Mettiti in comunicazione con noi

Attualità

Luparella e la battaglia per il Tribunale :”Non servono polemiche per rilanciare la vertenza Tribunali”.

Pubblicato

-

Marcello Luparella ex delegato O.U.A.(Organismo Unitario dell’Avvocatura), interviene sulla vicenda della gestione per la riapertura dei tribunali. Di seguito il suo intervento in risposta alla nota di Giovanni Maraia di Ariano in Movimento:

“Il movimento politico Ariano in Movimento continua a fare disinformazione sul Tribunale, questione estremamente seria e che come tale merita di essere affrontata seriamente.

Ed allora, siccome in questa fase resta prioritario il confronto consapevole e non la preconcetta contrappoSizione, è il caso di precisare: a) le critiche all’operato della Commissione comunale sono fuori luogo, visto che quella Commissione si è appena insediata (il 16 ottobre scorso) e quindi non ha sostanzialmente ancora cominciato ad operare; b) il Tribunale di Larino (CB) si è salvato solo grazie alla “regola del 3″, introdotta surrettiziamente da qualche politico un po’ più bravo (impresa non molto difficile) di quelli che avevamo noi all’epoca della legge delega, e che stabilisce che iogni Corte d’Appello (segnatamente quella di Campobasso) debba avere almeno 3 Tribunali; c) il ricorso alla Corte Costituzionale da parte delle Regioni non è ammesso ad libitum, ma deve essere proposto entro 60 gg. Dalla pubblicazione della legge. Nel caso di specie, visto che la legge da impugnare era la legge delega, pubblicata il 14 settembre 2011, l’impugnativa andava proposta entro il 14 novembre 2011, sicchè l’invito rivolto a Caldoro nel luglio 2012 ed alla Commissione Comunale (!) oggi è pura DEMAGOGIA; d) la legge di riforma della geografia giudiziaria è stata giá portata all’esame della Corte Costituzionale, su iniziativa di singoli avvocati e COA coordinati dall’OUA. L’udienza si è tenuta il 2 luglio 2013 e la Consulta, contraddicendo se stessa, benchè i motivi di incostituzionalitá fossero evidenti e benchè decisioni successive ne abbiano confermato la fondatezza, ha ritenuto incredibilmente di rigettare il ricorso; e) sempre su iniziativa dell’OUA e dell’avv. Monica Bernardoni di Pinerolo pende oggi altro ricorso alla Consulta, con il quale tra l’altro la Corte è chiamata a giustificare numerose incongruenze e contraddizioni della sentenza del 2 luglio 2013; f) la questione della legge sulla montagna è stata sollevata come motivo di illegittimitá costituzionale dal COA di Sulmona, e la Corte, sempre il 2 luglio 2013, la ha rigettata; g) tra l’altro tale questione (legge sulla montagna) è effettivamente infondata, perchè una legge successiva di pari rango (riforma g.g.) ben può derogare ad una legge precedente (legge sulla montagna) o modificarla”.

Advertisement
Clicca per commentare

Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

Pubblicato

-

L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

Continua a leggere

Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Pubblicato

-

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

Continua a leggere

Attualità

Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

Pubblicato

-

“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti