto la invitiamo a dimettersi immediatamente per raggiunti limiti di età e di “avvenenza” e dall’astenersi di pronunciare il nome di “Enrico Berlinguer” invano.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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