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PROTESTA LATTE, STAMATTINA PRESÌDI DI COLDIRETTI CAMPANIA PRESSO PUNTI VENDITA GDO A NAPOLI E IN TUTTE LE PROVINCE

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Stamattina protesta degli allevatori con una mobilitazione a Napoli e in tutte le province della Campania contro la grave crisi che sta colpendo la zootecnia italiana. Coldiretti Campania ha allestito nove presìdi davanti ad altrettanti punti vendita della Gdo. Una condizione di sofferenza generata dalle scelte delle multinazionali e delle industrie del settore-lattiero caseario, che continuano ad aumentare l’importazione di latte dall’estero utilizzandolo con marchio italiano per prodotti freschi e lavorati.

Gli allevatori hanno presidiato cinque supermercati della città di Napoli: Carrefour in corso Europa, Conad in via Cilea, Carrefour in corso Vittorio Emanuele, Sigma in via Cilea, Conad in via Arenaccia. Ad Avellino è stato allestito un banchetto informativo al Centro Commerciale Ipercoop in via S. Pescatori. Stessa iniziativa davanti al Conad City di Benevento in via Errico Cocchia, al Carrefour di Caserta in via Cesare Battisti e al Centro Commerciale Maximall Carrefour di Pontecagnano (Salerno).
Al presidio di corso Europa a Napoli hanno partecipato il presidente di Coldiretti Campania Gennarino Masiello e il direttore Simone Ciampoli.
Ai consumatori – spiega Coldiretti Campania – chiediamo di supportare la richiesta degli allevatori pretendendo di conoscere la provenienza degli alimenti. Costringiamo insieme le multinazionali e le industrie del settore lattiero-caseario a dichiarare nelle etichette l’origine dei prodotti che mangiamo. Sulle tavole delle nostre famiglie e nei prodotti che diamo ai nostri bambini c’è meno sicurezza e “verità”.
Per ogni litro di latte prodotto negli allevamenti delle nostre regioni ce n’è quasi altrettanto straniero, senza nessuna informazione nelle etichette che aiuti il consumatore a fare una scelta consapevole. Caso emblematico è il latte UHT: solo in una busta su quattro venduta nei nostri supermercati c’è latte prodotto in Italia.
Nei prodotti semi-lavorati c’è il caso emblematico delle cagliate per mozzarella. In Campania arrivano dall’estero oltre 300.000 quintali di cagliate, senza che il consumatore lo sappia, per produrre formaggi senza latte (mozzarelle e formaggi a pasta filata).
Scegliere latte italiano significa scegliere una produzione che esprime sicurezza alimentare e qualità. Le nostre stalle sono le più controllate al mondo (in media un controllo a settimana) e offrono latte dalle elevate caratteristiche nutrizionali
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Venerdì 3 ottobre sciopero generale CGIL in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

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Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

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Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

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“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.

“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.

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Antonio Bianco:”Reprimere il dissenso per nascondere la pulizia etnica di Israele”

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Il dissenso deve essere zittito, i social ammoniti e, se perseverano, chiusi. La singola voce redarguita con minacce velate che lo richiamano al suo ruolo istituzionale di pubblico ufficiale e docente che non gli consentirebbe – il condizionale è d’obbligo! – di ritenere vergognoso il comportamento del governo italiano assunto nei confronti del genocidio perpetrato a Gaza. Si vuole limitare la libertà di parola, espressa in forma associata o individuale, pur di giustificare l’ignavia del governo italiano che resta a guardare la pulizia etnica di Netanyahu mostrata in diretta TV con immagini violente, ingiustificate, inumane. Non è un video game, ma la cruda realtà di bambini, di donne, di uomini inermi uccisi negli atti di vita quotidiana oppure mentre soccorrono altri sventurati colpiti dai bombardamenti israeliani. Né meraviglia la manifestazione spontanea dei giorniscorsi, circa 1 milione di persone, che ha messo in luce lo sdegno e la vergona espressa dalla gente comune nei confronti dell’Italia che, giustifica, aiuta e supporta Israele senza che siano stati messi in stand by gli accordi sull’invio di armi (Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2025, articolo di Alessia Grossi). Certo sono ingiustificabili le azioni violente attuate durante le manifestazioni pacifiche, ma non si può nemmeno accettare che il governo non riconosca la valenza della manifestazione del 25 ottobre che volevamettere al centro del dibattito il senso di umanità,smarrita da menti orientate al genocidio dei palestinesi quale unico fine della missione di governo. 

Azione politica e scelte che secondo Rula Jebreal, giornalista, nata ad Haifa ma anche cittadina israeliana, ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, le fanno affermare: “Gli ultimi sondaggi israeliani dicono che il 78% della popolazione è a favore delle politiche genocide di Israele (Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2025). Non dobbiamo restare in silenzio, non deve essere represso il dissenso manifestato in forma pacifica né la libertà di pensiero, il senso di umanità pervada la politica della Meloni e del suo governo.

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