Attualità
Primo incontro dell’osservatorio permanente sanità “L’ASL non si sottragga al bisogno di trasparenza e comunicazione”
Osservatorio Permanente sulla Sanità
Il 9 dicembre 2020 il Consiglio Comunale approvava all’unanimità un documento sull’emergenza Covid e la tutela del presidio ospedaliero di Ariano Irpino. Esso distingueva una prima fase di interventi da attuare con urgenza ed una seconda fase per la piena attuazione del DEA di primo livello. A distanza di oltre nove mesi l’Osservatorio Permanente della Salute, istituito dallo stesso Consiglio Comunale, deve constatare che l’attuazione della prima fase è pressoché nulla, limitandosi a quanto naturale a seguito dell’attenuazione dell’emergenza Covid. Il pronto soccorso non è stato ancora differenziato, la seconda TAC non è stata acquistata, la Lungodegenza è ancora chiusa, gli ambulatori funzionano con liste di attesa insostenibili, i lavori di ampliamento di cardiologia ed oncologia (già decisi prima dell’emergenza) non sono stati eseguiti. Segnaliamo l’urgenza di mettere al più presto in funzione la risonanza magnetica nucleare, già acquistata, apprestando locali idonei e dotandola di personale sufficiente e specificamente formato. Il Direttore Sanitario del presidio fu nominato, ma la vincitrice del concorso è in aspettativa perché destinata ad altro prestigioso incarico a tempo determinato. L’Osservatorio prende atto con soddisfazione che la Direzione Generale della ASL il 17 settembre ha finalmente deciso di coprire temporaneamente il posto con soggetto in possesso dei necessari requisiti fino al rientro della titolare: la procedura deve procedere spedita e giungere al più presto a conclusione. Con delibera n. 318 del 20 luglio 2021 la Giunta Regionale della Campania ha approvato il fabbisogno di personale della ASL di Avellino, determinato in misura di n. 78, di cui 54 nel ruolo sanitario, per l’anno 2020; n. 272, di cui 154 nel ruolo sanitario, per il corrente anno 2021; n. 46, di cui 26 nel ruolo sanitario, per l’anno 2022. Sommano 396 unità da assumere nel triennio, di cui 234 nel ruolo sanitario. L’Osservatorio ritiene che, in considerazione del progressivo depauperamento cui è stato sottoposto il presidio ospedaliero di Ariano fin da prima dell’emergenza, nonché del dramma vissuto durante il periodo più acuto di essa e dei sacrifici affrontati dall’unica struttura della ASL che se ne è fatto carico, la Direzione Generale abbia il dovere – politico e morale – di rendere noto: quali figure professionali intende assumere, dove intenda destinarle, in quali tempi voglia espletare le procedure, come intenda incentivare i giovani professionisti della sanità a scegliere e permanere nelle nostre aree. Riteniamo che sia assolutamente indispensabile dotare tutte le unità operative di primari e responsabili con incarico stabile, in condizioni di poter fornire assicurazioni e riferimenti certi per i giovani da assumere. Si ribadisce che l’ASL non può sottrarsi al bisogno di trasparenza e comunicazione: l’utenza non può più sopportare di affrontare sempre nuovi disagi, senza sapere quali sono le prospettive. Sfuggire a quel dovere comporterebbe responsabilità, a tutti i livelli, che l’Osservatorio non mancherà di rilevare, avendo la sua unica ragione di essere nella tutela della salute della popolazione che non ha servizi adeguati. Un primo banco di prova sarà costituito probabilmente del reparto di Ginecologia; nel quale nel giro di poche settimane mancheranno due medici. Onde evitare di ritrovarsi nella stessa situazione in cui fu la Pediatria nello scorso mese di luglio, vengano adottati tempestivamente i necessari provvedimenti urgenti.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
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