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Politica

Insorgenza Civile sbarca in provincia di Avellino.

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Aderisce il sindaco di Sirignano Raffaele Colucci .

«Costruiamo il movimento di “Insorgenza Civile”, l’ultima chiamata democratica per far ripartire L’Italia e riscattare il Sud». E’ questo l’annuncio del sindaco di Sirignano, comune della provincia di Avellino, Raffaele Colucci, che spiega le ragioni della propria adesione al movimento di “Insorgenza Civile” dopo il «fallimento dei partiti».

«Urge la costruzione di un nuovo movimento politico – spiega Colucci – capace di insorgere rispetto all’immobilismo degli ultimi anni e rappresentare, finalmente, le istanze dei cittadini nelle istituzioni del Paese».

Per la fascia tricolore irpina è «necessario uscire dall’Euro e pensare ad una vera secessione per uscire dai diktat dell’Europa che sta impoverendo la nazione ed in particolare al mezzogiorno».

Il movimento politico si appresta a mettere radici in tutte le regioni italiane, mentre attualmente è già particolarmente radicato in Campania, Calabria, Puglia, Basilicata e Molise, dove hanno aderito decine di consiglieri comunali.

«La questione meridionale – aggiunge il dirigente di “Insorgenza Civile” – non investe più una parte del Paese ma l’Italia tutta. Consapevoli della drammaticità economica e sociale in cui la politica, malata e sprovveduta, ha fatto precipitare la nazione, ci assumiamo l’impegno, e con esso la sfida ambiziosa, che partendo dalle comunità locali mettiamo mano alla costruzione di una nuova, motivata e qualificata classe dirigente capace di affrontare le sfide del nostro tempo».

«Il prossimo 21 dicembre – informa Colucci – celebreremo il nostro Congresso nazionale. Sarà l’occasione per tracciare le linee programmatiche che scandiranno il percorso politico che “Insorgenza Civile” intenderà portare avanti, nei prossimi mesi, nel Paese. Il primo banco di prova saranno le elezioni europee del 2014, un appuntamento a cui intendiamo partecipare con le nostre liste e con il nostro simbolo. “Insorgenza Civile”, candidandosi alle europee, darà prova di essere un movimento vivo nel Paese e dalle idee valide capace di riscuotere un largo consenso».

Colucci è il primo sindaco irpino che ha aderito al movimento di “Insorgenza Civile” e per questo lancia un appello: «Vale la pena crederci, impegnandosi a partire dalla propria comunità di riferimento, per tentare di scrivere – in prima persona – una nuova pagina della vita politica da uomini liberi e senza padroni».

Nei prossimi giorni sarà presentato anche ad Avellino il gruppo dirigente irpino di “Insorgenza Civile”.

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Attualità

Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

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“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.

“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.

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Attualità

Noi di Centro,Guerino Gazzella:”Stiamo lavorando per la presentazione delle liste nelle cinque province campane“

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Siamo al lavoro, insieme al Leader Nazionale Clemente Mastella e al Segretario Regionale Pasquale Giuditta, per la presentazione delle liste nelle cinque province campane. In provincia di Avellino proporremo professionisti e persone qualificate capaci di dare risposte concrete ai cittadini su temi fondamentali come trasporti, sanità e crisi idrica. Dopo il successo delle regionali del 2020, con oltre 10.500 voti di lista ad Avellino e più di 103.000 in Campania, intendiamo rafforzare ulteriormente la nostra presenza. La segreteria politica di Ariano Irpino resta un punto di riferimento aperto a tutti i cittadini. Guardiamo con fiducia al prossimo appuntamento elettorale per migliorare il risultato e raggiungere nuovi traguardi.

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Attualità

Senza soldi non si elimina il gap Nord-Sud

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Non vi sono più dubbi, anche senza l’attuazione dell’autonomia regionale differenziata, il gap socio-economico tra le due aree del Paese è un dato conclamato, così come l’inesistenza dell’unità e della coesione territoriale. Principioche è un valore fondante della Repubblica, al quale, tante volte, Mattarella fa richiamo nel tentativo di spronare le forze politiche a renderloeffettivo e reale, senza distinzioni territoriali. 

Mentre la Meloni decanta la crescita del PIL e dell’occupazione nel Meridione superiore a quella del Centro-Nord, permangono le differenze infrastrutturali, sociali ed economiche. Nemmeno con il PNRR si è voluto iniziare ad avviare azioni concrete di equità territoriale fra le due aree del Paese. Il Meridione è privo dell’alta velocità, dei servizi sociali, del trasporto urbano su gomma e rotaia adeguato alle esigenze della vita moderna, della sanità e degli ospedali che garantiscano cure tempestive, di asili nido con personale ed ausili necessari a rendere effettiva e concretal’accoglienza dei bimbi sino a tre anni. Inoltre dal Sud, ogni anno, migrano circa 100 mila persone per lavoro ed altre decine di miglia alla ricerca di cure tempestive, senza dimenticare che la differenza del reddito pro-capite è la metà e ladisoccupazione doppia rispetto quella del Nord.

Sorge la domanda: con quali risorse economiche si potrà ridurre il gap tra il Nord ed il Sud? Tant’è che l’Italia: ha il PIL simile ad un prefisso telefonico; ha assunto impegni economici per sostenere l’Ucraina in guerra contro la Russia; dovrà restituire la quota del PNRR avuta in prestito.

I soldi per il Sud, dove li troviamo?

Or bene, se il centro-sinistra nel prossimo futuro si candida a governare l’Italia non può solo elencare i problemi che affliggono il Meridione, ma dovrà precisare con quali risorse finanziarie, associate a programmi reali e veritieri, avvierà il Paese verso l’unificazione infrastrutturale, economica e sociale, diversamente non è credibilecome forza di governo.

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