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Il tempo delle scelte: cibo e sano stile di vita, per essere più sereni

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Per restare alquanto nel solco della tradizione, in questi giorni di festività pasquali, si pone un’attenzione particolare alla preparazione di piatti tipici, pur non potendoli condividere, come negli anni scorsi, con parenti e amici. Il cibo può essere un nostro grande alleato per stare in buona salute e in forma, se se ne conoscono le caratteristiche, o se invece se ne abusa, un nemico da combattere. Preferiamo che sia un alleato e pertanto, meglio imparare a conoscerne le proprietà e i benefici, sull’organismo, come sull’umore. La scienza ha studiato la reazione prodotta dagli stimoli alimentari sulla produzione di serotonina, il cosiddetto ormone della felicità (Paginemediche.it). La serotonina, è un neurotrasmettitore (componente chimico che media nelle risposte del nostro organismo a diverse reazioni, regolando lo stato d’animo) la quale, tra le sue funzioni, svolge quella di regolare il tono dell’umore. Per aumentare i livelli di serotonina nel nostro corpo, bisogna dunque introdurre attraverso la dieta, il triptofano, un amminoacido essenziale, presente in diversi alimenti. Il triptofano, per essere assimilato dal sistema nervoso e trasformato in serotonina, deve necessariamente combinarsi a carboidrati, ferro e vitamine del gruppo B.

Tra gli alimenti ad alto contenuto di triptofano, ce ne sono almeno 10 che, secondo gli esperti, aiutano a ritrovare il buonumore, divisi tra: cioccolato, latticini e verdure. Il cioccolato fondente è ricco di triptofano, magnesio, antiossidanti e teobromina, dall’effetto stimolante sull’umore. Persino l’aroma di cacao amaro, stimola le endorfine e aumenta i livelli di serotonina. Latte, latticini, yogurt e formaggi di tutti i tipi, non solo contengono triptofano, ma aiutano anche la produzione di melatonina, l’ormone che favorisce il rilassamento e il riposo. Anche i legumi sono da introdurre regolarmente nel regime alimentare: ceci, lenticchie, fagioli e soprattutto la soia, sono tra i cibi in assoluto più ricchi di triptofano. Tutto il pesce azzurro, in particolare alici e sardine, così come il salmone, lo sgombro e lo stoccafisso, sono ottimi alimenti, che aiutano a mantenere corretti livelli di triptofano, oltre a rappresentare una fonte essenziale di Omega 3. Le uova sono tra i cibi che contengono più componenti benefiche per il nostro organismo: la maggior concentrazione di triptofano si trova nel tuorlo. Le verdure non dovrebbero mai mancare in tavola, ogni giorno: asparagi, bieta, carciofi, lattuga, zucchine, cavoli, broccoli e spinaci, hanno un elevato contenuto di vitamine e sali minerali, che influenzano gli stati emotivi e le funzioni cognitive. Anche consumare pollame, così come carne rossa, può aiutare a regolare lo stato d’animo, con effetti positivi sull’aumento di triptofano al cervello. Per chi è vegeteriano, la carne può essere sostituita dai legumi. I cereali integrali non possono mancare nella dieta di coloro che vogliono aumentare la percentuale di triptofano nell’organismo, ma servono anche per tenersi in forma e aumentare la peristalsi intestinale. Da preferire: avena, frumento, segale, miglio, farro, pasta, pane e riso integrali. Anche la frutta secca: noci, mandorle, pistacchi, nocciole, così come i semi oleosi e di zucca, sono ricchi di vitamina B1, acido folico e zinco, utili per alzare il tono dell’umore e combattere gli stati depressivi, nonché ricchi di Omega3. Tutta la frutta aiuta ad aumentare il triptofano, sebbene siano da preferire: banane, datteri, kiwi, frutti arancioni e rossi, che agiscono contro i radicali liberi, con una sferzata di vitalità. Insieme a un’adeguata alimentazione, il buonumore si ritrova praticando uno stile di vita il più possibile sano, che si può riassumere almeno in tre fasi fondamentali. La preparazione dei pasti: dedicare del tempo alla cura della qualità degli ingredienti e alla preparazione di pietanze piacevoli al palato, stimola buonumore e inventiva. Quale miglior occasione della quarantena, per sperimentare vecchie e nuove ricette da inventare, dando libero sfogo alla creatività? Ancor meglio, se i pasti sono serviti su una tavola ben apparecchiata in piatti dai colori vivaci, allegri. Praticare una regolare attività fisica: allenare il fisico, pur non sforzandolo eccessivamente, contrasta apatia e depressione. Pur stando in casa, basta attrezzarsi con una cyclette, o persino una pedaliera, da usare stando “comodamente” seduti sul divano. Se durante la giornata si è seduti a lungo davanti al computer, è consigliabile fare di tanto in tanto, qualche esercizio a corpo libero per sgranchirsi. Il movimento aiuta la produzione sia di serotonina, sia di endorfina e, oltre che in forma, contribuirà a mantenere il corpo in buona salute. In questo periodo difficile, è altresì opportuno gestire l’emotività senza lasciarsi fagocitare dai sentimenti negativi. L’equilibrio emotivo aiuta ad affrontare la vita con maggior benessere psicofisico. Praticare yoga o meditazione, può innalzare i livelli di serotonina e donare una sensazione di pace complessiva. E se questo è l’indifferibile tempo delle scelte, perché non cominciare dalla scelta di nutrirsi bene, abbinando un altrettanto sano stile di vita?

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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