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Protocollo di intesa fra Cittadinanzattiva e SO.RE.SA. SPA per un protagonismo dei cittadini nelle procedure di acquisto in sanità

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Rendere il sistema delle procedure di gara più efficiente e vicino ai bisogni delle persone e anche più equo da un punto di vista della spesa. Individuare quali siano le modalità migliori per raggiungere questi risultati, salvaguardando i diritti dei cittadini. Tali diritti che, per essere effettivi, devono essere garantiti in modo equo ed uniforme su tutto il territorio nazionale e in grado di assicurare la libera scelta, la qualità, l’innovazione, la sicurezza e la personalizzazione.

Sono questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa, presentato oggi a Napoli, tra Cittadinazattiva e SO.RE.SA SPA, Soggetto Aggregatore della Regione Campania per gli acquisti in sanità.

Il Protocollo, secondo di questo genera ad essere siglato in Italia nell’ambito del progetto “Cantieri regionali per un protagonismo dei cittadini/pazienti nelle procedure di acquisto in sanità”, è promosso da Cittadinanzattiva con il contributo non condizionato di Confindustria Dispositivi Medici.

Per incidere di più nelle scelte e cambiare in meglio la vita di chi ha un bisogno di assistenza e di cure, bisogna entrare nel processo decisionale di chi acquista e dar voce alle persone che ne beneficeranno, cercando soluzioni per personalizzare le risposte, senza creare disparità di accesso. Questa è la finalità dell’azione che stiamo conducendo da qualche anno, prima con l’iniziativa nazionale “La gara che vorrei. Acquistare in sanità garantendo i diritti”, che indica in 10 punti come dare voce alle persone nelle procedure centralizzate di acquisto, e poi con l’avvio di veri e propri “cantieri regionali” per attuare in tutto o in parte, i 10 punti indicati. Ed è con i cantieri regionali che la sfida sarà più grande. Spetterà alle Regioni più volenterose – come abbiamo fatto con la Toscana e oggi con la Campania – rispettare l’impegno di rendere il sistema delle procedure di gara più efficiente, vicino ai bisogni delle persone e in grado di assicurare la libera scelta, la qualità, l’innovazione, la sicurezza e la personalizzazione” dichiara Francesca Moccia, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva.

Spesso le scelte più efficaci vengono effettuate grazie alla elaborazione di un punto di vista diverso. È quello che cerchiamo di fare ogni giorno, raccontare il punto di vista dei cittadini che usufruiscono dei servizi offerti dai sistemi pubblici e che spesso sono disegnati senza tener conto di quelle che sono le reali esigenze del pubblico. Il protocollo siglato con So.Re.Sa. spa. introduce un nuovo metodo di lavoro, un metodo che vede fianco a fianco cittadini e decisori e che potenzialmente può rappresentare una svolta decisiva nella definizione dei percorsi di gara di acquisto”, dichiara Lorenzo Latella, Segretario Regionale di Cittadinazattiva Campania.

Una buona gestione della Sanità richiede sempre di più, oggi, una partecipazione diretta dei cittadini, chiamati a rappresentare esigenze, difficoltà, bisogni che troppo spesso i decisori di livello politico non riescono a cogliere a causa del differente punto di vista dal quale si agisce. Una alleanza con i cittadini, gli utenti, i pazienti aiuterà noi e l’intero sistema ad essere più efficaci ed efficienti e a garantire accesso alle cure, ai presidi sanitari in modo equo” dichiara Ugo Trama, Direttore U.O.G. del Farmaco e dei Presidi.

So.Re.Sa. spa è ormai una realtà leader nel panorama della sanità nazionale e lo è diventata perché è stata in grado di innovare costantemente, di aprirsi a nuove realtà e di fare squadra con gli utenti, i principali destinatari del lavoro che svolgiamo ogni giorno. La sigla del protocollo di intesa rappresenta un nuovo ed importante passo in avanti anche in termini di trasparenza e di efficientamento della gestione sanitaria”, conclude Gianluca Postiglione di So.Re.Sa..

