Attualità
Irpinia protagonista al Festival di Venezia

Momento importante, quello dello scorso martedì, nel quale Irpinia Film Commission si è presentata alla comunità del cinema internazionale presente al celeberrimo Festival di Venezia.
Il prestigioso evento si è svolto nella sala conferenze Tropicana del lussuoso hotel Excelsior di Venezia Lido, negli ambienti destinati al Padiglione Italia.
E’ sbarcato in laguna, quindi, dopo essere stato protagonista a Cannes in maggio, l’ente del vulcanico presidente Carmine Caracciolo, con molte novità e i primi incoraggianti risultati.
Irpinia che già l’anno scorso fu protagonista della kermesse veneziana con il film “Il Bacio Azzurro”, di Pino Tordiglione, che riscosse il “Green Award” per il suo tema ambientalista.
“L’irpinia – afferma il presidente di Irpinia Film Commission, Carmine Caracciolo – ha un enorme potenziale in termini di accoglienza e ospitalità, che può e deve tornare utile al mondo del cinema, per ottenerne in cambio la giusta visibilità troppo a lungo negatale.
La nostra terra vanta una grossa tradizione nel settore, sottolineata dal legame con le figure di Sergio Leone e Ettore Scola, nonchè dalla presenza di un festival, il “Laceno d’oro”, fondato da Pasolini e di rilevante spessore artistico. Ma adesso è tempo che il cinema, che tanto ha avuto dall’irpinia, le restituisca qualcosa, mediante il potente volano del cineturismo.”
Dalla sua recente nascita Irpinia Film Commission promuove gli incantevoli scenari irpini, le sue maestranze, i servizi, presso le produzioni nazionali e internazionali. Un ambiente, quello del cinema, molto chiuso e autorefenziale, in cui bisogna far breccia usando le armi della professionalità, serietà e perseveranza, curando nel dettaglio ogni minimo particolare.
“Il nostro – continua Caracciolo – è un continuo processo di perfezionamento del modo in cui ci approcciamo alle produzioni, una costante analisi delle loro esigenze e richieste a cui si affianca una mastodontica opera di perlustrazione del territorio, con il censimento e l’archiviazione dei dati e del materiale fotografico per illustrare servizi e location. Per portarlo avanti ci avvaliamo delle migliori risorse professionistiche nel campo della grafica, del web marketing, del web engineering, nostri parner indispensabili a cui va la nostra riconoscenza.”
Una mole immensa di lavoro a fronte del quale non tardano ad arrivare gratificazioni e risultati: “Ogni volta che ci presentiamo a un nuovo festival – conclude Caracciolo – rileviamo l’entusiastico interesse della platea specializzata, che si concretizza con contatti proficui. Già svariati sono stati i prodotti patrocinati e altri sono in via di produzione.
Un notevole investimento sicuramente sarà richiesto da un lavoro, affidato al giovane regista Roberto Flammia, su Carlo Gesualdo, il principe madrigalista precursore della musica moderna, attorno al quale nutriamo fortissime speranze di ridare dignità alla storia di questa meravigliosa terra.”
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
Attualità
La disumanità dei governi imbelli

È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).
Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.
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