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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino a difesa del Centro Trasfusionale dell’Ospedale “Frangipane”

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La Commissione Consiliare Affari Sociali, con la presidente Patrizia Savino, nel corso dell’ultima riunione ha ribadito la necessità di difendere l’unità con il contributo di tutte le forze politiche, senza distinzione di schieramento. Alla seduta hanno preso parte il primario e il direttore sanitario per illustrare, approfondire e trovare, se possibile, una soluzione agli effetti del decreto n. 42 del 4/7/2014, avente come oggetto “L’istituzione dei dipartimenti interaziendali di medicina trasfusionale”. Tale decreto porterà al depotenziamento dell’ospedale trasformando il SIT in centro di  di raccolta.

“È una battaglia trasversale, che deve coinvolgere tutti. Le polemiche e le prese di posizioni non servono. Questo è il tempo per cercare di salvaguardare la struttura, individuando soluzioni possibili per evitare altre penalizzazioni”, evidenzia la presidente della Commissione Affari Sociali, Patrizia Savino.

“Il nostro Sit localizzato nel presidio ospedaliero di Ariano Irpino rappresenta il centro di riferimento all’interno di una struttura pubblica per l’intero comprensorio dell’Asl. E’ dotato di frigo-emoteca, è adibito alla raccolta, validazione, lavorazione, distribuzione del sangue e degli emocomponenti oltre che all’attività di medicina trasfusionale. Tutto questo con un personale formato da un direttore di U.O.C, tre dirigenti medici di I livello, due infermieri e quattro tecnici. I criteri per la riconversione dei Sit sono sostanzialmente riferiti al numero di unità/anno prodotte dell’ordine di 3500 e la tipologia di attività – spiega Savino – che nella fattispecie è rappresentata da attività di alta qualificazione. Il Sit di Ariano Irpino ha sempre provveduto alla raccolta di sangue in loco e sul territorio in maniera del tutto autonoma, rendendosi completamente autosufficiente e rispondendo prontamente alle richieste, sia interne sia esterne, oltre alle necessità trasfusionali domiciliari. L’attività di lavorazione di circa oltre 2000 unità, cosi come richiesto istituzionalmente, sicuramente non soddisfa uno dei criteri richiesti in termini numerici, ma ci consente di affrontare qualsiasi emergenza che si presenti nel nostro presidio  e che necessiti di una pronta disponibilità di sangue al fine di stabilizzare il paziente o di risolvere la patologia in atto. E’ importante ricordare che il nostro presidio ospedaliero è sede di Pronto Soccorso e Rianimazione, pertanto è validato ad accogliere, diagnosticare, curare o stabilizzare situazioni di emergenza/urgenza di qualsivoglia natura”.

Da qui, l’invito della presidente Savino a remare nella stessa direzione per arrivare a scongiurare il depotenziamento: “Fermo restando l’impegno di continuare ad irrobustire il numero delle donazioni e della raccolta delle unità in numero tale da soddisfare i criteri richiesti dalle direttive regionali, chiediamo a tutte le forze politiche e alle amministrazioni che insistono nel nostro comprensorio e che si sono sempre avvalse delle prestazioni del nostro nosocomio, un sostegno fattivo. Allo stesso tempo, chiediamo un ulteriore sostegno alle associazioni presenti sul territorio ed in particolare alla Dovos e al Tribunale per i Diritti del Malato. Sollecitiamo, infine, le forze politiche tutte nel farsi portavoce insieme al direttore generale della nostra Asl presso le sedi istituzionali preposte, affinché possa essere rivisto il decreto n.42 nelle sue limitazioni, cosi da evitare un inutile e soprattutto dannoso declassamento”.

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Convegno ad Ariano: “Aequum Tuticum, Crocevia del Sud”

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Le associazioni Amici del Museo di Ariano Irpino, Circoli Culturali “Pasquale Ciccone” e “Arnanah”, con il patrocinio del Comune di Ariano Irpino, organizzano il convegno dal titolo “Aequum Tuticum, crocevia del Sud”, che si svolgerà venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.30 presso Villa Kristall ad Ariano Irpino. L’incontro si propone di approfondire, in una prospettiva scientifica, il ruolo strategico dell’antico sito di Aequum Tuticum quale snodo fondamentale della viabilità antica, evidenziando l’importanza storica e le prospettive di valorizzazione.

