Attualità
PASTA: COLDIRETTI E RUMMO, IN 10 ANNI PASTA 100% SANNITA
La provincia di Benevento ha a disposizione circa 17 mila ettari di terreno potenzialmente coltivabili a grano duro, che permetterebbero a Rummo di produrre una pasta 100% sannita. Ad annunciarlo è Gennarino Masiello, presidente della federazione Coldiretti di Benevento e vicepresidente nazionale, a margine della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso la sala Vetrone dell’organizzazione agricola.
Tra i temi toccati, alla presenza dell’amministratore delegato Cosimo Rummo, c’è stata proprio la sfida verso la qualità e il legame fortissimo con il territorio sannita, che proprio oggi celebra il 6° anniversario dell’alluvione che devastò anche il pastificio nella zona Asi di Ponte Valentino. Una sfida che Rummo riassume in due numeri: arrivare a produrre 100 quintali di grano duro ad ettaro con la fertirrigazione e proteine al 15%. Con questi obiettivi è possibile lavorare ad una filiera produttiva dal grano alla pasta tutta sannita. Attualmente siamo al 10% di copertura.
Si è parlato anche di prezzo del grano, che nell’intesa tra Coldiretti e Rummo si è stabilito a 51 euro a quintale, più 3 euro di premio di produzione nel caso di proteine superiori al 14,5%. “Un prezzo – sottolinea Masiello – che è in linea con gli ultimi prezzi della borsa del grano di Foggia e che dimostra la volontà di Rummo di riconoscere valore al lavoro dei cerealicoltori. Grazie a Rummo tagliamo le gambe alla speculazione su un prodotto simbolo come il grano. Con questa visione che rispetta gli attori della filiera possiamo fare ancora tanta strada insieme ed estendere questa esperienza anche ad altri comparti, come la carne, il latte e l’olio extra vergine. Per fare questo dobbiamo fare rete per rendere efficaci ed efficienti i processi produttivi. E dobbiamo spingere la politica a realizzare rapidamente le infrastrutture fondamentali, prime fra tutte le opere di derivazione alla Diga di Campolattaro. La disponibilità di acqua è la chiave del successo o dell’insuccesso dei progetti che oggi mettiamo in campo con Rummo.”
Hanno partecipato alla conferenza stampa altri due importanti attori della filiera pasta, Nicola Mastrocinque, presidente del Consorzio Cecas che ha sottoscritto i contratti per il grano, e Giovanni Santacroce, amministratore dell’omonimo mulino pugliese che prepara la semola per il pastificio Rummo.
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La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
