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Io, Arianese in India, vi racconto la mia avventura per rientrare in Italia e vi dico: coraggio!

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Arianese, ma emigrato a Genova fin da giovanissimo, Maurizio Pompeo non ha mai perso il legame con la sua terra d’origine, dove torna spesso per lunghi periodi, soprattutto in estate. Appassionato di filosofia orientale e di viaggi, si reca spesso in India, da dove è rientrato in anticipo e tra molte difficoltà, a causa dell’emergenza coronavirus. Ha scritto: La via obliqua della conoscenza, un’indicazione della strada verso la consapevolezza individuale, e sta lavorando al suo secondo libro, Pare brutto, ma è bello. Maurizio, preoccupato per l’emergenza che sta vivendo la sua Ariano, ci ha fatto omaggio con una lettera:

“Buonadesso, amici e parenti Arianesi: sono Maurizio Pompeo, un vostro compaesano. Sono rammaricato per la vostra assurda situazione e il mio cuore prega per una tempestiva ripresa verso una rinnovata luce. Molti sanno che amo scrivere e viaggiare, e volevo portarvi a conoscenza del mio rientro in Italia a Genova, dove attualmente vivo. Ero in India quando, da un giorno all’altro, il primo ministro indiano Modi, ha dichiarato il lockdown per tutto: negozi alimentari, resort e voli per rientrare in patria. Panico e stress in un attimo hanno avvolto me e mia moglie, che mi aveva raggiunto da poche settimane. Già stavamo vivendo con ansia la situazione italiana, anche se non con le stesse privazioni. Eravamo fortunati a non essere nel momento sbagliato nel posto sbagliato. In India, dovete sapere, chi circola fuori dalle due ore di libera uscita per cercare e elemosinare cibo, non viene multato come in Italia, ma bastonato e persino arrestato. Appena ci siamo accorti che da un giorno di lockdown, si era passati a tre, per poi arrivare a ventuno, abbiamo capito che la situazione stava precipitando. Non potevamo prendere l’aereo, i pullman o i taxi: avevano chiuso i confini di tutti gli Stati. Mia moglie stava anche terminando le medicine salvavita. Il resort ci cacciò da un giorno all’altro, perché Italiani: avevano paura e l’ordine di allontanare i turisti. I ristoranti erano chiusi, sulla spiaggia giravano i poliziotti. Da: “il posto giusto” si era trasformato improvvisamente nel posto sbagliato. Fortuna ha voluto che avessimo fatto amicizia con una coppia di Spotorno e una di Ivrea, che avevano importanti conoscenze. Inoltre, trovammo una comunità che ci ospitava e ci assicurava un pasto al giorno, ovviamente a pagamento. Si aspettava adesso la Farnesina (n.d.r.: Ministero degli Esteri) e l’ambasciata per un volo di rimpatrio. Dopo gli arrivi dei voli per i rimpatri degli Inglesi, Tedeschi e Francesi. finalmente arrivarono i nostri a portarci via dagli Indiani: sembrava un film Western. E vissero felici e contenti la loro quarantena italiana. Ovviamente sono solo pochi giorni che sono in Italia, ma sento un energia di terrore e panico, superiore a ciò che abbiamo vissuto noi in India. Sto terminando un romanzo: “Pare brutto, ma è bello” e son o convinto che tutto ciò che avviene, anche le tragedie più grandi, porterà una ripresa migliore. È sempre stato così e lo sarà anche questa volta. Prevarrà l’essenziale sul superfluo e la consapevolezza di essere anime eterne in corpi provvisori. Un minuscolo e infinitesimale virus, può privarci della nostra libertà e nei casi più drammatici delle nostre esistenze. Fiducia, speranza , ottimismo e positività, sono le armi per eliminare il vero male: la paura, il panico e il terrore. Pertanto, forza e coraggio ad Ariano e alla sua bellissima gente. Buonadesso a tutti. A presto”.

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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