Contestualmente alla sigla del protocollo, viene oggi assegnato a SO.RE.SA. un riconoscimento civico per attestare la disponibilità dell’Ente a dare valore sociale ed etico al coinvolgimento dei cittadini e dei pazienti nelle fasi preliminari delle procedure di gara, con la finalità di dare il giusto rilievo alle considerazioni ed alle esigenze dei destinatari finali dei beni/servizi, ponendo il cittadino/paziente al centro del processo di analisi preliminare dei fabbisogni che deve precedere l’elaborazione delle strategie di gara in sanità.

Le fasi durante le quali le associazioni saranno coinvolte sono.

i. Consultazione preliminare delle associazioni di pazienti e cittadini, ex art. 66 D.lgs o istituzione di Tavoli Tecnici.

ii. Monitoraggio ed esecuzione della fornitura, con riferimento alla qualità dei prodotti/servizi offerti, rispetto a quella offerta in gara nonché ad eventuali effetti indesiderati sui pazienti, ovvero al livello di soddisfazione degli utilizzatori finali. I flussi informativi saranno veicolati esclusivamente alla divisione aziendale di SO.RE.SA. cui è demandata l’attività di monitoraggio mediante procedure preferibilmente telematiche, che di volta in volta e per ciascuna iniziativa di gara saranno rese note.

Le linee di indirizzo oggetto della collaborazione sono di seguito elencate:

1. Formalizzazione di un quadro di regole chiare e tracciabili per la partecipazione trasparente delle Organizzazioni civiche, delle Associazioni dei pazienti e delle Organizzazioni dei professionisti sanitari nelle procedure di acquisto in sanità.

2. Elaborazione di una mappatura precisa e coordinata dei bisogni, cogliendo puntualmente le esigenze delle comunità locali interessate e delle strutture che erogano loro servizi, al fine di descrivere esattamente ciò che serve e, di conseguenza, acquistarlo. I bisogni dei cittadini devono essere intesi sia in termini di quantità ma anche e soprattutto in termini di qualità del bisogno

3. Garantire la personalizzazione del trattamento sanitario. Occorre evitare che si verifichi una spersonalizzazione delle cure, dal momento che si mettono insieme esigenze diverse di pazienti che non sempre sono omogeneizzabili.

Dichiarazioni aggiuntive

Postiglione Gianluca: Il dialogo con Cittadinanzattiva è attivo da tempo e questo protocollo che sigliamo oggi è simbolo di una efficacia di un percorso amministrativo basato sulla trasparenza e sulla partecipazione dei cittadini che sono i destinatari finali e al centro di tutto il nostro operato.

Tramite questa collaborazione ci potranno arrivare feedback sulla qualità dei servizi che offriamo e che ci aiuteranno a renderli più efficienti ed efficaci.

Moccia Francesca (Vice Segretaria nazionale Cittadinanzattiva): “Oggi è un momento di formalizzazione e ufficializzazione di un nuovo percorso organizzativo. Stiamo lavorando da anni per dare voce ai pazienti, alle comunità, alla società civile e questo lavoro ci sta aiutando a superare le difficoltà che il sistema riscontra e a ridurre gli sprechi, a raggiungere una maggiore efficacia attraverso un sistema che tiene in considerazione una voce nuova in un sistema di risorse scarse.

È necessario riuscire a mappare i bisogni dei singoli cittadini per garantire risposte personalizzate in un sistema che non tralasci l’equità di accesso ai servizi e di cura, garantendo qualità e sicurezza“.

 Il protocollo di oggi si inserisce in una più ampia strategia della regione Campania, fortemente voluta dal Governatore De Luca e da tutta la struttura commissariale. La Campania negli ultimi anni si sta definendo sempre più come regione capace di innovare e di immaginare un futuro del SSR sostenibile e concreto, in grado di dare risposte innovative e certe agli utenti. La collaborazione con Cittadinanzattiva si consolida sempre di più grazie alla forza degli interlocutori di questa associazione.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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La disumanità dei governi imbelli

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È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

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