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L’ex sindaco di Ariano Vittorio Melito:”Zona rossa in scadenza”

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Da Vittorio Melito, ex sindaco di Ariano, riceviamo e pubblichiamo:

Sono stato Sindaco della Città di Ariano Irpino dal 1996 al 2000, restando poi sempre lontano dalla politica attiva. L’amore per la Città, in questa situazione così grave, mi spinge ad esprimere alcune considerazioni, senza certo per questo voler “fare politica”.

Non è un mistero (Enrico Franza lo ha scritto sul suo profilo Facebook) che qualche giorno fa ho preso l’iniziativa di sollecitare i componenti del disciolto Consiglio comunale ad assumere una posizione comune, contribuendo a redigere il documento unitario poi pubblicato. Li ringrazio di aver condiviso le mie preoccupazioni.

Domani scade l’ordinanza n. 17 del Presidente della Regione che ha dichiarato Ariano <<zona rossa>>: sarà probabilmente prorogata; considerato l’andamento dei contagi e – da ultimo – quanto accaduto al centro Minerva, è augurabile che sia così.

A proposito: ma si dovevano proprio aspettare quindici giorni ed il verificarsi di decessi prima di verificare la condizione degli anziani in comunità ubicate nella zona rossa?

Mi chiedo cosa sia stato fatto dal 15 marzo in poi per individuare i meccanismi di diffusione del virus che resero necessaria quella dichiarazione e se Regione ed ASL ritengano di aver adempiuto ai loro compiti in tal senso. La delimitazione della <<zona rossa>> non può essere strumentale soltanto alla tutela, pur doverosa, del territorio ad essa esterno; al suo interno andavano poste in essere iniziative straordinarie ed eccezionali, come sollecitate in quel documento ed ancor più in quello sottoscritto dai primari del nostro ospedale: sembra che ci si sia limitati ad allestire nel nosocomio un’area Covid con modalità tali che essa ha spesso rischiato di essere più occasione di infezione che baluardo di cura, senza alcun intervento sul territorio. Non ci si può trincerare dietro la mancanza di normative specifiche: criteri di opportunità e buon andamento dell’amministrazione richiedono che ad una situazione diseguale rispetto alle altre si applichino azioni differenti e peculiari. Né le difficoltà di esecuzione ed analisi dei tamponi possono giustificare, ad esempio, l’inesistenza di serie indagini epidemiologiche, di sforzi tesi ad individuare soggetti asintomatici potenzialmente contagiosi, di analisi delle probabili occasioni di contagio degli ammalati e della loro articolazione all’interno dello stesso territorio comunale (esteso più dei comuni di Napoli e Salerno, sommati insieme). Le segnalazioni di situazioni domestiche di particolare disagio e pericolo fioccano: qualche intervento viene ottenuto soltanto grazie al clamore sui mezzi di informazione ed alla meritoria opera del volontariato, cui va il mio plauso come ai sanitari tutti.

La percezione di abbandono persiste.

Io non so usare i “social”; mi piacerebbe che gli organi di informazione e tutti coloro che hanno quei contatti diretti con la popolazione che io non ho più, sollecitassero gli arianesi tutti a far giungere – tramite i social o in qualsiasi altro modo lecito – la propria voce al Presidente della Regione ed al Direttore Generale della ASL di Avellino, chiedendo di non vedere più in Ariano soltanto un pericolo da circoscrivere ma una comunità che ha diritto alla salute ed alla quale serve a tale scopo un’attenzione peculiare e prioritaria. Facciamoci sentire! Questa era l’esigenza che portò al documento degli ex consiglieri ed essa è più che mai attuale.

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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