Cronaca
Ladri di rame in azione al cimitero di Ariano.

Torna a colpire la banda del rame e questa volta a farne le spese sono i box dei venditori di ceri e fiori nel piazzale antistante il cimitero. I ladri tornati in azione hanno preso di mira le canaline delle strutture coperte di proprietà delle ditte che commerciano nei pressi del cimitero comunale.Le stesse sono state letteralmente spogliate delle canaline di raccolta delle acque sia lateralmente che nella parte anteriore dei box.La banda ha agito di notte indisturbata,potendo operare con calma utilizzando anche degli arnesi adatti allo smontaggio dei pezzi asportati e molto probabilmente si sono serviti anche di un furgone per trasportare la refurtiva. Al momento della scoperta del furto gli interessati hanno subito allertato la polizia municipale che si è recata sul posto per effettuare le verifiche del caso. Gli stessi agenti hanno poi effettuato un sopralluogo all’interno della struttura cimiteriale per assicurarsi che i ladri non avessero asportato anche i materiali in rame che fanno da ornamento ai loculi, visto che in passato si era verificato questo problema all’interno del cimitero stesso. Al momento gli inquirenti stanno valutando l’ammontare del furto, che da una prima stima dovrebbe aggirarsi intorno ai mille euro. Sembra che la zona dell’arianese sia stata presa di mira da una vera e propria banda dedita al furto del rame, visto che qualche mese fa lo stesso episodio si era verificato all’interno del cimitero, dove erano stati asportati portafiori ed altri arredi funebri per un danno molto piu’ ingente ed un’azione simile è stata fatta nei giorni scorsi nel cimitero di Grottaminarda, dove anche li sono stati asportati oggetti in rame per u valore di qualche migliaia di euro. Intanto le forze dell’ordine hanno aumentato il servizio di controllo per prevenire altri episodi simili.
Attualità
Appalti Pubblici in Provincia – Tre funzionari e due imprenditori indagati per corruzione

Nella mattinata odierna, i militari del Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione personale e domiciliare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino, nei confronti di tre funzionari della Provincia di Avellino e di due imprenditori locali. Gli indagati, allo stato delle indagini, sono ritenuti responsabili del reato di corruzione per l’esercizio della funzione in relazione a diversi affidamenti di lavori pubblici. Le attività in corso si inseriscono nel quadro più ampio di iniziative investigative della Procura della Repubblica di Avellino, insieme alla Guardia di Finanza, volte a contrastare la corruzione e a garantire un utilizzo lecito, trasparente ed efficiente dei fondi pubblici nazionali ed europei, a sostegno della crescita produttiva e occupazionale del territorio. Le operazioni investigative si stanno svolgendo presso i domicili degli indagati, gli uffici della Provincia ad essi in uso e le sedi delle società coinvolte. Il Presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, ha dichiarato: “Non c’e’ preoccupazione, certamente, dispiace che ci possa essere evidentemente qualche attività non legale in seno all’ente. Piena disponibilità a fornire tutte le informazioni e gli atti richiesti da parte della Guardia di Finanza. Sono stato informato questa mattina, dopodiché ho partecipato a questo comitato, non ho altro da aggiungere, c’è un’attività di indagine in corso che riguarda l’ufficio tecnico della Provincia“.
Attualità
Tragedia ad Ariano, poliziotto si toglie la vita

Ariano Irpino – Una tragedia ha scosso la comunità arianese e il Commissariato di Polizia del Tricolle. Un giovane agente, in servizio presso il reparto volante, è stato trovato senza vita all’interno di un casolare di campagna alla periferia della città.
A fare la drammatica scoperta è stata la moglie, che ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, i carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco, ma per l’agente non c’era ormai più nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione, il poliziotto si sarebbe tolto la vita con la pistola d’ordinanza.
L’uomo era molto stimato all’interno del Commissariato di Ariano Irpino e considerato tra i più attivi del reparto volante. In più occasioni si era distinto per il coraggio e la professionalità dimostrati durante interventi delicati, ricevendo anche apprezzamenti ufficiali.
Sconosciute al momento le ragioni del tragico gesto che restano avvolte nel mistero. La Procura di Benevento ha aperto un’inchiesta e disposto gli accertamenti di rito per chiarire la dinamica dei fatti.
La notizia ha destato profondo dolore in città e tra i colleghi, che lo ricordano come persona garbata e professionale nel suo lavoro.
Attualità
Vandali nella notte devastano il centro storico

Uno scenario apocalittico quello che questa mattina, alle prime luci del giorno si è presentato agli occhi della città che si risvegliava. Il centro storico offeso da atti vandalici, da gesti folli e anche inconsueti consumati nella notte con fioriere distrutte, segnali stradali abbattuti e finanche il danneggiamento di una casetta in legno. Rabbia e sdegno da parte dei commercianti e residenti del centro storico davanti a queste immagini di violenza gratuita nei confronti della città. Si spera che le telecamere di videosorveglianza possano essere utili per individuare i responsabili.


Foto Mario Generoso Grasso
-
Attualità3 settimane fa
Tragedia ad Ariano, poliziotto si toglie la vita
-
Attualità3 settimane fa
Contributi sull’acquisto dei libri di testo, è possibile presentare domanda
-
Primo Piano4 settimane fa
Zaino Sospeso – Anno nuovo… buone abitudini vecchie
-
Attualità3 settimane fa
Il Colonnello Angelo Zito nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri
-
Attualità4 settimane fa
Curarsi nel Mezzogiorno costa caro
-
Attualità4 settimane fa
Confesercenti: Istat conferma stagnazione spesa famiglie irpine e flessione negozi vicinato
-
Attualità2 settimane fa
Convegno ad Ariano: “Aequum Tuticum, Crocevia del Sud”
-
Attualità4 settimane fa
Occhi di aquila, mani di vento: le donne di miniera in Sardegna