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Medicina Democratica: La salute non è una merce, la sanità non è un’azienda

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MD-Medicina Democratica lancia un appello, una proposta di discussione e una iniziativa sul Diritto alla Salute e una Sanità Pubblica Universale e gratuita.

… Iniziative come quelle spagnole per mettere tutti gli ospedali privati sotto il controllo statale indefinitamente – dovrebbero diffondersi come il virus e generare forte consenso globale su una visione basata sui diritti dei sistemi e dei servizi sanitari, che va al di là delle questioni relative alle risorse finanziarie …”. Così scrive Nicoletta Dentico, giornalista ed esperta di salute globale, impegnata per i diritti umani. Ha guidato la campagna per la messa al bando delle mine anti-uomo e la cancellazione del debito dei Paesi impoveriti, è stata direttrice di Medici Senza Frontiere Italia. Analizzando la conduzione dell’emergenza, appare evidente che solo un sistema pubblico organizzato e preparato, può dare una risposta idonea alla crisi sanitaria che un’epidemia di grandi dimensioni determina. Da qui l’appello di MD alle Associazioni, Sindacati, Comitati, che perseguono la salvaguardia del diritto alla salute garantito dall’art.32 della Costituzione e dalla legge del SSN 833/1978 e alla popolazione, di costituire un Coordinamento nazionale per aprire una vertenza per modificare scelte politiche e pratiche sanitarie che hanno portato all’attuale disastro. I punti in discussione: analisi della riforma sanitaria 1978, il suo declino, riorganizzazione del SSN a partire dal d.lgs.502/92, finanziamento universale e gratuito del SSN attraverso la fiscalità generale, subordinazione del settore privato al pubblico, rilancio dei servizi territoriali a partire dal ruolo dei medici di base, rimozione del regionalismo differenziato, Regione Lombardia e il suo ruolo nella “apertura” della sanità al privato a discapito del pubblico. MD è un movimento e una cooperativa Onlus che con i suoi esperti, ha collaborato alla riforma sanitaria M. Gorla del 1976, alla proposta di legge sulla messa al bando dell’amianto. Oggi è anche impegnata come parte civile nei processi contro ThyssenKrupp, Eternit, Clinica S. Rita, di Milano e quello relativo alla strage di Viareggio. Di seguito il documento integrale di Medicina Democratica.

Scarica qui il documento:Appello alle associazioni def (2)

 

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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