Attualità
La Liberazione ai tempi del Covid-19: siamo degni eredi dei partigiani?

Anche quest’anno è arrivato il 25 aprile, giorno in cui ricordiamo il lontano 1945, anno in cui l’Italia si liberò dal regime nazifascista. Sono ormai passati 75 anni.
La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il Primo Maggio, il giorno di Natale e la festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno.
Determinante per la Liberazione fu l’azione dei partigiani: combattenti armati che non facevano parte di alcun esercito, ma erano l’anima del movimento che si costituì in quel periodo, la Resistenza.
Partigiano è chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi si ribella a delle regole imposte, inseguendo un ideale, sostenendolo fino a mettere in crisi l’avversario, con l’insurrezione generale.
Possiamo definirci partigiani oggi? Siamo i degni eredi di Spartaco, della guerra partigiana spagnola ai tempi di Napoleone nel 1808, dei Briganti delle rivolte postunitarie, del partigiano Sandro Pertini, perseguitato per la sua lotta al fascismo, condannato ad otto mesi di carcere e in seguito costretto all’esilio in Francia?
Sicuramente, non si possono definire partigiani i ribelli denunciati in questi giorni, perché hanno violato le regole dettate dall’emergenza Covid-19. Siamo solo delle vittime da decenni di un sistema sbagliato, che ci ha privato della facoltà di esprimerci e ci ha resi deboli, ci ha “disarmati”, ci ha svuotati dello spirito dei nostri antenati partigiani.
Siamo in grado di ribellarci oggi, ignoranti di ciò che ci circonda, senza avere la facoltà di distinguere il bene dal male?
Il virus, come un invasore silenzioso, sta mietendo le sue vittime, mentre noi, già svuotati in passato, armati di spirito combattivo o meno, continuiamo a restare inermi, chiusi nelle “prigioni” delle nostre comode case.
Questo sistema, che oggi giustamente ci protegge dal “mal comune”, perché non ha altra scelta, allo stesso tempo, ci distrae da altri reali problemi che affliggono il Mondo come le guerra in Medio Oriente, la crisi economica arrivata a livello internazionale e la ribellione della Madre Terra che sta iniziando a farci pagare lo scotto per secoli di inquinamento selvaggio.
L’Italia vanta da sempre, l’apertura verso gli altri Stati: siamo il Paese famoso e orgoglioso di promuovere slogan a favore dell’accoglienza verso lo straniero, ma il nostro patriottismo dov’ è andato a finire?
Where is the Made in Italy?
Si sarà “disciolto” nell’altra faccia della medaglia, dove la regola è “lucrare sempre e comunque”, avere un tornaconto da qualsiasi cosa si faccia, mentre, nel frattempo, la tristezza ci divora e la morte fa da protagonista da Nord a Sud.
Continuiamo pure a cantare “Bella ciao” ogni anno, ad unirci al coro del professore della “Casa di carta” che echeggia l’inno dal Set spagnolo, continuiamo pure a festeggiare questa ricorrenza, ma, dentro noi, dei partigiani del loro spirito ideale, purtroppo non è rimasto nulla.
Non siamo in grado nemmeno di tenere unita l’Italia, di offrire un’informazione super partes e pulita. Iniziamo a ripulirci, non pensiamo solo alle pulizie di casa che già facciamo in modo maniacale da due mesi, ripuliamoci la coscienza nelle nostre “prigioni”, così ci lamenteremo anche meno per la noia e forse tra qualche anno, potremo finalmente rimediare agli errori e ribellarci davvero.
In vista della Fase 2, del prossimo 4 maggio: “Liberiamoci!”.
Attualità
Tragedia ad Ariano, poliziotto si toglie la vita

Ariano Irpino – Una tragedia ha scosso la comunità arianese e il Commissariato di Polizia del Tricolle. Un giovane agente, in servizio presso il reparto volante, è stato trovato senza vita all’interno di un casolare di campagna alla periferia della città.
A fare la drammatica scoperta è stata la moglie, che ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, i carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco, ma per l’agente non c’era ormai più nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione, il poliziotto si sarebbe tolto la vita con la pistola d’ordinanza.
L’uomo era molto stimato all’interno del Commissariato di Ariano Irpino e considerato tra i più attivi del reparto volante. In più occasioni si era distinto per il coraggio e la professionalità dimostrati durante interventi delicati, ricevendo anche apprezzamenti ufficiali.
Sconosciute al momento le ragioni del tragico gesto che restano avvolte nel mistero. La Procura di Benevento ha aperto un’inchiesta e disposto gli accertamenti di rito per chiarire la dinamica dei fatti.
La notizia ha destato profondo dolore in città e tra i colleghi, che lo ricordano come persona garbata e professionale nel suo lavoro.
Attualità
Contributi sull’acquisto dei libri di testo, è possibile presentare domanda

L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino informa che è possibile presentare domanda per accedere ai contributi sull’acquisto dei libri di testo, per l’anno scolastico 2025/2026.
Possono accedere al contributo gli alunni che frequentano le scuole secondarie di I e II grado dell’anno scolastico in corso 2025/2026 e appartenenti a famiglie con reddito non superiore al seguente valore ISEE:
fascia I da e 0 a € 10.633,00 – fascia II da € 10.633,00 ad € 13.300,00.
Il valore ISEE viene determinato ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159. Nel caso di valore ISEE pari a zero, pena l’esclusione dal beneficio, è necessario attestare e quantificare le fonti e i mezzi dai quali il nucleo familiare ha tratto sostentamento. Le risorse disponibili saranno destinate prioritariamente alla copertura del fabbisogno dei richiedenti con ISEE rientrante nella fascia 1. Qualora residuano risorse dopo la copertura totale del fabbisogno della fascia 1, le stesse saranno destinate alla copertura del fabbisogno dei richiedenti con ISEE rientrante nella fascia 2.
Gli interessati possono presentare domanda entro il 10 ottobre 2025, presso le Segreterie delle Scuole di appartenenza, utilizzando l’apposito modulo prestampato e allegando la dichiarazione ISEE in corso di validità.
Scarica qui il modulo per fare richiesta:
Attualità
Il Colonnello Angelo Zito nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri

Il Colonnello Angelo Zito ha assunto l’incarico di Comandante Provinciale dei Carabinieri di Avellino, subentrando al Colonnello Domenico Albanese, destinato a Roma quale Capo Ufficio presso lo Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma.
46enne, originario di San Marzano di San Giuseppe (TA), il Colonnello Zito ha intrapreso la carriera militare nel 1998, frequentando i corsi regolari dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, conseguendo la laurea in Giurisprudenza. È sposato e padre di due figlie.
Nel biennio 2003-2005 ha prestato servizio presso il Battaglione Carabinieri Allievi Marescialli e Brigadieri con sede a Velletri, ricoprendo i ruoli di Comandante di Plotone e di Compagnia. Successivamente ha assunto incarichi di crescente responsabilità in reparti territoriali ad alta complessità operativa: prima come Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Palermo-San Lorenzo, impegnato in delicate attività di contrasto alla criminalità organizzata e al traffico di stupefacenti; poi, dal 2008, come Comandante della Compagnia Carabinieri di Patti (ME), in un territorio caratterizzato da fenomeni criminali di particolare rilevanza.
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