Attualità
Il Preside Francesco Caloia saluta l’Istituto Ruggero II di Ariano

Va in pensione dopo 42 anni di carriera ed una enorme valorizzazione della scuola. Queste le sue parole di commiato: “Nella scuola ho trascorso gran parte della mia vita: vi sono entrato a tre anni nell’asilo delle suore a Gesualdo, di cui conservo ancora piacevolissimi ricordi, e ne esco da dirigente di una scuola prestigiosa e all’avanguardia quale è il Ruggero II di Ariano Irpino” . Un maestro di vita per i tanti studenti, docenti e operatori scolastici che ha incontrato nei suoi quarantadue anni di attività.
Nella sua brillante carriera Caloia ha diretto tutti gli ordini di scuola, profondendo sempre massimo impegno e totale dedizione, con lo scopo di lasciare sempre le cose migliori rispetto a come le aveva trovate, sia dal punto di vista strutturale che pedagogico didattico e organizzativo.
“Con orgoglio posso dire di esserci sempre riuscito, grazie anche al supporto di validissimi collaboratori, quali sono stati negli ultimi anni i proff. Ciccarelli, Ciardulli, Di Furia, Macchiarelli, Di Ieso, Ortu e Maresca . Un pensiero devo rivolgerlo anche al mio compianto vicepreside di Reggio Emilia don Ferrari Meo Raffaele. Considero questo lavoro che ho svolto per ventisette anni un vero e proprio dono, che mi ha consentito di avvicinare persone diverse, per ceto e formazione, persone di nazioni e lingue diverse, docenti, personale ATA, alunni, genitori, sindaci e amministratori vari, giornalisti, parroci, vescovi, docenti universitari, magistrati, artisti, e studiosi vari.
Il preside Caloia nel corso della sua carriera scolastica ha sempre portato avanti progetti legati al mondo dell’arte nelle sue molteplici sfaccettature.
“Naturalmente ho dovuto abituarmi al volto oscuro di questa professione, contrassegnata da fatiche, rischi, conflitti, contenziosi, vertenze, reclami, sotto la pressione crescente e spesso aggressiva della politica e dell’opinione pubblica, soprattutto degli ultimi anni, da quando alla scuola come istituzione è stato chiesto tutto e il contrario di tutto: generare reddito e rimanere distaccati dai temi dell’economia, aumentare gli iscritti e garantire la qualità, educare e intrattenere, adeguarsi a modelli tratti dall’impresa e quant’altro”. L’aggiornamento continuo, lo stare al passo con i tempi e le nuove tecnologie, l’amore per l’arte sotto tutte le sue forme e per il bello, il valore della democrazia, della libertà di espressione, dell’autonomia scolastica, della libertà dì insegnamento dei docenti, la fusione dei valori laici e cattolici sono stati i punti focali dell’attività del preside Caloia. “Ho condiviso conoscenze, esperienze, visioni e sogni, con molti docenti e con i miei collaboratori, ma il compagno di strada che mi ha accompagnato in questi anni ad Ariano Irpino è stato il prof. Domenico Ciccarelli, che tredici anni fa mi accolse e mi ha accompagnato quotidianamente in questo percorso di crescita umana e professionale. In un mondo contraddistinto sempre più da uno sfrenato individualismo, il prof. Ciccarelli non è stato mai un antagonista ma un amico fraterno, con cui ho condiviso amore, passione e giustizia sociale, guide costanti nei passi della mia esistenza. Grazie ad una condivisa visione abbiamo promosso attività didattiche dove l’antico, il moderno ed contemporaneo devono convivere armoniosamente in una prospettiva futuristica, per dare vita ad una scuola emozionale, dove si potessero esprimere al meglio le varie professionalità dei docenti, un luogo di bellezza accessibile ed accogliente. L’auspicio è che i frutti di questo prezioso lavoro vengano custoditi con cura”. Insieme al preside Caloia, in quest’anno scolastico al Ruggero II, terminano l’attività per pensionamento le professoresse Cardinale Grazia, Di Ieso Immacolata, Lazazzera Maria Giovanna, Melito Carmela, Severino Milena, i proff. Ciardulli Michelangelo e Cuzzone Angelo, l’assistente amministrativo Sig. Di Lauro Antonio e del collaboratore scolastico Ciruolo Antonio. “Non è facile trovare le parole giuste per descrivere il senso del dovere e la professionalità che ha caratterizzato la presenza nel nostro Istituto di ognuno di loro, la discrezione e l’impegno di essere donne, uomini, docenti e operatori all’interno di questa istituzione scolastica. Avete sempre dato il massimo di voi stessi nel difficilissimo mestiere dell’insegnamento e della formazione degli uomini, una funzione educativa che vi ha visto guidare tanti giovani sulla via del bene e dell’onestà, contribuendo alla crescita di una società più libera e democratica . Avete visto generazioni di ragazzi, crescere, cambiare di ciclo in ciclo, avete visto mutare le loro richieste, i loro bisogni, il loro mondo. Le loro vite sono state in qualche modo anche le vostre. Questo credo sia quella parte speciale del lavoro a scuola:crescere con i giovani e grazie ai giovani. In fondo è quello che ancora oggi, sfidando tutte le intemperie che gravitano sul nostro mestiere, ci gratifica”.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi

L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
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