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Marco D’Acunto, segretario della Fp Cgil lancia l’allarme :”Ospedale di Ariano declassato a centro raccolta sangue”

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Marco D’Acunto, segretario della Fp Cgil lancia l’allarme:

“Il Decreto Regionale n. 42 del 4 luglio 2014 dello scorso 4 luglio ha declassato il SIT dell’Ospedale di Ariano Irpino a semplice Centro di Raccolta del sangue. Non appena il decreto sarà esecutivo, per le necessità legate alle trasfusioni di sangue sia l’Ospedale di Ariano Irpino che quello di Sant’Angelo dei Lombardi dovranno rivolgersi al Servizio di Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera “Moscati” di Avellino.

Il Servizio di Medicina Trasfusionale attualmente esistente presso l’ospedale di Ariano Irpino assolve oggi a compiti importanti quali la raccolta del sangue, la sua conservazione, l’assegnazione al paziente svolgendo funzioni fondamentali e necessarie non solo ad un Ospedale di 2° livello quale quello di Ariano Irpino ma a tutta la rete dell’emergenza territoriale. Il decreto regionale impedirà che la struttura di Ariano possa in futuro rendere garantita tutta l’attività chirurgica in elezione e quella in emergenza presso la struttura del Tricolle, come pure l’attività delle cliniche accreditate della zona. 

L’applicazione del decreto lascerà presso il “Frangipane” solo una scorta minima di sangue zero negativo per le emergenze che sarà sufficiente solo per un numero ridottissimo di casi. Si tratta, dunque, di un decreto che penalizza per l’ennesima volta le aree interne e, nella fattispecie, l’ospedale di Ariano già pesantemente ridimensionato nelle sue attività. A rischio, soprattutto, viene messa per l’ennesima volta la salute dei cittadini che, nel caso di emergenze emorragiche, vista la distanza chilometrica da percorrere per l’approvvigionamento di sangue ed emocomponenti, non avranno la garanzia di un pronto intervento. La FP CGIL di Avellino fa appello ai consiglieri regionali eletti all’interno del nostro territorio ma anche a tutti i sindaci del bacino di utenza dell’Ospedale di Ariano Irpino affinché facciano sentire la loro voce ed il loro peso al fine di far ritornare la Regione Campania sui propri passi”. 

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Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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