Saluti istituzionali:

Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino

S. E. Mons. Sergio Melillo, Vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia

Relatori:

Ing. Gerardo Troncone – Presidente Gruppo Archeologico Irpino Sulle orme di Orazio. La viabilità del centro sud negli antichi itinerari

Prof. Giuseppe Ceraudo – Professore ordinario di topografia antica presso l’Università del Salento La Via Traiana in Irpinia: un Patrimonio per l’Umanità

Prof.ssa Veronica Ferrari – Professore associato di aerotopografia archeologica presso l’Università del Salento Aequum Tuticum, un vicus crocevia di strade: le attività di ricerca Unisalento

Prof. Giuseppe Camodeca – Già Professore ordinario di Storia Romana ed Epigrafia Latina presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” La documentazione epigrafica di Aequum Tuticum, vicus di Beneventum

Dott. Lorenzo Mancini – Funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP Salerno e Avellino L’azione della SABAP SA-AV nel territorio di Ariano Irpino fra tutela, valorizzazione e pianificazione. Interventi e prospettive.

Moderatrice

D.ssa Ida Gennarelli, Archeologa già Ministero della Cultura Il convegno si inserisce in un percorso di ricerca e divulgazione volto a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio storico-archeologico dell’Irpinia e dell’antico vicus di Aequum Tuticum, con l’intento di sollecitare le attività di recupero e di valorizzazione dell’attuale sito.

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Il futuro di Alto Calore Servizi al centro di un confronto tra i presidenti delle Province di Avellino e Benevento

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Unità di intenti per la gestione della società. Il futuro dell’Alto Calore Servizi al centro di un confronto che si è tenuto oggi tra il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi.

Dall’incontro sono emerse la volontà e la determinazione comune di superare la fase di impasse che si registra per la società, tenendo fuori le questioni politiche dalle decisioni concernenti la gestione di Alto Calore Servizi. E ciò nell’ottica di individuare le soluzioni migliori che possano permettere di ridurre i disagi all’utenza e di consentire di accelerare sul piano di ammodernamento delle reti, tenendo ben presenti i parametriprevisti dal concordato.

I presidenti Buonopane e Lombardi lanciano un appello all’unità e a fare sintesi sugli obiettivi, per evitare in questa fase dannose divisioni. Condividono, inoltre, la necessità che il management della società conservi un ruolo prettamente tecnico, tenendosi ben distante da ruoli e discussioni partitiche che sono appannaggio dei sindaci-soci, i quali si trovano ad affrontare quotidianamente le giuste rimostranze delle comunità costrette praticamente ogni giorno a sopportare disservizi per l’approvvigionamento idrico.

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Gaza, Castellone (M5S): “Netanyahu compie il passo finale. Abbiamo toccato uno dei punti più bassi della storia moderna.

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“Mentre il mondo continua a discutere sui termini lessicali da utilizzare per definire questo abominio, Netanyahu compie il passo finale: stanotte l’esercito israeliano è entrato a Gaza per raderla al suolo.” così la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Le poche fonti dalla Striscia parlano di carri armati in ingresso a Gaza City e raid aerei che, come sempre, non risparmiano i civili e le poche costruzioni ancora in piedi. A nulla servono le piazze piene di centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo, a nulla serve il coraggio eroico della Global Sumud Flotilla che sta provando a raggiungere Gaza via mare per aprire un varco umanitario. A nulla servono le denunce che facciamo nelle aule parlamentari. Il passo finale si sta compiendo. A Gaza l’umanità ha toccato uno dei punti più bassi della storia moderna. E non c’è da offendersi se si dice che siamo tutti complici. Tutti noi che abbiamo assistito inermi a questa tragedia. Il mio cuore è con le centinaia di migliaia di palestinesi che hanno deciso di restare nella loro terra perché non c’è altro luogo in cui possano sentirsi a casa e con le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e rischiano di essere utilizzati come scudi.”

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