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“Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una seduta di Consiglio Provinciale allargata alla presenza di tutti i sindaci”. L’iniziativa del presidente Biancardi

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L’attività dell’amministrazione provinciale per redigere una proposta complessiva dell’Irpinia per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prosegue senza sosta. L’ente ha costituito un servizio specifico per le Politiche Europee. Dallo scorso 17 febbraio, sta raccogliendo l’adesione e i progetti dei singoli Comuni che sono stati invitati a partecipare. Questo percorso fa seguito alla fase d’ascolto promossa dal presidente Domenico Biancardi nei mesi scorsi. Agli uffici della Provincia sono anche arrivate proposte da parte di associazioni ed Enti Parco. Di pari passo, sta andando avanti il lavoro di approfondimento da parte dello stesso presidente Biancardi, con i consiglieri provinciali e i tecnici.

Stiamo per completare una fase importante dell’attività che abbiamo avviato nei mesi scorsi – spiega il presidente Biancardi – E’ mia intenzione convocare una seduta di Consiglio Provinciale allargata ai sindaci dei Comuni dell’Irpinia, in una location che permetta di rispettare tutte le misure di sicurezza anti-covid. Sarà quella la sede per definire la nostra strategia per rimettere in moto lo sviluppo, partendo dal lavoro di questo periodo. Vogliamo continuare ad ascoltare i sindaci e non escludere alcuna iniziativa. Al contrario siamo determinati a includerle tutte in un progetto di rete su scala provinciale”.

La Provincia, quale ente di area vasta – prosegue il presidente Biancardi -, si è candidata a svolgere il compito di propulsione, di coordinamento, di raccordo e di condivisione delle istanze del territorio nell’ambito delle missioni previste dal Recovery Plan. Lo scopo è quello di favorire la gestione associata delle politiche comunitarie, al fine di armonizzare il lavoro degli enti, consentire maggiori opportunità di accesso ai finanziamenti per le singole amministrazioni e sviluppare una capacità di fare sistema più efficace anche attraverso il raggiungimento di economie di scala nella gestione dei fondi. Sento il dovere di ringraziare i consiglieri provinciali per l’azione che stanno portando avanti in tal senso e gli uffici dell’ente”.

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Venerdì 3 ottobre sciopero generale CGIL in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

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Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

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Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

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“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.

“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.

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Antonio Bianco:”Reprimere il dissenso per nascondere la pulizia etnica di Israele”

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Il dissenso deve essere zittito, i social ammoniti e, se perseverano, chiusi. La singola voce redarguita con minacce velate che lo richiamano al suo ruolo istituzionale di pubblico ufficiale e docente che non gli consentirebbe – il condizionale è d’obbligo! – di ritenere vergognoso il comportamento del governo italiano assunto nei confronti del genocidio perpetrato a Gaza. Si vuole limitare la libertà di parola, espressa in forma associata o individuale, pur di giustificare l’ignavia del governo italiano che resta a guardare la pulizia etnica di Netanyahu mostrata in diretta TV con immagini violente, ingiustificate, inumane. Non è un video game, ma la cruda realtà di bambini, di donne, di uomini inermi uccisi negli atti di vita quotidiana oppure mentre soccorrono altri sventurati colpiti dai bombardamenti israeliani. Né meraviglia la manifestazione spontanea dei giorniscorsi, circa 1 milione di persone, che ha messo in luce lo sdegno e la vergona espressa dalla gente comune nei confronti dell’Italia che, giustifica, aiuta e supporta Israele senza che siano stati messi in stand by gli accordi sull’invio di armi (Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2025, articolo di Alessia Grossi). Certo sono ingiustificabili le azioni violente attuate durante le manifestazioni pacifiche, ma non si può nemmeno accettare che il governo non riconosca la valenza della manifestazione del 25 ottobre che volevamettere al centro del dibattito il senso di umanità,smarrita da menti orientate al genocidio dei palestinesi quale unico fine della missione di governo. 

Azione politica e scelte che secondo Rula Jebreal, giornalista, nata ad Haifa ma anche cittadina israeliana, ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, le fanno affermare: “Gli ultimi sondaggi israeliani dicono che il 78% della popolazione è a favore delle politiche genocide di Israele (Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2025). Non dobbiamo restare in silenzio, non deve essere represso il dissenso manifestato in forma pacifica né la libertà di pensiero, il senso di umanità pervada la politica della Meloni e del suo governo.

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