Attualità
Il Frangipane smontato-Ospedale di frontiera

Sin da ottobre 2020 scrivemmo delle trasformazioni concepite e messe in atto nel plesso ospedaliero ‘O. Frangipane’ di Ariano Irpino. Rilevammo la corsa alla creazione di posti di terapia intensiva, ai ventilatori.
L’invenzione dell’USCA. L’acronimo sta per Unità Speciale Continuità Assistenziale, composta da un Medico e un Infermiere.
Ovviamente tolti dall’Ospedale e/o da strutture sanitarie pubbliche, sostituendo ipso facto il Medico di base.
Demmo notizia della costituzione del Comitato Tutela e Salvaguardia ‘’Frangipane’’ di Ariano Irpino.
Il Comitato inviò una proposta/invito al Presidente della V Commissione Regione Campania, al Direttore Generale ASL Avellino, al Sindaco di Ariano: le USCA ritornino nella disponibilità di Medici di base e dei Distretti Sanitari, l’attivazione delle Unità coprano la fascia oraria 9-18 e la continuità assistenziale (ex Guardia Medica) nella fascia 20-8, telemedicina, teleconsulti con i reparti ospedalieri.
Ci siamo chiesto: cosa produrrà questa tempesta?
Un’altra delle domande cruciali che abbiamo posto, sul nostro giornale ma avremmo voluto porre alla Direzione Sanitaria Aziendale del Frangipane e, in quanto vertice, alla Direzione Generale dell’ASL: che sta succedendo nell’ospedale di Ariano Irpino? La prima autorità indicata ha brillato per l’assenza, la seconda mai ha dato disponibilità al confronto.
Rileviamo la costituzione dell’Associazione perla rinascita di Ariano e per la difesa dei diritti del Cittadino.
L’Associazione lancia l’allarme sul destino, segnato dalla ‘’Delibera n. 145 del 31 gennaio 2021, dell’Ospedale Frangipane: declassamento da DEA di I livello a semplice Pronto Soccorso. Alla pari del ‘Criscuoli’ di S. Angelo dei Lombardi’’.
Aggiunge, il portavoce dell’Associazione:’’ la Direzione Sanitaria e la Direzione Generale hanno dato interpretazione personale delle indicazioni regionali, smontando pezzo per pezzo l’organizzazione dell’Ospedale’’.
Entriamo nei dettagli:’’ Medicina NO-Covid – Rianimazione NO-Covid e Patologia Neonatale chiuse. Riduzione di posti letto: Cardiologia da 14 a soli 5 posti; Ortopedia da 16 a 8 posti e di notte non c’è Ortopedico reperibile’’; Ostetricia e Pediatria ridotte al minimo; una sola TAC a disposizione per ogni esigenza; la Direzione Generale ha disposto (!) la cessazione di ogni attività di sala operatoria di tipo chirurgico, ortopedico, ostetrico, ginecologico, entro le ore 14’’.
Il Reparto Trasfusionale si ritrova un solo medico (altri due medici sono andati in pensione) che svolge il proprio lavoro di mattina e solo nei feriali.
L’allarme che l’Associazione lancia è un ‘’invito alla cittadinanza, agli utenti, a prendere conoscenza e coscienza delle condizioni in cui è stato ridotto il Frangipane’’.
Siamo ben lieti di ospitare queste esternazioni dell’Associazione, per il contenuto, la valenza che esse hanno per un bacino di utenza più ampio della cittadina del Tricolle.
Attualità
Venerdì 3 ottobre sciopero generale CGIL in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.
Attualità
Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.
“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.
Attualità
Antonio Bianco:”Reprimere il dissenso per nascondere la pulizia etnica di Israele”

Il dissenso deve essere zittito, i social ammoniti e, se perseverano, chiusi. La singola voce redarguita con minacce velate che lo richiamano al suo ruolo istituzionale di pubblico ufficiale e docente che non gli consentirebbe – il condizionale è d’obbligo! – di ritenere vergognoso il comportamento del governo italiano assunto nei confronti del genocidio perpetrato a Gaza. Si vuole limitare la libertà di parola, espressa in forma associata o individuale, pur di giustificare l’ignavia del governo italiano che resta a guardare la pulizia etnica di Netanyahu mostrata in diretta TV con immagini violente, ingiustificate, inumane. Non è un video game, ma la cruda realtà di bambini, di donne, di uomini inermi uccisi negli atti di vita quotidiana oppure mentre soccorrono altri sventurati colpiti dai bombardamenti israeliani. Né meraviglia la manifestazione spontanea dei giorniscorsi, circa 1 milione di persone, che ha messo in luce lo sdegno e la vergona espressa dalla gente comune nei confronti dell’Italia che, giustifica, aiuta e supporta Israele senza che siano stati messi in stand by gli accordi sull’invio di armi (Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2025, articolo di Alessia Grossi). Certo sono ingiustificabili le azioni violente attuate durante le manifestazioni pacifiche, ma non si può nemmeno accettare che il governo non riconosca la valenza della manifestazione del 25 ottobre che volevamettere al centro del dibattito il senso di umanità,smarrita da menti orientate al genocidio dei palestinesi quale unico fine della missione di governo.
Azione politica e scelte che secondo Rula Jebreal, giornalista, nata ad Haifa ma anche cittadina israeliana, ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, le fanno affermare: “Gli ultimi sondaggi israeliani dicono che il 78% della popolazione è a favore delle politiche genocide di Israele (Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2025). Non dobbiamo restare in silenzio, non deve essere represso il dissenso manifestato in forma pacifica né la libertà di pensiero, il senso di umanità pervada la politica della Meloni e del suo governo.
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