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Il PD interviene sulla questione Santosuosso :” Il suo documento è un insulto a tutti i nostri concittadini”.
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Circolo PD di Ariano Irpino:
“Il documento con il quale Antonio Santosuosso ha disperatamente cercato di spiegare la sua adesione alla maggioranza che sostiene l’Amministrazione Comunale è un insulto a tutti i nostri concittadini.
Ha, infatti, affermato che il dialogo con Gambacorta, in considerazione di qualche obiettivo comune, è nato immediatamente dopo la sua elezione.
Questa insensata giustificazione ci lascia increduli perché non ci fa comprendere perché non lo sosteneva neanche al turno di ballottaggio.
Deve peraltro spiegare alla Città la ragione che, nonostante ciò, lo ha condotto ad aderire successivamente al Partito Democratico, cioè ad una forza politica che indiscutibilmente ha svolto e sta svolgendo, contrariamente alla sua ambigua condotta, una netta opposizione a Gambacorta.
Deve inoltre rendere noto il motivo per il quale, pur professandosi pubblicamente renziano della prima ora tanto da pretendere finanche il sostegno del PD alla sua candidatura a sindaco, ha, invece, dialogato nel partito democratico soltanto con chi legittimamente vuole rappresentare la parte più a sinistra.
Deve inoltre chiarire come ha fatto, dopo aver assunto quest’ultima posizione, ad operare l’ennesima acrobazia avvinandosi addirittura a Forza Italia o almeno ad intraprendere una collaborazione con questo partito.
Muove delle accuse assolutamente infondate senza peraltro neanche essere capace di comprendere che il Partito Democratico al ballottaggio, contrariamente alle sue biasimevoli e ingannevoli farneticazioni, ha onorato un accordo pubblico.
Ha inoltre, pur sapendo che Michele Caso non era il candidato del nuovo centro – destra, distorto la realtà.
Dimentica infatti che Michele Caso rappresentava una lista civica che aveva stipulato unitamente al nuovo centro – destra ed alla sua lista (è utile ancora ricordargli per l’ennesima volta), un’intesa pubblica anche con le forze di centro – sinistra con il dichiarato obiettivo di mandare a casa quegli amministratori che lui stesso andava pubblicamente (facendo riferimento anche a Gambacorta) censurando.
Deve inoltre spiegare perché stipulava un accordo con queste liste che poi (tutte) hanno sostenuto la candidatura di Michele Caso e, invece, anche al turno di ballottaggio si defilava.
Dica una volta per tutte e chiaramente che la sua azione politica è stata tenacemente mirata a trovare “un posticino“ e che la sua sfrenata ambizione è stata abilmente realizzata con la inconsapevolezza di tutti. Sarebbe veramente e finalmente un gesto di forte onestà politica”.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
