Attualità
La Asl sta attuando comportamenti antisindacali presso l’Ospedale Frangipane?
È quanto chiede in una nota il Coordinamento Operatori Ospedale e Territorio, evidenziando che “la ASL Avellino,
su input della Unità di Crisi della Regione Campania, sta mettendo in piedi un discutibile screening con test sierologici che si ha intenzione di effettuare all’uscita dai caselli autostradali. A che scopo? Forse per scoraggiare gli arrivi e i rientri da altre regioni?”. “Ci auguriamo – dicono gli autori della nota – che i viaggiatori siano sottoposti a tamponi e non a test sierologici rapidi, sulla cui attendibilità ed utilità, la comunità scientifica, già ha espresso molte riserve. L’ASL Avellino utilizzerà anche mezzi e personale dipendente dell’Ospedale Frangipane. Potrebbe essere invece molto più giusto, utilizzare associazioni di volontariato e della Protezione Civile, come già stabilito dalla Unità di Crisi, e mezzi messi a disposizione dalle stesse, anziché utilizzare ambulanze dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane, normalmente utilizzate per le urgenze. Per quanto riguarda il personale sanitario e parasanitario, bisogna dire che il suo utilizzo, sguarnisce reparti come il Pronto Soccorso, già in sofferenza per la cronica carenza di personale. Non si conoscono inoltre le modalità attraverso le quali un dipendente ospedaliero possa prestare la propria opera sul territorio, anziché in Ospedale. Non si conosce come venga retribuito, visto che per mancanza di fondi, non si sta liquidando lo straordinario per i reparti Covid. Non è dato sapere con quali coperture assicurative e con quale trasparenza, venga individuato il personale da adibire a tali attività. Andrebbe invece utilizzato personale normalmente impiegato sul territorio. Sorgono dubbi anche sull’eventuale utilizzo delle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), che sono nate con altre finalità: possono essere utilizzate? E quali dovrebbero essere gli “screenati”,con quali criteri e con quali scopi? I cittadini si sottopongono volontariamente ai test e devono sottoscrivere un consenso o viene loro imposto? L’iniziativa, che appare più “scenografica” che di sostanza, non crediamo possa avere un significato ed una utilità sanitaria certa”.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
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